Il Partito della Rifondazione Comunista di Assisi, vivamente preoccupato per la recrudescenza del barbaro fascismo tornato tristemente alla ribalta delle cronache per l'efferata uccisione di inermi cittadini senegalesi nella città di Firenze, propone alle forze democratiche in seno al consiglio comunale il seguente ordine del giorno
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
ORDINE DEL GIORNO
di iniziativa del Partito della di Rifondazione Comunista di Assisi
avente per oggetto: “Difesa della democrazia e lotta contro le nuove forme di fascismo”
PREMESSO CHE
- I luttuosi eventi di Firenze, provocati da un convinto attivista di una associazione composta da soggetti che non si vergognano di autodefinirsi “fascisti del III millennio”, esigono una pronta risposta delle Istituzioni democratiche a tutti i livelli;
- Assisi è per antonomasia la città della Pace, della Tolleranza, della Fratellanza fra i Popoli e dell’antirazzismo e deve rappresentare nel mondo un faro e un simbolo che serva da monito e da esempio per tutte le comunità;
- l’Italia è una Repubblica democratica nata dalla Resistenza antifascista e fondata sui valori della democrazia, della libertà individuale e della solidarietà sociale;
- la XII Disposizione finale e transitoria della Costituzione italiana recita: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. […]”;
- la legge 20 giugno 1952, n.645 che contiene le Norme di attuazione della XII Disposizione finale e transitoria, prevede il reato di apologia del fascismo commesso da chiunque “pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”;
- detta legge intende per riorganizzazione del disciolto partito fascista “quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”;
CONSIDERATO CHE
- sempre più frequentemente ad Assisi e in tutto il nostro comprensorio le cronache danno notizia di soggetti che si richiamano al fascismo ed al nazismo;
- anche nella nostra provincia si sono verificati atti di scempio e di oltraggio alla storia e alla memoria condivisa del nostro territorio, nonché attentati alle forze democratiche ed antifasciste, come l’incendio alla sezione del Partito della Rifondazione Comunista di Gubbio, con chiari richiami al nazismo (disegni di svastiche sull’ingresso della sede);
- si registra la presenza di organizzazioni di chiara matrice fascista, inneggianti alla violenza e al razzismo;
- sempre più frequentemente organizzazioni pseudo studentesche che si richiamano al nazismo e al fascismo distribuiscono materiali di propaganda fuori alle scuole superiori nel tentativo di diffondere la loro cultura violenta e razzista e fare proselitismo.
EVIDENZIATO CHE
- il riemergere di organizzazioni che si rifanno al nazismo e al fascismo si colloca in un periodo storico dove la nostra Costituzione subisce sempre più frequentemente attacchi che tentano di ridimensionarne il suo portato di libertà e di uguaglianza. Attacchi all’art.1 della Costituzione, alle assemblee elettive, al contratto collettivo nazionale del lavoro sono solo alcuni esempi delle continue e logoranti azioni di svilimento dei principi della nostra Costituzione;
- a fronte degli attacchi alla Costituzione la stessa società civile si è mobilitata con manifestazioni come quelle del 12 marzo 2011, dove hanno partecipato tra gli altri, la Rete degli studenti, Art.21, ANPI, CGIL, ARCI, dimostrando, con la grande partecipazione alla manifestazione, come la difesa della carta costituzionale sia un tema sentito e prioritario per il popolo italiano;
CONSIDERATO CHE
alla luce della storia del nostro Paese, delle atroci sofferenze subite dagli italiani a causa del regime fascista e della guerra da esso voluta, del prezzo di sangue pagato da tanti cittadini per la Liberazione dal nazifascismo e per l'affermazione dei valori di libertà, uguaglianza e democrazia è necessario che tutte le forze politiche democratiche si impegnino per difendere e ribadire i valori antifascisti e democratici condivisi;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ASSISI IMPEGNA IL SINDACO,
LA GIUNTA, I CONSIGLIERI TUTTI
- a proporre ogni utile atto o comportamento finalizzato alla difesa ed al mantenimento dello spirito unitario dell'antifascismo, che vide nella Resistenza combattere fianco a fianco tutte le forze democratiche come i comunisti, i democratici-cristiani, i socialisti e liberali, nonché civili e militari, valorizzando anche le associazioni antifasciste presenti sul nostro territorio (ANPI in primis) ed il coordinamento fra i diversi soggetti politici e sociali, intorno alla comune difesa dei valori antifascisti e democratici;
- a costituire un locale osservatorio antifascista per la difesa della Costituzione Repubblicana;
- a stigmatizzare atti e comportamenti che si richiamano in varie forme al fascismo, a condannare politicamente tutte le “manifestazioni di fascismo”, ovunque si tentasse di svolgerle;
- ad attivarsi affinché non vengano concessi patrocini, spazi pubblici, permessi o autorizzazioni a manifestazioni di ogni genere, in cui siano presenti tali soggetti;
- a intraprendere un percorso di iniziative culturali per far conoscere nelle scuole e tramandare alle nuove generazioni, i valori antifascisti che sono alla base del nostro ordinamento;
- a dichiarare, anche formalmente, il comune di Assisi “Comune antifascista”, inserendo questa dichiarazione di principio nello Statuto del Comune di Assisi.