Si sono insediate in questi giorni le consulte di cittadini che si occuperanno di vari argomenti fra cui le politiche giovanili, la cultura, l’urbanistica, lo sviluppo economico, le relazioni internazionali.
I nomi dei componenti di queste consulte, che produrranno dei pareri che il consiglio comunale potrebbe convertire in delibere concrete, sono stati proposti da vari gruppi in seno al consesso cittadino e votati a maggioranza.
Scoprendo i nomi dei presidenti nominati a capo delle tre consulte, stupisce venire a conoscenza del netto spostamento a destra di questa amministrazione, l’uso sistematico dello spoil system e il goffo tentativo di riequilibrare le mancanze nei confronti degli alleati esclusi dagli assessorati, metodi usati sia per le nomine degli assessori, tutti uomini (per non scontentare i vari capi bastone traina-voti), facendo rientrare dalla finestra assessori della scorsa legislatura con improbabili deleghe fotocopia ed ora per dare un contentino ai partiti minori partecipi alla vittoria elettorale.
I presidenti eletti sono noti rappresentanti politici chiaramente schierati (tre su tre si sono presentati alle elezioni con formazioni politiche di destra) vicini a partiti e movimenti di estrema destra.
C’è chi è stato visto alla presentazione del libro di Casapound a Bastia Umbra, organizzata lo scorso maggio, addirittura con la partecipazione del sindaco, da alcuni noti personaggi di Bastia che non si vergognano di fare il saluto romano in ogni occasione pubblica; c’è un seguace in salsa assisana dei grandi statisti padani e ci chiediamo come si comporterà nei confronti del rappresentante della consulta del mondo dei migranti dopo il manifesto della campagna elettorale e le note posizioni della Lega di chiaro stampo xenofobo e razzista.
Un altro, infine, è stato candidato nella lista civica che portava il nome del futuro sindaco di Assisi.
Ma i rappresentanti delle consulte non dovevano essere cittadini della società civile?
Riteniamo politicamente grave questo continuo ammiccare a posizioni così estreme dello schieramento di centro-destra, questa deriva nemmeno tanto velatamente fascistoide e il fatto che queste responsabilità, seppur consultive, siano date a persone che non hanno nulla a che vedere, a nostro parere, con lo spirito di fratellanza e tolleranza tipica del francescanesimo e della città della pace per eccellenza.
Inoltre: quali pareri obiettivi potranno mai suggerire queste consulte al consiglio comunale veramente utili al dibattito politico cittadino, se i presidenti sono esponenti espressione diretta della maggioranza?
L’amministrazione comunale è al servizio di tutti o solamente di chi l’ha votata?