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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


domenica 25 aprile 2010

Ma si può?



La scelta della presidente della Giunta regionale Marini appare quanto meno fantasiosa. Ci pare azzardata l'idea di escludere l'assessore indicato dal Partito della Rifondazione Comunista con una entrata a piedi uniti, dolorosa e devastante.
Il nostro Partito, dopo una strenua campagna elettorale, con risultati soddisfacenti, ha contribuito senza dubbi in modo fattivo alla sua elezione.L'indicazione dell'assessore è venuta dopo un'accesa discussione ed a maggioranza ha stabilito la persona adeguata a rappresentare il nostro Partito: il Segretario regionale.Non si poteva fare di meglio.
Vedere nominati 7 assessori di cui 5 del Pd invece di 8 è sconcertante ed illogico. Per quanto ci riguarda il candidato alla carica di assessore è e rimane Stefano Vinti che ci da certezza di una adeguata rappresentanza in seno all'Esecutivo regionale.
Tutto ciò ci coinvolge in una discussione inevitabile: il Partito della Rifondazione Comunista è utile solamente quando porta voti e non quando decide da chi deve essere rappresentato?
Questo è intollerabile e ci fa pensare che possa divenire una inammissibile prassi. Se non venisse risolta questa questione è inevitabile che sarà impossible una nostra partecipazione alla futura coalizione che dovrà cimentarsi alle prossime elezioni comunali nella nostra città, ove si stava cominciando un percorso virtuoso e proficuo verso la possibilità di una coalizione che mai come adesso poteva risultare vincente.

Chiariamo.

La questione aperta contro il nostro Partito dalla presidente Marini non poteva non vederci in campo, come è stato fatto dagli altri Circoli di Rifondazione dell'Umbria.
Il Partito della Rifondazione Comunista è una compagine che segue una unità di ispirazione d'intenti che va dal livello regionale a quello nazionale, da Aosta a Lampedusa.
A conferma di ciò, il nostro segretario nazionale Paolo Ferrero è intervenuto presso la Marini in modo chiarissimo per derimere la querelle, facendo presente che la scelta assunta a livello regionale è stata conseguenza di un voto a maggioranza negli organi regionali del Partito deputati alle scelte.
Il nostro Comitato Politico Regionale, organo competente a prendere questa decisione, ha indicato a larga maggioranza come assessore in quota Prc il segretario regionale.
La decisione assurda dalla Marini di scegliere 7 assessori invece di 8, lasciando fuori quello indicato dal nostro Partito, da noi non può essere accettata.
Ciò, per chiarezza, non preclude i fortissimi rapporti instaurati e già attuati con pubbliche manifestazioni in questi mesi, con la compagine denominata "Buongiorno Assisi", composta dal nostro Partito, dalla Mongolfiera, dall'Italia dei Valori, da Sinistra Ecologia e Libertà, dai Socialisti e da Sinistra Critica.
Invece la scelta affettuata dalla Marini, se prepetrata, pone seri problemi fra il nostro Partito e il suo partito di riferimento.
Tutto questo in politica è un atteggiamento naturale e doveroso.
Per quanto riguarda il percorso iniziato con "Buongiorno Assisi" noi siamo pienamente impegnati a mettere in campo le prossime manifestazioni già concordate per discutere la questione del Puc e dell'ambiente e poi continuare con tutte le azioni possibili relative alle necessità della gente.
Continueremo con la sensibilizzazione sul progetto del Salario Sociale, la battaglia per la preservazione dell'acqua pubblica, il no netto al nucleare e sopratutto tutte le questioni che riguardano la città di Assisi ed in particolare la crisi del turismo.
Saremo inoltre impegnati nell'acuire le differenze e le lotte intestine che sono ormai palesi a tutti all'interno della destra che governa Assisi.
Sarebbe illogico da parte nostra mettere in dubbio un progetto, "Buongiorno Assisi", di cui siamo stati inequivocabilmente i cofondatori insieme alle altre forze politiche che ne fanno parte.
Quindi, REPETITA IUVANT, che valga per tutti: il Partito della Rifondazione Comunista di Assisi teneva, tiene e terrà a cuore tutte le questioni del nostro territorio continuando nel progetto "Buongiorno Assisi".

mercoledì 21 aprile 2010

Qualcuno volò sul nido del Podestà



La destra assisana dimostra di essere andata in tilt.
La schizofrenia politica della maggioranza in consiglio comunale ha portato Ricci ad annunciare la sua candidatura a sindaco e dato che Assisi per molti versi ha da sempre ricalcato il livello nazionale, Ricci imita chi sputa in faccia al suo papi.
Ma non aveva detto che non si sarebbe ricandidato?
Anche se solo tramite i rumors, è palese che il Podestà della Piana voglia ricandidarsi alle prossime comunali con l'appoggio delle sue liste civiche e della poco civica Lega Nord.
Il sindaco dimezzato, aizzato non si sa da chi, ha tirato fuori un "coraggio" imprevisto e ha parlato "afferendo" (parola a lui molto cara, la pronuncia in continuazione nei suoi discorsi) alla sua ricandidatura a sindaco di Assisi con una lista civica denominata "Ricci sindaco" e, presumiamo, il Pdl.
Di questa grottesca situazione chi ne verrà danneggiato è, come sempre, il bene della cittadinanza.
Ci aspettano mesi di lotta intestina che porterà i due contendenti a promettere prebende a destra e a manca e a cercare i lacchè di turno nel solo scopo di avere voti.
Tutto questo subbuglio non ci deve trovare impreparati.
Vi sono elementi ad Assisi, sia da destra che a sinistra, che spingono ora più che mai, a muoverci prima possibile, senza fretta ma nemmeno aspettando le calende greche.
La Road map è delineata, il Pd del segretario Pettirossi sembra avallarla.
Esortiamo il Partito Democratico a risolvere i problemi interni prima possibile per concentrarci sul vero problema: mandare a casa questi affaristi e dare finalmente un governo degno di questo nome ad Assisi.




giovedì 15 aprile 2010

Dov'è finita la solidarietà


Leggiamo dalle colonne della stampa locale quello che sappiamo da tempo e che abbiamo spesso denunciato: la situazione di grave disagio in cui versano molti abitanti della nostra città.
La tragica morte dei cittadini marocchini a Rivotorto, le richieste di aiuto di esasperati padri di famiglia licenziati che non riescono più ha dare una vita decorosa alla propria famiglia, il tentativo di suicidio della giovane di Santa Maria degli Angeli.
Episodi di una tale gravità da farci scuotere le coscienze in modo subitaneo nella richiesta di immediato intervento delle Istituzioni affinché siano rimosse da subito e il più possibile le cause di questo disagio sempre più diffuso e trasversale: infatti questi avvenimenti non riguardano solo migranti ma anche cittadini italiani.
Il reddito sociale potrebbe risolvere parte di questi problemi, non ci stancheremo mai di dirlo e l’amministrazione comunale farebbe bene, se non fosse presa da altre meno edificanti problematiche, ad adottarlo subito.
Insieme a questo provvedimento di civiltà è necessario ora più che mai istituire un monitoraggio completo delle famiglie e delle situazioni di disagio del nostro territorio ed attuare aiuti concreti.
Cosa fa il nostro assessore ai servizi sociali? Si gira i pollici mentre la gente sta male?
E non ci venissero a parlare di sicurezza e di microcriminalità perché anche mettendo in campo questi provvedimenti potrebbe partire un miglioramento della vita sociale di una comunità comunale.
Non basta ancora quello che è successo nel profondo nord ove ai bambini di famiglie indigenti è stato negato un pasto; addirittura si è inveito contro un anonimo benefattore che ha donato 10.000 € a quel comune per provvedere alla ristorazione di quei bambini e non trattarli peggio di cani randagi. Si è arrivati al punto che “meravigliose” famiglie leghiste hanno dichiarato che se la beneficenza veniva fatta alle famiglie povere anche loro avrebbero attinto a questa offerta.
È la fine della solidarietà, questo è divenuto un mondo che fa schifo, è il trionfo dell’iperindividualismo.Ci appelliamo a chi ancora ha un senso civico affinché si metta in campo tutto quello che si può per evitare che l’Umbria ed Assisi siano travolte da questa melma indecente e insopportabile.

martedì 13 aprile 2010

...torniamo a noi



Siamo pronti a riprendere il discorso sul percorso intrapreso con le altre forze del centro sinistra per preparare le future Elezioni Comunali del 2011, discorso momentaneamente interotto con le Elezioni Regionali.
Facciamo ciò con spirito rinfrancato, se i dati significano qualcosa; appare chiaro che si aprono buone prospettive politiche dato che le Elezioni Regionali hanno più un carattere amministrativo che politico.
All'orizzonte si fa notare tutta la fragilità del Pd con le sue varie anime che non hanno saputo convogliare sul candidato locale tutti i voti a disposizione, mostrando le forti fratture che attraversano il Partito Democratico di Assisi.
C'è chi se ne andrà tra breve per convolare probabilmente nei lidi rutelliani, chi chiede le dimissioni del segretario comunale e propugna un'alleanza centrista e chi paventa improbabili liste civiche.
Noi rimaniamo sempre convinti che il Pd sia un elemento importante per provare a vincere ad Assisi e quindi guardiamo con grande interesse a chi in questo partito ha ancora intenzione di procedere secondo canoni veramente progressisti, di sinistra.
Ciò è utile per tutto il centro sinistra ma soprattutto per lo stesso Pd.
Plaudiamo al comportamento leale del segretario del Pd di Assisi verso il candidato locale, che comunque ha avuto un buon risultato, anche nel resto della Regione. Ciò potrebbe avere dei risvolti positivi per l'immediato futuro.
Noi saremo il trait d'union per raggiungere l'unità del centro sinistra assisano e soprattutto diciamo a chiare lettere che non abbiamo intenzione e neanche pensiamo lontanamente di escludere qualcuno dei partiti che aderiscono al centro sinistra.
La nota lieta di questa tornata elettorale deriva dal fatto che si potrà sicuramente fare a meno dell'Udc, partito che geneticamente non è in grado di decidere da quale parte stare: basta constatare il suo comportamento difforme nelle varie Regioni d'Italia.
Ci auguriamo che il percorso che stiamo riprendendo sia finalmente compiuto nel migliore dei modi per poter centralizzare la politica e gli ideali di sinistra (ideali mai morti checchè ne dica qualcuno) in modo da poter finalmente arrivare alla resa dei conti con questa destra che non è altro che quella che a livello nazionale ha sbrindellato il Paese.
La stessa destra capace di negare l'evidenza e che ha dato alla gente una misura irreale dell'economia e del benessere degli italiani.
Riteniamo che mai come adesso si debba mettere in campo tutto quello che si ha per evitare che tutti questi misfatti si realizzino.