Premesso: il popolo di Assisi si è espresso in maniera netta e nessuno mette in dubbio la legittimità della vittoria elettorale dei partiti che hanno appoggiato il sindaco Ricci.
Detto questo, nessuno può impedire che l’opposizione dica la sua opinione o pensare che le sue legittime critiche siano solo attacchi strumentali.
Le nostre posizioni, quelle di Carlo Cianetti, di tutti i movimenti e partiti dell’opposizione sono considerate, da taluni personaggi facenti parte della maggioranza che governa Assisi sempre e solo diffamatorie, fuori tema, dettate da scarsa conoscenza, addirittura sconfinanti nel campo del gratuito insulto.
Cosa si preferirebbe? Un serafico silenzio fino alla prossima campagna elettorale? O magari accondiscendenza e continui applausi?
Non voler sentire “rumori di sottofondo” da parte della maggioranza denota un preoccupante senso distorto della democrazia e un’arroganza senza limiti.
Noi esercitiamo, dal nostro punto di vista naturalmente, il nostro diritto alla critica e alla proposta alternativa (per chi volesse è a disposizione il nostro sito pieno di proposte di mozioni e ordini del giorno da sottoporre al consiglio comunale).
Inoltre non siamo i soli a criticare la giunta di centrodestra per le varie questioni che riguardano la nostra città.
Vogliamo forse considerare anche i sindacati di polizia (che di recente hanno vibratamente protestato contro la nefasta ubicazione della sede a loro destinata) pericolosi e facinorosi estremisti comunisti?
O i cittadini di via Borsi che protestano per il progetto di estrema cementificazione a cui sarà soggetta fra poco tempo la loro zona?
O ancora dei tanti cittadini di Santa Maria degli Angeli che in questi giorni si sono lamentati e si sono rivolti direttamente a noi per segnalare la scarsa pulizia dei tombini che ha determinato un enorme allagamento la scorsa settimana?
La tendenza di coloro che hanno fatto di Berlusconi il loro idolo e nume tutelare è quella di sentirsi investiti, per diritto divino, di poteri illimitati e di impersonare, autonomamente, le ragioni della maggioranza e dell’opposizione.
Non è così e la nostra missione sarà, finché avremo fiato per farlo, quella di proporre un’alternativa di città e di sconfiggerli.
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