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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


mercoledì 27 giugno 2012

La questione di genere



di Franco Cesario

Le continue chiacchiere a vuoto e le demagogia di alcuni ci costringono a tornare sull’argomento e ci obbligano a fare un po’ di chiarezza sulle questione quote rosa.
Ricci, Lunghi e...parenti…affermano che chi ha il mandato elettorale può decidere autonomamente i criteri per la scelta degli assessori di una giunta.
Questa è una logica che ha connaturata in sé una visione distorta della Democrazia, figlia perdurante dei danni fatti dal berlusconismo, che spinge a credere che chi vince le elezioni ha in mano una cambiale in bianco da parte dell’elettorato.
Ma per capire bene la questione delle quote rosa, che sarebbe più appropriato chiamare “di genere” (perché se un giorno, purtroppo per assurdo, dovesse essere composta una giunta di sole donne il problema si riproporrebbe) servono dei dati concreti.
Le donne in Italia, a parità di mansione, guadagnano meno (circa il 20%).
La percentuale di donne che ricoprono incarichi manageriali sia nel settore pubblico che in quello privato è in netta sproporzione a favore del sesso maschile.
Inoltre si deve considerare che la donna ha il compito “fisico” di far continuare la specie e spesso per questo suo “difetto” viene penalizzata nell’ambito lavorativo fino all’aberrazione massima della firma preventiva di dimissioni (ovviamente pratica illegale ma diffusissima) in caso di gravidanza.
Chi non ha sentito storie di donne che temevano di annunciare al proprio datore di lavoro la loro gravidanza? O di donne che hanno aspettato cambiamenti di tipologia di contratto per decidersi finalmente a procreare?
Ed ancora, per capire il caso Assisi.
Nelle ultime elezioni comunali su 238 candidati solo 68 erano donne, pari ad una percentuale del 28,57%, 12 delle quali nella lista dell’Api che ha raccolto 8 preferenze.
Questo per spiegare quanto sia ancora anacronisticamente maschilista la politica italiana.
C’è da aggiungere inoltre che l’Assessora non deve essere scelta per forza tra le candidate e non deve essere nemmeno necessariamente di Assisi.
Possibile che il centro destra assisano non abbia delle donne degne di ricoprire questo incarico?
Se fossimo una delle donne in questione ci riterremmo gravemente offese…
È vero che il Tar ha sospeso la giunta perché nella sua composizione sono carenti le motivazioni dell’esclusione del sesso femminile, ma qual è la traduzione spicciola di questa sentenza?
Il Tar sostanzialmente vuole sapere se sono state interpellate le donne e il motivo per cui nessuna di queste non sia stata ritenuta idonea.
Dato che la risposta potrebbe essere solo una, molto imbarazzante per Ricci e soci, non capiamo l’ostinazione della destra assisana.
Inutile appellarsi ai risultati elettorali, inutile premere sull’opinione pubblica agitando lo spauracchio del blocco dell’attività amministrativa.
Una sola mossa per tornare a governare come è giusto che sia per chi ha vinto le elezioni: nominare una donna nella giunta (anche se sarebbe davvero poco data la sensibilità e il migliore approccio alla politica delle stesse…).

lunedì 25 giugno 2012

FINO IN EMILIA PER LA SOLIDARIETA' ATTIVA







Rifondazione Comunista di Assisi ha deciso di impegnarsi concretamente per aiutare le popolazioni dell'Emilia colpite dal terremoto.
Abbiamo, quindi, contattato il caseificio 4 Madonne di Lesignana, in provincia di Modena, gravemente lesionato dal sisma delle scorse settimane per acquistare il formaggio caduto dopo le scosse.
Tramite un efficace tam-tam sui social network abbiamo raccolto prenotazioni per 754 kg di parmigiano "terremotato" stagionato fra i 12 e i 16 mesi e siamo andati di persona in Emilia per constatare le condizioni della zona terremotata e delle varie aziende interessate dall'evento sismico.
E' in atto la ricostruzione, celere, come usuale per l'operosa comunità emiliana; c'è molta, comprensibile confusione ma anche grande forza e determinazione nel superare questo dramma.
Siamo tornati in Umbria ancora più convinti della bontà della nostra azione, constatando la grande solidarietà che anche la nostra terra, memore del terremoto del 1997, ha voluto dimostrare attraverso il nostro impegno e la nostra iniziativa.
E così oggi pomeriggio, presso i locali messi a disposizione dall'associazione di Bastia Umbra "Incontri di gusto" abbiamo incontrato le tante persone che hanno acquistato il parmigiano terremotato.
I fondi raccolti in questa occasione verranno utilizzati per un successivo viaggio che i militanti del nostro Partito di Assisi faranno a breve per consegnare al nostro campo di Cavezzo i beni di prima necessità che sono stati donati dai compratori del formaggio emiliano.
Attraverso queste azioni concrete il Partito della Rifondazione Comunista intende dimostrare con i fatti la sua natura popolare, incentrata sulla solidarietà attiva e la costante pratica sociale.
Un dovere che noi di Rifondazione pensiamo sia naturale per chi decide di dedicare il proprio operato alla risoluzione delle problematiche sociali, siano esse legate ad eventi catastrofici, sia quando le stesse siano provocate dall'egoismo e dalla sfrontatezza prevaricatrice del capitale.

giovedì 21 giugno 2012

Sulle quote rosa Ricci e soci si rassegnino alla sentenza del Tar



Togliamo subito ogni speculazione politica: la Giunta Ricci è la migliore Giunta degli ultimi 150 anni.
La Giunta Ricci è l'esecutivo dal Fare (con la F maiuscola). (sic!)
Ma sulla questione delle quote rosa ha sbagliato.
Lo ammetta serenamente, nomini una donna tra le tantissime meritevoli e continui il suo operato.
Non si macchi dell'orrendo crimine di accanimento terapeutico; se perseverare è diabolico, ad Assisi, città dell'alter christus questo atteggiamento sarebbe ancor più grave.
La vittoria del nostro ricorso al Tar, di cui Rifondazione Comunista di Assisi era stato il primo promotore, dimostra tre cose: primo le nostre istanze era più che legittime.
Secondo: la nostra sicurezza del fatto che sarebbe stato accolto era ben fondata.
Terzo: la giunta Ricci ha talmente tanta arroganza da credere di essere al di sopra della legge, così forte da essere convinta di poter snobbare l'altra metà del cielo senza averne conseguenze.
I membri della giunta dicono che Ricci ha un mandato elettorale e può fare "ciò che vuole".
Questa è una visione distorta della democrazia; nessun elettore firma una delega in bianco ai propri amministratori, a maggior ragione dopo una sentenza così chiara e netta.
Bertold Brecht diceva "sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore".
Se Ricci davvero facesse ricorso al Consiglio di Stato, con l'evidente scopo di prolungare l'agonia della sua giunta a questo punto "illegittima", non solo sperpererebbe ulteriori risorse pubbliche ma sposerebbe in pieno il paradosso pronunciato dal grande drammaturgo tedesco.
Una visione del mondo anacronistica e bocciata non solo dalla storia, ma, ed è quello di cui dovrebbero prendere atto senza altre manfrine, soprattutto dalla legge e dal TAR umbro.

martedì 19 giugno 2012

Morte di Pietro Profumi


Il Partito della Rifondazione Comunista circolo "Peppino Impastato" di Assisi intende esprimere il suo cordoglio per la prematura scomparsa di Pietro Profumi sindaco di Assisi alla fine degli anni '80.
Se ne va purtroppo un serio e pacato esponente della politica assisana che aveva incentrato il suo operato sempre nel massimo rispetto delle altrui posizioni politiche spinto da un positivo fervore non violento e da grande volontà di contribuire al bene della città.
Una politica differente da quella attuale molto meno teatrale e caratterizzata da alto senso civico e da una grande considerazione della res publica  certamente differente dalla nostra visione laica della società ma comunque responsabile.
Il nostro pensiero e il nostro incoraggiamento vanno alla famiglia di Pietro, che in queste ore ha la prova più grande da affrontare.

venerdì 8 giugno 2012

No al lavoro nero



Un brutto caso di lavoro nero è stato scoperto durante  la manifestazione di solidarietà tenutasi a S.Francesco di Assisi; dopo un controllo della Direzione Provinciale del Lavoro sono stati trovati vari lavoratori assunti in nero che si accingevano a smontare il palco del concerto.
È scandaloso che ciò possa ancora avvenire in un paese che voglia ritenersi civile (è di questi giorni la notizia  di accertamenti da parte dell'Autorità Giudiziaria sui rientri anticipati di lavoratori nei capannoni dell'Emilia morti dopo le scosse della seconda ondata sismica).
Dopo i tragici eventi mortali avvenuti su vari palchi di importanti cantanti nazionali nei quali hanno perso la vita giovani spesso sottopagati e sfruttati pensiamo che la giunta Ricci, tanto impegnata a salvaguardare il punto nascita del nostro ospedale, possa mobilitarsi per salvaguardare anche la vita dei lavoratori che vengono impegnati sul nostro territorio comunale.
Non è infrequente che, vista la notorietà internazionale del santo poverello, vengano organizzati grandi eventi musicali e non ad Assisi, manifestazioni che necessitano dell'allestimento di grandi palchi e grandi strutture in ferro.
La giunta Ricci deve pretendere, attraverso qualsiasi mezzo a disposizione, che chi opera sul nostro territorio, rispetti tutte le norme in materia di sicurezza del lavoro, deve vigilare affinchè non vi siano lavoratori e lavoratrici in nero, deve escludere e pretendere che vengano escluse (anche quando l'evento è organizzato da enti terzi sul nostro suolo comunale) tutte quelle imprese che fanno dell'illegalità e della massimizzazione del profitto, a scapito della sicurezza e dei diritti di chi lavora, il loro unico scopo.
La città della pace deve distinguersi anche come la città dei diritti rispettati e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Perchè il nero, tranne quello della pelle, in politica e nel mondo del lavoro, è sempre il colore dello sfruttamento e del malaffare.

lunedì 4 giugno 2012

Acquistando il parmigiano aiutiamo i terremotati



Il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra di Assisi organizza un G.A.P. straordinario per aiutare i terremotati dell’Emilia così duramente colpiti in queste tragiche ore.
Attraverso la nostra rete di contatti potremmo ordinare il parmigiano dei caseifici che hanno visto i loro magazzini distrutti; per poterli ripristinare in breve tempo è necessario vendere il formaggio rimasto.
Il prezzo del formaggio stagionato a 14 mesi è di 10,50 € al kg.
Chiunque voglia contribuire potrà inviare una email all’indirizzo prcassisi@hotmail.it indicando la quantità desiderata fino alla mezzanotte del 17 giugno.
La distribuzione avverrà nei giorni successivi presso la nostra sede di via Giovanni XXI n. 18 ad Assisi nella tempistica indicataci dal caseificio a cui rivolgeremo l’ordine.
È un modo di contribuire attivamente alla ricostruzione senza fare mera beneficenza ma dando la possibilità di risollevare i cittadini colpiti con il frutto del loro lavoro.
Nello stesso giorno raccoglieremo beni di primaria necessità, da spedire in Emilia, che ci stanno chiedendo dalle zone terremotate e precisamente:
- tende
- materassini gonfiabili da campeggio
- cancelleria (colori, rotoli di carta, fogli vari, pennelli, tempere, pastelli, matite, ecc)
- salviette
- gel igienizzante mani (tipo amuchina)
- antizanzare
- ciabatte da doccia
- minibrick con succo di frutta o the freddo
- crackers
- merendine
- latte (lunga conservazione)
- latte (in polvere)
- biscotti/merendine
- pasta/riso
- scatolame/tonno/legumi
- zucchero
- sugo/confetture
- olio
- cibo per celiaci
- assorbenti
- pannolini bambini/anziani
- sapone/bagno schiuma/shampoo
- dentifricio
- spazzolino denti
- spazzole capelli
- carta igienica
- giocattoli vari
- materiale prima infanzia
- omogeneizzati
- tettarelle
- salviettine
- vestiti e scarpe
- coperte/lenzuola
- detersivi
- acqua
- medicinali vari
- Cibo e crocchette per amici a 4 zampe
Inoltre servono a Cavezzo (Mo) almeno 20 volontari a rotazione per gestire la cucina da campo gestita dal Partito, dalle fasce rosse e dalle Brigate di Solidarietà Attiva, in modo da fornire circa 250 pasti al giorno a colazione, pranzo e cena.
Chi volesse essere messo in lista può mandare una email a e.francani@libero.it.
I volontari dovranno essere automuniti e avere a disposizione tende e sacco a pelo.
Iniziative concrete del Partito Sociale che fa della pratica quotidiana un mezzo per creare una società più solidale ed equa.
Chiunque crede in questi valori da oggi sa che può contribuire concretamente.