Coerenti e conseguenti: dopo la straordinaria partecipazione al voto sui referendum, il Partito della Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra propone ai consiglieri comunali di Assisi di presentare un interpellanza per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Ciò testimonia una volta di più la nostra attenzione affinchè l'esito referendario abbia il giusto seguito e di non farlo cadere nel dimenticatoio, grande tentazione di coloro i quali hanno interessi economici dalla privatizzazione dell'acqua pubblica.
Interpellanza urgente al Sindaco del Comune di Assisi
Oggetto: Attuazione dell’esito referendario in materia di gestione pubblica, partecipata e non lucrativa delle risorse idriche.
Premesso che
l’esito della recente consultazione referendaria sulla gestione dell’acqua, oltre a revocare automaticamente le prescrizioni normative orientate alla messa sul mercato ed all’ingresso immediato e generalizzato dei privati nei servizi idrici, nonché la previsone di componenti lucrative nella relativa tariffa, ha evidenziato in modo inequivocabile l’orientamento dell’opinione pubblica italiana nella precisa direzione di una gestione pubblica e partecipata del bene comune in argomento;
il complesso quadro normativo risultante dal voto, mentre consente di dare piena attuazione alla volontà popolare attraverso l’unica modalità compatibile con il suddetto orentamento, cioè la costituzione di appositi soggetti gestori di natura pubblica (aziende speciali consortili) a cui affidare detto servizio, lascia ancora aperti margini di manovra per l’eventuale coinvolgimento dei privati nella gestione dell’acqua;
l’esito della recente consultazione referendaria sulla gestione dell’acqua, oltre a revocare automaticamente le prescrizioni normative orientate alla messa sul mercato ed all’ingresso immediato e generalizzato dei privati nei servizi idrici, nonché la previsone di componenti lucrative nella relativa tariffa, ha evidenziato in modo inequivocabile l’orientamento dell’opinione pubblica italiana nella precisa direzione di una gestione pubblica e partecipata del bene comune in argomento;
il complesso quadro normativo risultante dal voto, mentre consente di dare piena attuazione alla volontà popolare attraverso l’unica modalità compatibile con il suddetto orentamento, cioè la costituzione di appositi soggetti gestori di natura pubblica (aziende speciali consortili) a cui affidare detto servizio, lascia ancora aperti margini di manovra per l’eventuale coinvolgimento dei privati nella gestione dell’acqua;
ritenuto
che l’ulteriore coinvolgimento di soggetti di natura privata nella gestione dell’acqua o la cessione ad essi di quote di partecipazione delle attuali società di gestione, non escludibili in relazione alle posizioni espresse da talune componenti di entrambi gli schieramenti politici, costituirebbero una grave e palese violazione della volontà democraticamente espressa dal popolo italiano;
che l’ulteriore coinvolgimento di soggetti di natura privata nella gestione dell’acqua o la cessione ad essi di quote di partecipazione delle attuali società di gestione, non escludibili in relazione alle posizioni espresse da talune componenti di entrambi gli schieramenti politici, costituirebbero una grave e palese violazione della volontà democraticamente espressa dal popolo italiano;
ritenuto altresì
che il necessario ed urgente riassetto normativo nazionale e regionale debba naturalmente basarsi sui principi e le modalià di gestione contenute nel testo della legge di iniziativa popolare presentata nel Luglio del 2007 dai soggetti promotori della consultazione referendaria con l’adesione di oltre 400.000 cittadini italiani;
che il necessario ed urgente riassetto normativo nazionale e regionale debba naturalmente basarsi sui principi e le modalià di gestione contenute nel testo della legge di iniziativa popolare presentata nel Luglio del 2007 dai soggetti promotori della consultazione referendaria con l’adesione di oltre 400.000 cittadini italiani;
ravvisata
l’estrema urgenza di adottare ad ogni livello istituzionale appositi atti ed iniziative amministrative e normative, coerenti con l’esito referendario, al fine di evitare incertezze e ritardi nelle scelte strategiche riguardanti la gestione delle risorse idriche tali da incidere sull’efficienza dei servizi e sul necessario sviluppo dei relativi pogrammi di investimento,
l’estrema urgenza di adottare ad ogni livello istituzionale appositi atti ed iniziative amministrative e normative, coerenti con l’esito referendario, al fine di evitare incertezze e ritardi nelle scelte strategiche riguardanti la gestione delle risorse idriche tali da incidere sull’efficienza dei servizi e sul necessario sviluppo dei relativi pogrammi di investimento,
si interroga il Sindaco
per conoscere quali iniziative si intendono intraprendere, ed in quali tempi, allo scopo di dare piena attuazione alla volontà democraticamente espressa dalle cittadine e dai cittadini di questo Paese e di questa comunità locale nei referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno u.s.
per conoscere quali iniziative si intendono intraprendere, ed in quali tempi, allo scopo di dare piena attuazione alla volontà democraticamente espressa dalle cittadine e dai cittadini di questo Paese e di questa comunità locale nei referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno u.s.