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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


lunedì 23 aprile 2012

25 Aprile e...brioches












Il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, Rifondazione Comunista di Assisi invita tutta la cittadinanza a partecipare alla manifestazione promossa dal centro sinistra bastiolo per ricordare e celebrare una giornata che ha segnato il culmine del risveglio e del riscatto morale del popolo italiano dopo la dittatura fascista.
La manifestazione si svolgerà per tutta la giornata presso il Centro sociale di Villaggio XXV aprile avrà il suo culmine nello spettacolo intitolato “I miei sette figli erano i fratelli Cervi” di e con Gianni Micheli. Si tratta di un reading musicale dedicato all’autobiografia di Alcide Cervi, documento fondamentale dell’epopea partigiana italiana, che ricorda la vita e il sacrificio dei fratelli Cervi, passato alla storia grazie al racconto del padre. 
“Con questa grande storia italiana vogliamo non solo ricordare il sacrificio di tanti ragazzi e ragazze ma anche mettere al centro il tema della “soglia democratica” nel nostro Paese, spesso varcata da pronunciamenti e pratiche apertamente neofascisti, xenofobi, al di fuori della legalità costituzionale.
Riteniamo necessario ristabilire un punto fermo di fronte alle derive contrarie allo spirito antifascista della Repubblica, che negli ultimi tempi si sono motiplicate anche nel nostro territorio.
I valori di uguaglianza, democrazia e giustizia sociale ai quali si ispira la nostra Costituzione, frutto della Resistenza, devono tornare a orientare l’azione quotidiana dei partiti e dei cittadini e rappresentano l’unica via d’uscita dalla crisi della politica che pericolosamente ci investe e che si può superare solo con un rinnovato impegno da parte di tutti”. 
Così dicono i Compagni e gli amici del centro sinistra di Bastia Umbra e noi non possiamo che associarsi, memori delle scandalose e recenti presenze fasciste che hanno turbato gli animi di tutti i comunisti, dei democratici e dei progressisti del nostro comprensorio.
L’appuntamento è per le ore 17,30 ad ingresso gratuito.

Tornando alla boutade di Ricci che dice ai turisti disabili che verranno ad Assisi che potranno arrivare in centro con mezzi alternativi dato che le scale mobili di Mojano non sono per loro fruibili, assomiglia tanto a quella che disse la regina Maria Antonietta d'Asburgo quasi due secoli e mezzo fa "Se non hanno pane, che mangino brioches!".
Ricci inoltre afferma che, come riportato dai giornali, le scale mobili, in generale, possono essere adattate alle carrozzine dei bambini ma non a quelle per i disabili.
Come risulta dalle foto nemmeno questo è stato fatto.
La ciliegina sulla torta infine è un bel errore ortografico sul cartello di ingresso alle scale mobili provenendo dal centro storico, ma almeno in questo (speriamo...) Ricci e la sua giunta non c'entrano.

giovedì 19 aprile 2012

Chiarezza



La giunta Ricci compie spesso atti politici contrari al bene comune come noi lo intendiamo; ultima riprova la decisione di introdurre tariffe per il calcolo dell’Imu sfavorevoli per i redditi medio bassi.
Bartolini, di contro, ha il merito di sollevare questioni importanti ma è giunta l’ora di dire la nostra opinione sulle continue diatribe fra l’esponente angelano e il suo ex amico Ricci.
L’ultimo caso è la polemica sulle scale mobili di Mojano, inaugurate da Ricci con largo sfoggio di sorrisi e strette di mano sabato mattina (nelle stesse ore noi eravamo in piazza a difendere i diritti dei lavoratori e dell’articolo 18…).
È importante non dimenticare una cosa: Bartolini è stato per anni un vero e proprio Podestà, il deus ex machina che faceva e disfaceva a suo piacimento.
Bartolini ha avuto la responsabilità storica di aver cominciato la cementificazione di Assisi in “combutta” con tutta la destra assisana.
Questo continuo rimpallare di accuse ci sembra, a dir poco, stucchevole!
Come PRC rivendichiamo la nostra opposizione sempre intransigente e coerente alle giunte della destra che governano Assisi da ben 4 legislature, sia quando Ricci e Bartolini erano “soci” sia ora che, per motivi tutt’altro che puri ed ideologici, si sono divisi.
Come spesso accade però, l’allievo supera il maestro.
Dire, come fa Ricci, rispondendo alle osservazioni di Bartolini sulle scale mobili, che i disabili possono comunque arrivare direttamente in centro con altri mezzi è una st……enorme!
Se tecnicamente le scale mobili non potevano essere adattate alle esigenze dei disabili, allora si doveva pensare ad una soluzione alternativa, o no?
D’altronde il Decreto del Presidente della Repubblica del 24 luglio 1996, n. 503 sul "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici" all’articolo 3 parla chiaro quando afferma che “nell'elaborazione degli strumenti urbanistici le aree destinate a servizi pubblici sono scelte preferendo quelle che assicurano la progettazione di edifici e spazi privi di barriere architettoniche”.
Sabato replicheremo la raccolta firme per l'articolo 18 in piazza a S. Maria degli Angeli dalle 15,00 alle 18,00 con volantinaggio per la manifestazione di Roma del 12 maggio.

lunedì 16 aprile 2012

PIOVE GOVERNO LADRO...DI DIRITTI




60 firme per un pomeriggio piovoso non sono poche.
L'attacco all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e all'articolo 81 della Costituzione Italiana (per introdurre il pareggio di bilancio) però non sembra essere passato sotto silenzio, nemmeno ad Assisi e dintorni.
Come sempre lo stare in piazza ha molteplici e positivi effetti: abbiamo incontrato giovani precari che si sono sfogati per la loro condizione di totale abbandono da parte delle istituzioni, lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione che hanno voluto condividere con noi le loro idee sull'attuale crisi, cittadini indignati per l'incredibile attacco ai diritti e per la contro-riforma sul lavoro e le pensioni attuata "dal governo delle banche" (come ci è stato detto testualmente da più di una persona) e vogliosi di firmare le nostre petizioni.
Accogliamo con favore, anche da questo punto di vista, la posizione presa dalla Fiom tramite Maurizio Landini, con cui si afferma che il sindacato dei metalmeccanici andrà avanti nella difesa dei lavoratori anche senza l'assenso della Cgil.
La mobilitazione di Rifondazione Comunista di Assisi continua, grazie anche al successo di queste iniziative.
Nelle prossime settimane replicheremo i banchetti anche per promuovere la manifestazione di Roma del 12 maggio prossimo che vede Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra come attori principali.
Cresce la rabbia contro la dittatura del governo pseudo-tecnico!


giovedì 12 aprile 2012

La legge truffa


di Franco Cesario

Sabato 14 saremo in piazza a Santa Maria degli Angeli dalle 15,00 alle 19,00 per la raccolta firme a favore dell'articolo 18.
Il banchetto di sabato 7 è saltato a causa del maltempo.
Con la nostra presenza vorremmo anche informare la cittadinanza di un grave golpe silenzioso che stanno attuando in parlamento nell'indifferenza pilotata dei media e dell'informazione.
Nei prossimi giorni il senato della repubblica voterà definitivamente l'introduzione del bilancio di pareggio che andrà a modificare l'articolo 81 della Costituzione.
Se ci sarà la maggioranza dei 2/3 la Costituzione verrà cambiata e non sarà possibile effettuare un referendum costituzionale (articolo 138 Cost.)
Perchè è così grave inserire nella nostra Costituzione una tale misura?
Il pareggio di bilancio è un provvedimento di stretto profilo neoliberista e rigorista, che tende ad assimilare uno Stato ad una azienda.
I fautori del pareggio di bilancio asseriscono che introdurlo sarebbe un colpo inferto agli sprechi e all'indebitamento.
Per noi di Rifondazione Comunista, ma anche per fior fior di costituzionalisti ed economisti, e tanti altri soggetti politici e della società civile, questa cura porterà solamente ad un ulteriore taglio della spesa sociale che come tutti sappiamo interessa soprattutto i ceti meno abbienti.
L'articolo 81 della Costituzione già stabilisce che non sono ammissibili spese prive di copertura finanziaria. 
Inoltre, in una fase recessiva come quella attuale, il bilancio di pareggio sarebbe una misura draconiana non solo ingiusta ma anche controproducente.
Questo parlamento delegittimato, di nominati e non rappresentativo del popolo italiano, eletto 4 anni fa, voterà a maggioranza assoluta, realizzando quindi un mostruoso inciucio fra maggioranza ed opposizione, una norma che darà il colpo definitivo ai lavoratori e alle lavoratrici di questo paese.
I vari gruppi parlamentari hanno certamente la libertà di fare scelte politiche, però hanno una opzione di democrazia da poter effettuare: far passare il provvedimento senza la maggioranza dei due terzi, rendendo così possibile il referendum costituzionale.
A meno che non vogliano modificare un fondamentale ambito della vita sociale di un Paese sulle spalle dei soliti noti senza nemmeno interpellarli.


martedì 3 aprile 2012

Caccia il bombardiere


di Franco Cesario

La destra assisana tempesta di comunicati stampa le redazioni dei giornali e dei siti di informazione locali con continui autoelogi sul quanto siano bravi e sul come agiscano sempre e comunque nell'interesse della cittadinanza, celebrando le loro gesta come nemmeno Virgilio seppe fare nei secoli precedenti quando cantava la grandezza della Roma Imperiale.
Noi di Rifondazione Comunista preferiamo agire direttamente sia sul territorio (G.A.P., Brigate di Solidarietà Attiva, picchetti nelle fabbriche in crisi, banchetti per raccolte firme per la tutela dell'articolo 18) sia proponendo mozioni ed ordini del giorno in consiglio comunale su argomenti importanti ed attuali.
Raccogliendo le sollecitazioni pervenuteci dalla segreteria provinciale del nostro Partito, desideriamo proporre all'attenzione del Consiglio Comunale di Assisi un Ordine del Giorno  da inviare ai capigruppo di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro della difesa, per esprimere netta contrarietà all'acquisto degli F35, i tristemente famosi cacciabombardieri fabbricati dalla Lockheed Martin.
In un periodo di crisi finanziaria così dura per le lavoratrici e i lavoratori del nostro paese, di fronte ai pesanti tagli che colpiscono lo stato sociale e gli enti locali, il governo Monti ha avuto la geniale pensata di confermare ciò che il governo Berlusconi aveva deciso in precedenza e cioè di spendere 15 miliardi di euro (30.000 miliardi di lire!!) per l'acquisto di 90 cacciabombardieri F35 totalmente inutili!
Con questi denari si potrebbero fare asili nido, mettere in sicurezza le pericolanti scuole italiane, ricostruire l'Aquila, pagare indennità per i precari e i cassaintergati e tante altre cose veramente importanti ed invece si partoriscono misure che colpiscono sempre e solo noi cittadini: IMU sulle case, aumenti dell'IVA che come si sa colpisce il consumatore finale, buste paga sempre più leggere!
E' una vergogna che proprio da Assisi, la città della Pace (Ricci & C. non se lo dimentichino) dovrebbe essere stigmatizzata con veemenza con un atto a forte valenza non soltanto simbolica.
Per queste ragioni ecco il testo dell'ordine del giorno che sottoponiamo al consesso cittadino e a tutta l'opinione pubblica della città serafica: 

Premesso che

il nostro Paese sta attraversando una gravissima crisi finanziaria ed economica che sta provocando un forte aumento della povertà, della disoccupazione, del disagio e dell’insicurezza sociale i cui segni sono già ben visibili sul nostro territorio;

negli ultimi anni è stata realizzata una drastica riduzione della spesa pubblica e in particolare dei fondi a disposizione in settori di vitale importanza per i cittadini come la sanità e l’istruzione; i fondi nazionali a carattere sociale (fondo politiche sociali, fondo per la non autosufficienza, fondo per i giovani,…) sono passati da 1,594 miliardi del 2007 a 193 milioni di euro del 2012;

i tagli agli Enti Locali e alle Regioni nel periodo 2011-2013 superano i 33 miliardi di euro e hanno compromesso la loro capacità di fornire risposte concrete ed efficaci alle necessità fondamentali dei cittadini e delle famiglie;

considerato che negli ultimi decenni i problemi della sicurezza economica, sociale e ambientale hanno assunto una posizione prioritaria rispetto a quelli della difesa militare e che gli stati hanno sempre più difficoltà ad assicurare la necessaria coesione sociale ed economica e quindi a mantenere la pace interna;

ricordando che l’ONU e l’Unione Europea sono da tempo impegnati ad ampliare la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza includendovi il benessere economico, stabilità politica, democrazia, sviluppo, pace sociale, diritti umani e bisogni primari quali educazione, salute, alimentazione, alloggio;

considerato che l’Italia aveva previsto nel 2002 di acquistare 131 cacciabombardieri F35 denominati Joint Strike Fighter (JSF) per un costo di circa 15 miliardi di euro a cui si deve sommare un costo d’uso e di manutenzione valutato in oltre 40 miliardi di euro;

considerato che il Ministro Giampaolo Di Paola ha deciso di confermare l’acquisto di 90 cacciabombardieri F35;

considerato che si tratta di un’arma da guerra con capacità di trasporto di ordigni nucleari palesemente in contrasto sia con l’articolo 11 della Costituzione italiana che con la Carta dell’Onu e che le missioni di pace previste dalle Nazioni Unite escludono l’impiego di simili ordigni distruttivi;

considerato che, anche secondo il Pentagono, l’aereo deve ancora risolvere numerosi problemi tecnici mentre continuano a lievitare i suoi costi e che le ricadute occupazionali in Italia sono alquanto basse e incerte;

considerato che una recente ricerca dell’Università del Massachusetts ha calcolato che se investiamo un miliardo di dollari nella difesa abbiamo 11.000 nuovi posti di lavoro, 17.000 se lo impegniamo nelle energie rinnovabili e 29.000 se andasse nel settore dell’educazione;

considerato che diverse nazioni partner del progetto JSF stanno rivedendo i loro programmi di acquisto anche rinviandoli nel tempo;

ricordando che se l’Italia si ritira dal suddetto progetto non deve pagare nessuna penale;

considerato che il nostro Paese già spenderà nel 2012 oltre 23 miliardi di euro per la Difesa, collocandosi, secondo la classifica del SIPRI al decimo posto al mondo per spese militari (anno 2010);

ricordando l’appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011 alla quale hanno partecipato oltre duecentomila persone;

preso atto delle proposte avanzate da numerose organizzazioni della società civile e in particolare dalla Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace che invitano a ridurre le spese militari come sta succedendo in tutti i paesi occidentali;

chiede al Parlamento e al Governo

di non procedere all’acquisto del cacciabombardiere F35 destinando i soldi risparmiati al rilancio e allo sviluppo del Paese;

di procedere ad una rapida revisione e riduzione complessiva della spesa militare ridefinendo altresì, in modo aperto e democratico, una nuova politica di sicurezza e una rinnovata politica estera italiana ed europea coerenti con il dettato della nostra Costituzione e la Carta delle Nazioni Unite.

Inoltre, chiede al Servizio Pubblico Radiotelevisivo (Rai)

di promuovere finalmente una discussione aperta e trasparente sulle spese militari, il bilancio della Difesa e la riforma del nostro sistema di sicurezza in modo da consentire a tutti gli italiani di decidere in modo responsabile.

Infine decide

di collaborare con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani per rafforzare l’impegno degli Enti Locali per il disarmo e la sicurezza umana.

La presente mozione viene inviata al Presidente del Consiglio, ai Presidenti e capigruppo di Camera e Senato nonché al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e alla Campagna “Taglia le ali alle armi”.

lunedì 2 aprile 2012

Buona la seconda



Ottimo successo per la seconda distribuzione del Gruppo di Acquisto Popolare organizzato dal Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Assisi e della raccolta firme in favore dell'articolo 18 e della petizione per chiedere un referendum contro l'introduzione nella Costituzione del pareggio di bilancio.
Aumentano le famiglie che si riforniscono tramite il G.A.P. grazie anche alla novità di poter acquistare carne chianina certificata, e a prezzi competitivi, da una azienda di Collazzone, che ha provveduto a portare i prodotti freschi e direttamente alla sede del nostro Circolo ad Assisi.
C'è positiva curiosità intorno alla nostra iniziativa, perchè è un evento di fattiva e concreta operatività sociale, proprio quello che un Partito popolare come il nostro dovrebbe fare.
Vicino alla gente, per la gente, parlando di politica e delle nostre ricette per cambiare questa società in forte crisi non periodica ma sistemica, connaturata con il neoliberismo.
Replicheremo la raccolta firme sabato 7 aprile in piazza a S.M.Angeli, staremo in piazza tutta la giornata per rimpinguare il già cospicuo numero di adesioni raccolte finora.