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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


martedì 28 agosto 2012

Mal di pancia




Si avvicina la fine dell’estate ed ecco che si presentano, puntuali, i mal di pancia della destra assisana sempre pronta alla lotta per imporre l’egemonia di questo o quel gruppo nei confronti degli antagonisti interni.
Le insofferenze, anche se ancora a bassa intensità, sono palesi ed hanno sicuramente varie sfaccettature: dall’insicurezza dei vari assessori (e dei loro relativi gruppi politici in seno e non al consiglio comunale) per l’incerto futuro che prima o poi porrà l’aut-aut mettendo fine all’anomalia assisana di una giunta che non rispetta la rappresentanza di genere (leggi l’inserimento di una donna in giunta), all’insofferenza nemmeno tanto celata dei malumori dei vari capetti esclusi dai posti di comando fino alla lotta serrata per prendere il posto che Ricci gioco-forza dovrà abbandonare da qui al 2016 sul più alto scranno del consesso cittadino.
I malumori sono forti e la stampa locale non ha mancato l’occasione, una volta tanto, per rendere pubblica la volontà di alcuni consiglieri di creare un formazione autonoma sotto la dicitura “gruppo misto” in consiglio comunale.
Sbaglia, a nostro avviso, chi pensa che la risposta di questi giorni di Ricci, che ha richiamato i consiglieri alla responsabilità, abbia messo a tacere le tensioni interne alla maggioranza: il sindaco di Assisi (e la vicenda delle quote di genere lo dimostra) è “ostaggio” della sua maggioranza, dei precari equilibri interni e delle rivalità e della litigiosità della sua composita maggioranza.
Dopo Ricci il centro destra assisano navigherà a vista: non emergono all’orizzonte personalità di spicco in grado di catalizzare l’attenzione di tutto dell’elettorato assisano.
Inutili, a nostro avviso, i continui richiami fatti dall’amministrazione comunale nei confronti dei tagli imposti dal governo Monti perché chiunque può capire che questi stessi tagli sono votati dai partiti di riferimento dell’attuale maggioranza di governo ad Assisi (e purtroppo non solo perché anche il Pd è un convinto sostenitore del governo delle banche e non sembra abbia le prospettive giuste né gli uomini per una vera alternativa) e tutti comprendono che questi sono figli della stessa logica costituente dei partiti che lo sposano (e quindi anche di Ricci e soci).
Questi mal di pancia da basso impero, fatti, checchè se ne dica, sorvolando sulle vere esigenze della cittadinanza e in barba ad un autunno che si prospetta quanto meno problematico per le economie dei lavoratori e delle famiglie del territorio, sono francamente fuffa insopportabile perché rispecchiano una volontà basata esclusivamente sull’autoconservazione effimera del potere in quanto tale, ben lontano dalla vera intenzione di tutela dell’interesse collettivo, che invece dovrebbe essere l’unico scopo di una giunta comunale che voglia realizzare il benessere di una comunità.

martedì 14 agosto 2012

Una firma per la verità e la giustizia


Rifondazione Comunista di Assisi aderisce alla raccolta firme lanciata dal sito del giornale "Il Fatto Quotidiano" a sostegno dei magistrati che svolgono servizio nella regione siciliana, duramente ostracizzati in questi giorni per la loro netta presa di posizione per svelare la verità sulla trattativa stato-mafia che ha inquinato la vita politica italiana degli scorsi anni.
Uno stato di diritto che voglia essere veramente tale, un paese bisognoso di verità, giustizia e democrazia ha l'obbligo morale di pretendere che si faccia piena luce sui pericolosi intrecci fra pezzi deviati dello stato e le organizzazioni criminali che da anni bloccano il pieno sviluppo delle regioni meridionali e non solo.
Il lavoro svolto dalla Procura di Palermo è prezioso e necessario: questi magistrati così coraggiosi devono essere supportati affinchè possano svolgere in pieno le prerogative che la legge gli assegna per il bene della collettività.
La stampa e i media in generale devono informare la cittadinanza sulle eventuali losche trame che i magistrati siciliani, tra mille difficoltà e connivenze, stanno faticosamente facendo venire finalmente a galla.
Invitiamo dunque tutti e tutte quanti a sottoscrivere la petizione del Fatto Quotidiano cliccando su questo link 
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/09/stato-mafia-pm-accerchiati-nostra-raccolta-di-firme-per-rompere-silenzio/321271/.
Perchè la corruzione e il malaffare godono del sonno di chi ha il diritto-dovere di difendere la democrazia.

sabato 11 agosto 2012

IL NUOVO RICORSO

In data odierna ho fatto notificare al sindaco e agli assessori in carica un nuovo ricorso avverso la reiterata violazione delle norme sulla parità di genere da parte del Sindaco di Assisi nella nomina della vecchia-nuova giunta comunale.
Ho così dato corso al mandato ricevuto da alcune associazioni (Gylania, Comitato Internazione 8 Marzo, Ossigeno), alcuni cittadini elettrici ed elettori di Assisi (Francesca Vignoli, Luciana Trionfetti, Alessandra Comparozzi, Gabriella Molini, Francesca Casubaldo, Carla Bocchini, Valeria Pecetta, Simonetta Alunni, Antonella Casagrande, Paola Famoso, Luigino Ciotti), alcuni consiglieri comunali di opposizione (Simonetta Maccabei, Paolo Marcucci, Simone Pettirossi, Giorgio Bartolini, Emidio Ignazio Fioroni), che hanno deciso, dopo un’assemblea pubblica tenuta a Petrignano alcuni giorni fa, di continuare la loro battaglia in difesa di un principio di civiltà, consacrato nella carta costituzionale, in leggi ordinarie dello Stato e nello Statuto del Comune di Assisi.
Nel paese intero è patrimonio comune, ed i responsabili degli Enti locali vi si sono adeguati, che per porre fine alle discriminazioni che impediscono alle donne di occupare posti di responsabilità vi è la necessità di azioni positive per rendere effettiva la partecipazione delle donne anche in politica.
Abbiamo dovuto attendere un governo tecnico per vedere delle donne a dirigere i ministeri di peso, quali Interno, Giustizia e Lavoro.
Solo ad Assisi si combattono battaglie di retroguardia, per garantire alla politica maschilista di perpetuare il suo strapotere.
Il ricorso andrà in discussione in prima istanza all’udienza di camera di consiglio del 5 settembre, davanti al Collegio del Tar Umbria, e si confida che questa volta i Giudici amministrativi riportino definitivamente alla normalità la composizione della Giunta comunale di Assisi.
Avv. Franco Matarangolo per il comitato promotore del ricorso.