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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


lunedì 28 novembre 2011

Premiare l'estrema destra



Si sono insediate in questi giorni le consulte di cittadini che si occuperanno di vari argomenti fra cui le politiche giovanili, la cultura, l’urbanistica, lo sviluppo economico, le relazioni internazionali.

I nomi dei componenti di queste consulte, che produrranno dei pareri che il consiglio comunale potrebbe convertire in delibere concrete, sono stati proposti da vari gruppi in seno al consesso cittadino e votati a maggioranza.

Scoprendo i nomi dei presidenti nominati a capo delle tre consulte, stupisce venire a conoscenza del netto spostamento a destra di questa amministrazione, l’uso sistematico dello spoil system e il goffo tentativo di riequilibrare le mancanze nei confronti degli alleati esclusi dagli assessorati, metodi usati sia per le nomine degli assessori, tutti uomini (per non scontentare i vari capi bastone traina-voti), facendo rientrare dalla finestra assessori della scorsa legislatura con improbabili deleghe fotocopia ed ora per dare un contentino ai partiti minori partecipi alla vittoria elettorale.

I presidenti eletti sono noti rappresentanti politici chiaramente schierati (tre su tre si sono presentati alle elezioni con formazioni politiche di destra) vicini a partiti e movimenti di estrema destra.

C’è chi è stato visto alla presentazione del libro di Casapound a Bastia Umbra, organizzata lo scorso maggio, addirittura con la partecipazione del sindaco, da alcuni noti personaggi di Bastia che non si vergognano di fare il saluto romano in ogni occasione pubblica; c’è un seguace in salsa assisana dei grandi statisti padani e ci chiediamo come si comporterà nei confronti del rappresentante della consulta del mondo dei migranti dopo il manifesto della campagna elettorale e le note posizioni della Lega di chiaro stampo xenofobo e razzista.

Un altro, infine, è stato candidato nella lista civica che portava il nome del futuro sindaco di Assisi.

Ma i rappresentanti delle consulte non dovevano essere cittadini della società civile?

Riteniamo politicamente grave questo continuo ammiccare a posizioni così estreme dello schieramento di centro-destra, questa deriva nemmeno tanto velatamente fascistoide e il fatto che queste responsabilità, seppur consultive, siano date a persone che non hanno nulla a che vedere, a nostro parere, con lo spirito di fratellanza e tolleranza tipica del francescanesimo e della città della pace per eccellenza.

Inoltre: quali pareri obiettivi potranno mai suggerire queste consulte al consiglio comunale veramente utili al dibattito politico cittadino, se i presidenti sono esponenti espressione diretta della maggioranza?

L’amministrazione comunale è al servizio di tutti o solamente di chi l’ha votata?

mercoledì 23 novembre 2011

Palestina libera!


Oggi pomeriggio la nostra città ospiterà l’esordio in terra europea della nazionale di calcio olimpica della Palestina.

Questo avvenimento trascende il mero significato sportivo; la partita amichevole di calcio contro la nazionale italiana della lega professionistica ha un alto senso simbolico e segna con forza la volontà politica di riconoscimento di un popolo, quello di Palestina, che da troppi anni subisce umiliazioni e tributi di sangue per il solo fatto di reclamare, in modo più che legittimo, il suo diritto ad esistere e ad essere riconosciuto a livello internazionale.

Il fatto che questa grande occasione sia celebrata nella città della pace per eccellenza, in quella terra dove più volte è stata ribadita la volontà di creare un mondo più tollerante e rispettoso di tutte le sensibilità religiose, politiche e sociali, rende l’evento davvero di portata storica.

Questa partita ci dona l’opportunità di ribadire il supporto che il Partito della Rifondazione Comunista da sempre esprime nei confronti della risoluzione della questione palestinese, affinché finalmente anche questo martoriato popolo possa esprimere liberamente il suo diritto ad avere uno Stato ben delineato, ad una pace duratura, alla prosperità e alla libertà di scegliere autonomamente da chi farsi governare.

Per queste ragioni una delegazione del nostro Partito sarà presente allo stadio Migaghelli di Santa Maria degli Angeli oggi pomeriggio, per manifestare con la voce e con il corpo quello che da sempre abbiamo serbato nel cuore, nel commosso ricordo del leader che impiegò la sua intera esistenza alla causa palestinese, il grande e mai troppo compianto Yasser Arafat.

sabato 19 novembre 2011

CONGRESSO PRC ASSISI: ELETTO SEGRETARIO IL COMPAGNO FRANCO CESARIO



Si è celebrato oggi pomeriggio presso la Sala Pro Loco di S. Maria degli Angeli il Congresso del Partito della Rifondazione Comunista di Assisi in vista dell'VIII Congresso nazionale del PRC che si svolgerà a Napoli dal 2 al 4 dicembre.
L'assise è stata partecipata e il dibattito è stato appassionato, a tratti vivace, in virtù dei tanti avvenimenti politici di questi giorni che hanno visto la sostituzione del peggiore governo della storia repubblicana, il porno esecutivo targato Silvio Berlusconi, con un governo tecnico appoggiato da tutte le forze parlamentari.
Proprio questo aspetto è il più controverso ed è stato al centro di tutti gli interventi del Congresso perchè questo cambio di esecutivo peggiorerà, se possibile, ancor di più la situazione politico-economica italiana: Monti sembra confermare, dopo le prime dichiarazioni di intenti, di essere espressione diretta della grande finanza e dei poteri forti, cioè proprio di coloro che la crisi l'hanno generata scaricandola sulle spalle delle classi lavoratrici.
In considerazione di questi accadimenti i militanti di Rifondazione Comunista di Assisi sentono il bisogno di impegnarsi per fare contro-informazione e far capire alla popolazione italiana che con le misure proposte da Monti si aggraveranno le condizioni di vita quotidiana di tutti noi.

Il Congresso prevede tre distinti documenti: "Unire la Sinistra d'alternativa, uscire dal capitalismo in crisi" che vede tra i primi firmatari il segretario nazionale del PRC Paolo Ferrero, "Per il Partito di classe" e "Comunisti/e per l'opposizione di classe e l'alternativa di sistema".
Il documento numero 1 ha totalizzato 23 voti, il documento numero 2 un voto, il terzo documento nessun voto.
Per effetto di questa votazione è stato eletto il Direttivo del Circolo con i seguenti nominativi: Franco Cesario, Francesco Di Lascia, Giampiero Manini, Paolo Pucci, Vincenzo Perna, Cinzia Passerini, Giuseppe De Felice e Moreno Sdringola.
Il Direttivo neo eletto si è immediatamente riunito ed ha votato all'unanimità come Segretario del Circolo di Assisi, per il suo costante e decisivo impegno, il compagno Franco Cesario.
A lui gli auguri di buon lavoro di tutti i compagni e le compagne del Circolo di Assisi certi nelle sue capacità di poter rilanciare, anche ad Assisi, le idee e le proposte di un Partito con forti radici nelle ragioni del popolo e del mondo del lavoro.

lunedì 14 novembre 2011

Congresso del PRC Assisi


Sabato 19 novembre il Circolo “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista di Assisi svolgerà il suo VIII congresso cittadino dalle ore 15,30 alle 19,00 presso la Sala della Pro Loco a S. Maria degli Angeli.

La crisi economica, i nuovi sviluppi politici dopo la caduta del governo Berlusconi, le strategie che il nostro Partito dovrà mettere in campo, la lotta alla speculazione finanziaria che tenta di scaricare i costi sociali sui lavoratori salvaguardando i privilegi delle varie caste: questi i temi fondamentali che verranno trattati dall’assemblea congressuale che rinnoverà gli organi dirigenti del Partito ad Assisi.

Per il bene del Paese è necessario rilanciare una nuova politica di Sinistra che affronti le tematiche socio-politiche basandosi sull’unità di intenti di tutti coloro che hanno una visione differente dal pensiero unico neoliberista che ci vuole far credere che l’unica strada per il risanamento passi per l’austerity e i sacrifici.

Noi di Rifondazione Comunista auspichiamo un'uscita da Sinistra di questa crisi e anche per questo chiediamo che la parola sia data al popolo per poter scegliere da chi essere governati, non piegando la testa a tecnocrati spacciati come salvatori della patria mentre sono proprio loro che hanno contribuito ad affossarla.

Sono invitati al Congresso tutti i cittadini e tutte le forze sociali democratiche del territorio al fine di avere un ampio e serio dibattito sulle lotte che le sfide del futuro ci richiederanno.

giovedì 10 novembre 2011

ASSISI TRA CRISI E OPPORTUNITA’


di Franco Cesario

La crisi economica è ormai divenuta anche politica ed istituzionale ma le contromosse in campo non lasciano presagire nulla di buono.

La possibilità più che concreta di essere governati per alcuni mesi da tecnocrati asserviti ai dettami del neoliberismo più truce e violento provocherà, negli strati popolari del nostro paese, ancor più danni di quelli che in teoria dovrebbe risolvere (come considerare ad esempio, banalizzando, i continui aumenti della benzina o la maggiorazione dell’Iva se non misure che ricadranno sui soliti noti?) nel cinguettio compiacente dei media che da oggi, statene certi, dipingeranno queste misure in modo compiacente.

Comincerà l’opera di distrazione di massa con il solito refrain delle lacrime e sangue come un sacrificio necessario ed inevitabile come se le ricette neotactheriane e dell’austerity non fossero già state ampiamente bocciate dalla storia.

È un grande bluff a cui abbiamo l’obbligo di reagire: nessuna legge pseudo economica potrà mai imbrigliare ciò che l’uomo può modificare con la propria ferma volontà e con unità di intenti.

Recentemente il noto studioso Fumagalli ha proposto una misura shock, il diritto al default come mezzo di contro potere finanziario, cioè la scelta di fallire in modo controllato in modo da evitare che la crisi sia una ulteriore fonte di ricchezza per gli speculatori che già hanno gozzovigliato sulle nostre spalle.

Un’opportunità su cui ragionare con attenzione.

In questo quadro le 39 domande, che presto diverranno imposizioni, poste dalla BCE all’Italia costituiscono un golpe finanziario senza precedenti, preoccupante perché colpirà solo coloro che non potranno sfuggire alla mannaia del capitale e cioè i dipendenti, i salariati e i lavoratori del pubblico impiego e non solo direttamente ma anche e soprattutto in modo indiretto attraverso i tagli allo stato sociale, ai servizi, ai diritti fondamentali conquistati dai lavoratori con anni di lotte.

L’Assessore ai servizi sociali del Comune di Assisi ha in questi giorni confermato che i tagli derivanti dalle varie manovre fatte in questi mesi, ammonteranno alla stratosferica cifra di 4 milioni di euro.

Da tempo la giunta comunale si spertica assicurando che non saranno aumentate le tasse comunali, ma fino a che punto potranno mantenere questa promessa?

Il problema dei tagli è che andranno inevitabilmente a ricadere sugli strati più bassi della cittadinanza assisana.

Facciamo nostro, in questo senso, l’appello dei frati del convento di S.Francesco che auspicano massima attenzione alle persone più bisognose che rischiano, a nostro parere, di essere spazzate via definitivamente da questi diktat che l’Europa ormai quotidianamente ci lancia.

Vorremmo che il Comune affrontasse questi temi in consiglio comunale invece di incartarsi in cervellotici ed inapplicabili regolamenti sulle manifestazioni che palesemente non avranno un seguito.

Noi pensiamo che si possa ripartire dal basso agendo concretamente nel sociale e nelle esigenze quotidiane dei cittadini: ecco perché siamo partiti per la Liguria a spalare fango, organizziamo in tutto il territorio umbro Gruppi di Acquisto Popolare (GAP) per calmierare i prezzi e creare una filiera virtuosa e fatta di prodotti genuini, agiamo in tutte quelle zone in cui si debba intervenire contro lo sfruttamento e il lavoro nero.

Al di là delle polemiche e delle contrapposizioni politiche, anche in vista del tramonto del berlusconismo, la giunta comunale è pronta ad accettare questa sfida?

venerdì 4 novembre 2011

Discusso in Consiglio Comunale un ordine del giorno del PRC di Assisi



Ieri in Consiglio Comunale, in presenza di alcuni militanti del PRC, si è discusso l’ordine del giorno elaborato dal Partito della Rifondazione Comunista di Assisi e proposto al consesso cittadino dal consigliere Carlo Cianetti, avente per oggetto gli effetti della manovra economico-finanziaria bis del governo ed il suo impatto sugli Enti Locali.

Ha votato a favore dell’approvazione dell’ODG, oltre naturalmente a Carlo Cianetti, il capogruppo del PD Simone Pettirossi mentre ci sono stati 7 voti contrari e 6 astenuti tra cui la presidentessa del Consiglio Comunale Patrizia Buini e i consiglieri Bocchini della maggioranza e Claudia Travicelli.

Carlo Cianetti dopo aver menzionato il fatto che questo ordine del giorno era stato proposto dal PRC, uno dei partiti che rappresenta in Consiglio, ha detto di condividerne l’impianto dato che esso ha costituito un momento di riflessione sui pesanti tagli agli enti locali predisposti dalla governo italiano, considerando anche che da settembre (data di presentazione dell’ordine del giorno al Consiglio) si sono succedute svariate manovre e la situazione economica sia ulteriormente e tragicamente peggiorata.

Le varie manovre, approntate in maniera caotica e becera dalle destre al governo in Italia, hanno avuto e avranno la comune caratteristica di scaricare sempre e comunque i costi della crisi sulle spalle dei cittadini che con il loro sudore cercano di far crescere il nostro paese.

I tagli agli Enti Locali, infatti, costituiscono un costante minimo comun denominatore di tutte queste deludenti mosse approntate in questi travagliati mesi dall’esecutivo Berlusconi, peggiorano la situazione e demandano la responsabilità politica alle amministrazioni locali che dovranno affrontare il grande malcontento della cittadinanza per l’inevitabile calo di servizi che i Comuni dovranno necessariamente avallare.

La via del risanamento dovrebbe passare, invece, attraverso una seria tassazione patrimoniale, il recupero dell’evasione fiscale, il sostegno ai lavoratori e alle famiglie colpite dalla crisi e in particolare di non procedere, in relazione all’aggravamento della situazione finanziaria derivante dalla manovra, all’aumento dell'addizionale IRPEF sui redditi da lavoro dipendente almeno fino a 40000 euro lordi e all’ introduzione indiscriminata della tassa di soggiorno che rischia di compromettere l’economia turistica, concordando con le Regioni e con gli operatori del settore possibili misure alternative.

La maggioranza, pur condividendo molti punti dell’ordine del giorno, ha sostanzialmente votato contro adducendo motivazioni legate alla grande instabilità dei tempi che corrono che non permetterebbero calcoli a lunga scadenza e di non poter, di conseguenza, assumere impegni precisi in una fase incerta come questa.

Il nostro ODG ha avuto sicuramente il pregio e il merito di instaurare un virtuoso e costruttivo dibattito e un momento di alta politica del nostro Comune che purtroppo non sempre si riscontra in seno all’assemblea eletta dai cittadini: troppo spesso la maggioranza tende a arroccarsi sulla difensiva, votando sempre e comunque contro le proposte dell’opposizione e intervenendo raramente in modo attivo nel dibattito dell’adunanza cittadina.

Il nostro rapporto di stretta e fattiva collaborazione con il consigliere Cianetti, di contro, si rafforza ancorpiù e ciò rappresenta un ottimo viatico per il proseguo della legislatura.

mercoledì 2 novembre 2011

Ripartire dopo il disastro






di Franco Cesario

Borghetto Vara provincia di La Spezia: un paese completamente distrutto dall’alluvione delle scorse settimane.

Una situazione estremamente difficile che però ha visto i suoi abitanti rimboccarsi immediatamente le maniche, senza inutili piagnistei o isterismi, per poter tornare alla normalità, grazie anche all’aiuto di decine di militanti delle Brigate di Solidarietà Attiva e di Rifondazione Comunista e nonostante essi abbiano sostanzialmente perso tutto, le attività economiche siano state spazzate via e gli aiuti istituzionali non siano stati estremamente tempestivi. Dobbiamo constatare con rammarico, infatti, come non sempre gli interventi siano stati funzionali alle vere esigenze della popolazione colpita e che molti abitanti si siano lamentati, direttamente con noi volontari, nemmeno tanto velatamente, per il pressappochismo e la scarsa coordinazione delle forze in campo che a volte hanno dimenticato intere zone periferiche al centro cittadino.

La prima cosa da fare in queste situazioni è la solidarietà immediata, il fare concreto, l’aiuto spontaneo.

Ed è quello che noi da Assisi e dalla provincia di Perugia abbiamo apportato, insieme a tanti giovani provenienti da tutta Italia, coordinati dalla impagabile Federazione PRC della provincia di La Spezia che sta svolgendo un ruolo infaticabile e continuo fin dalle prime ore del disastro.

Questa pronta risposta ha permesso alle popolazioni colpite non solo di avere un aiuto concreto immediato ma anche di capire di non essere state lasciate sole al loro destino.

Questa azione, inoltre, dà a chi l’ha compiuta attivamente, la possibilità di dire la propria opinione sulle cause di tale disastro.

Non è pensabile che in un Paese civile come dovrebbe essere il nostro, non si spenda nemmeno un euro per la prevenzione e le messa in sicurezza delle nostre comunità locali mentre si sperperano, ad esempio, 17 miliardi di euro per un’opera inutile, dannosa e non voluta come la Tav in Val di Susa.

Ogni volta che in Italia piove ci si trova di fronte ad un alluvione o ad una situazione di estrema emergenza che determina sempre e comunque danni gravissimi con feriti e spesso morti e questo perché non c’è manutenzione del territorio, non si pensa al recupero idrogeologico e non si effettua repressione dei fenomeni di abusivismo edilizio.

Oltre tutto nei prossimi mesi occorrerà vigilare affinché la ricostruzione non rappresenti un’occasione d’oro per i soliti sciacalli profittatori per speculare sulle spalle delle disgrazie della povera gente, come è avvenuto, solo per citare un esempio recente, in Abruzzo dopo il tremendo terremoto dell’aprile del 2009.

Per tutte queste ragioni nei prossimi giorni partiremo ancora alla volta della Liguria, in modo ancor più numeroso ed organizzato, per adoperarsi concretamente in ciò che il nostro pensare solidale e la nostra idea di società ci obbliga continuamente a fare.