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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


lunedì 30 maggio 2011

Da Casapound alla Liberazione dell'Italia del berlusconismo




Nel giorno in cui l'Italia sembra volersi finalmente scrollare di dosso il torpore instaurato dalla falsa favola berlusconiana, come Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra di Assisi non possiamo tacere nei confronti del contro-comunicato stampa divulgato da casapound il giorno dopo l'incredibile manifestazione avallata dal comune di Bastia Umbra.

Il comunicato in questione, pieno di alterigia e retorica tipica del ventennio fascista ma soprattutto le presenze al convegno organizzato dai neofascisti (esponenti candidati alle elezioni comunali di Assisi per il partito La Destra) ci mettono in obbligo di preoccuparci che anche il neo eletto Ricci possa avere tentazioni di far esprimere nella nostra città tali becere associazioni.
Si mormora addirittura che un noto imprenditore della zona sia intenzionato a donare un casale in montagna agli stessi.

Il PRC, come a Bastia, nel malaugurato caso in cui si voglia perseguire questa funesta strada anche ad Assisi, sarà presente e stigmatizzerà sempre con forza una tale eventualità; non si tratta di essere antidemocratici o di una volontà di non far esprimere le altrui opinioni ma solo di un dovere civile e politico.

Non è infatti possibile lasciare spazio ai figliocci di coloro che straziarono l'Italia con una brutale dittatura che ridusse l'opposizione al silenzio; non è più il tempo di sottacere nei confronti di qualsiasi iniziativa che faccia propaganda al fascismo perchè questo atteggiamento ha creato nei cittadini una sensazione che tutte le ideologie in fondo siano uguali; far esprimere posizioni di questo tipo non è democraticità ma connivenza e revisionismo storico.

L'arroganza dell'amministrazione comunale bastiola preoccupa per la sua sfacciata ed estremistica posizione.
Per non parlare dello spreco di aver fatto smuovere da Roma i reparti della celere: chi paga per questa idea malsana avuta dall'amministrazione di Bastia Umbra? Come sempre gli ignari cittadini!
Nel comunicato citato casapound parla di "inesattezze storiche e illazioni".

Ma dal loro sito, nella sezione dedicata alla storia di Ezra Pound si può testualmente leggere: "Nel 1958, una volta tornato in libertà, sbarca a Venezia mostrando un solare saluto romano ai fotografi".

Se non è apologia questa...

giovedì 26 maggio 2011

L'importanza di votare SI



Ritorniamo ancora una volta come promesso a fare il punto sull’inquinamento dei pozzi che interessano i comuni di Assisi e Bastia Umbra.
Questi pozzi servono come sappiamo all’approvvigionamento idrico sia per le utenze pubbliche che per quelle private.
I livelli di inquinamento sono contenuti in modo accettabile e quindi ancora di potabilità per l’uso pubblico, invece sono sconosciuti per l’uso privato.
In ogni caso quello che stupisce è il profondissimo silenzio sceso su questo problema che non può essere assolutamente sottovalutato, e quindi a noi viene spontaneo porci qualche domanda:
detto che i costi affrontati e da affrontare per mantenere una qualità dell’acqua accettabile sono a carico della cosa pubblica, potremmo almeno pretendere di sapere chi e come ha prodotto questo gravissimo e pericolosissimo inquinamento che alla lunga potrebbe mettere in pericolo la salute dell’intera collettività?
Il principio sancito per legge che recita che chi “inquina paga”, è possibile che venga rispettato ed applicato?
Le strutture deputate al controllo ed alla individuazione dei responsabili, facendo il proprio dovere, ci indicheranno mai di chi è la colpa?
La riflessione che consegue queste lecite domande ci fa dire che non possono essere i gestori privati, che fanno tutto per profitto, a garantire la qualità dell’acqua dato che come già detto tutto viene affrontato attingendo alle finanze pubbliche.
Ogni problema che si pone sia per le riparazioni delle condotte che per tutelare le caratteristiche del prezioso bene comune, sono a spese della collettività, tanto che è normale chiedersi a che servano i gestori privati dato che con un po’ di organizzazione e spirito fattivo il tutto potrebbe essere gestito meglio dell’amministrazione pubblica.
Anche per questo bisogna recarsi a votare sui due quesiti referendari riguardanti l’acqua bene comune (oltre che per gli altri due referendum) che deve rimanere di proprietà di tutti.
Il 12 e il 13 giugno è necessario votare SI.

P.S.: gli studenti fuori sede hanno due possibilità per poter votare: farsi nominare rappresentanti di lista ad un seggio nel comune dove hanno il domicilio (per info http://www.referendumacqua.it/voto-fuori-sede.html) o tornare a casa dato che il rettore dell’Università di Perugia ha decretato il blocco di esami e lezioni dal 10 al 15 giugno; chi ne volesse usufruire potrà avere uno sconto del 60% sul biglietto del treno.

mercoledì 25 maggio 2011

Ai Piè...dei monti e del convento



Le esternazioni di commento all’esito delle elezioni comunali di Assisi di Padre Piemontese lasciano, ad una attenta lettura, allibiti.
Testualmente il custode del sacro convento di Assisi dice che “in una comunità improntata a caratteristiche di antica civiltà non si arriva FORTUNATAMENTE a stravolgere assetti positivamente consolidati”.
Queste affermazioni, se confermate, farebbero il paio con l’anomalia tutta assisana delle frotte di appartenenti al clero scortati con minibus presso i seggi per le votazioni, con le residenze non-residenze di molti frati e suore, con i sospetti spostamenti degli stessi e stesse nei mesi precedenti le elezioni.
Perché il clero ad Assisi ha un così alto senso civico tanto da recarsi in massa ad espletare le funzioni di voto? La cosa è legata al fatto che Padre Piemontese consideri una fortuna che Ricci sia stato riconfermato?
Di chi è la proprietà del campo dove è stato impresso il nome del sindaco di Papiano in barba alle minime regole democratiche di propaganda elettorale?
I giudizi e le valutazioni fatte da Piemontese, solo per i disattenti bipartisan, non dovrebbero piacere, a nostro modo di vedere, non solo a chi crede in uno stato laico e aconfessionale, ma soprattutto a chi, cattolico e praticante, considera i valori cristiani antitetici all’affarismo e al clientelarismo per cui si è distinta questa giunta, uno dei motivi per cui probabilmente è stata riconfermata l’amministrazione di destra ad Assisi.
Sarebbe meglio se i preti pensassero più alle cose spirituali invece di parteggiare così spudoratamente per chi gli consente di conservare beni troppo terreni e materiali.

lunedì 23 maggio 2011

Ordine del giorno sul nucleare




Rifondazione Comunista propone ai consiglieri di opposizione del nuovo consiglio comunale, non appena cominceranno a pieno regime i lavori (speriamo al più presto), il seguente ordine del giorno sui referendum sulle centrali nucleari.

Invitiamo gli stessi a darci un positivo riscontro a tale iniziativa così importante per il nostro futuro e affinchè venga rispettata la volontà popolare di potersi esprimere liberamente attraverso il voto referendario.



Al Presidente del Consiglio Comunale di ASSISI
avente ad oggetto: Referendum sulle centrali nucleari.
PREMESSO CHE in pochi mesi il governo italiano ha approvato il decreto 133/08 per il ritorno all'utilizzo dell'energia nucleare per la produzione di energia elettrica, nonostante nel 1987 il popolo italiano si espresse contro con due quesiti referendari, circa l'abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare e dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari;
CONSTATATO CHE il 12 e 13 giugno si terranno le elezioni referendarie in cui è previsto un quesito che chiede l'abrogazione delle nuove norme per la costruzione di nuove centrali per la produzione di energia nucleare in Italia;
RITENUTO CHE, a distanza di 25 anni dalla tragedia di Cernobyl, l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima, che ad oggi ha visto l'evacuazione di quasi 200.000 persone, ha dimostrato che la tecnologia nucleare non è assolutamente sicura;
CONSIDERATO CHE il Parlamento italiano ha approvato un Decreto Legge (Omnibus) che prevede l'abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari, al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, non procedendo alla definizione e attuazione del programma dilocalizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare come dalle dichiarazioni ufficiali del presidente del Consiglio, durante la conferenza stampa Italia - Francia, nelle quali si evidenziava che la necessità di far marcia indietro sul nucleare fosse dettata dal fatto che "la gente era contraria, fare il referendum adesso avrebbe significato eliminare per sempre la scelta del nucleare",confermando che tale dichiarazione è stata fatta per evitare il referendum;
Il Consiglio comunale di Assisi
· ribadisce la propria contrarietà all'utilizzo di centrali nucleari sul suolo nazionale;
· auspica che il referendum sul nucleare venga celebrato;
· impegna il Sindaco a trasmettere il seguente dispositivo al Presidente della Repubblica Italiana affinché non firmi la promulgazione del D.L. “Omnibus” e permetta il regolare svolgimento del Referendum.

venerdì 20 maggio 2011

Il vento del nord




Ieri si è insediato ufficialmente il sindaco Ricci dopo la netta vittoria alle elezioni.
Crediamo poco alle sue ecumeniche parole concilianti di collaborazione con l’opposizione ma tant’è ne prendiamo atto e restiamo in attesa dei suoi primi provvedimenti.
Per ribaltare la situazione assisana è ora necessario costruire da subito una forte alternativa, credibile, innovativa e che si basi su forze fresche e giovani stando attenti a non cadere nel nero e vuoto nuovismo.
Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra, dal suo canto, ha delle priorità: costruire un processo di aggregazione a sinistra basato sul reciproco riconoscimento e rispetto per realizzare una vera alternativa; aprire una nuova stagione di opposizione alle politiche delle destra riconfermata al potere ad Assisi; proporre idee concrete, già esposte in fase di campagna elettorale e cercare su di esse la massima condivisione di tutte quelle forze politiche che abbiano principi comuni; militare sul territorio per promuovere campagne di vitale importanza per la cittadinanza, sia a livello locale che nazionale; ascoltare costantemente segnalazioni, opinioni, idee dei cittadini sulle varie problematiche che di volta in volta si presenteranno.
In pratica una sorta di campagna elettorale permanente e virtuosa, da svolgere tutto l’anno nell’esclusivo interesse della gente, non intesa come propaganda fine a se stessa o mirata al mero consenso elettorale: questo compito lo lasciamo alla destra populista che ha mezzi economici ingenti tali da effettuare la più brutta campagna elettorale della storia di Assisi per il suo sfarzo fuori luogo.
Il vento che improvvisamente si è alzato da nord deve darci nuove speranze, non solo perché annuncia la fine del sultanato berlusconiano ma soprattutto perché ci insegna che anche in zone in cui tutto sembra immutabile, se si lavora seriamente e con costanza, i risultati prima o poi arrivano.
Basta non demordere e prima o poi quel vento spirerà anche dalle nostre parti.

martedì 17 maggio 2011

Non è un paese per gente di Sinistra (almeno per ora...)


La vittoria delle destre ad Assisi è netta ed inequivocabile ed ammetterla non solo è un atto di onestà politica ma metodo che può anche fungere da sprone per le future battaglie che comunque ci attenderanno.
Potremmo perdere giornate intere nell'analizzare le motivazioni di una nuova sconfitta al primo turno nonostante stavolta sia stato fatto davvero tutto il possibile per poter invertire quella che sembrava (e che poi in effetti si è rivelata) una impresa ai limiti dell'impossibile.
Ci dovrà essere una seria riflessione, puntuale, a viso aperto, anche spietata ma scevra da veleni che hanno da sempre caratterizzato e penalizzato il centro-sinistra.
Assisi, di solito in tendenza con le vicende nazionali, stavolta decide di non seguire il trand e di confermare l'amministrazione che ormai la governa da tanto tempo.
Per quanto ci riguarda, come Partito della Rifondazione Comunista, confermiamo il nostro impegno nel vigilare sull'operato della giunta di destra, di farci carico delle istanze che ci giungeranno dai cittadini, di fare proposte su come, secondo noi, dovrebbe essere amministrata la città anche se non presenti in consiglio comunale.
Continueremo il nostro operato anche per una riunificazione della Sinistra, quella parte politica che ha tante anime ma che condivide tantissime idee e progetti e che divisa è destinata inevitabilemente a perdere e a non incidere.

Rimangono le nostre forti critiche, nonostante la sconfitta, al modus operandi della giunta Ricci e temiamo che i prossimi 5 anni saranno ancora più negativi per Assisi.

Il dispendio di risorse economiche profuso da Ricci ma anche da Bartolini fanno comprendere quanto era importante per queste forze politiche non perdere il potere.

Purtroppo sono riusciti nel loro intento.
La Sinistra ad Assisi può ripartire, nella sua forza totale, da circa il 10% dei consensi elettorali; se ci fossimo presentati sotto un unico vessillo, adesso avremmo un nostro rappresentante nel massimo consesso cittadino.
Tanti giovani si sono avvicinati in questi mesi e questo, se non alla vittoria immediata, può essere un ottimo viatico per le future soddisfazioni.
Insomma, parafrasando il capolavoro dei fratelli Coen, Assisi non è un paese per gente di Sinistra; però chi ha passione per una Politica giusta, per chi sta a cuore il bene della collettività, per chi non si rassegna allo stato di cose attuale, per quanto difficile da cambiare, contiunare la lotta diviene un obbligo morale oltre che una ragione di vita.

martedì 10 maggio 2011

Ricci come Mussolini



La vergognosa comparsa di una gigantesca scritta recante il nome di Ricci in un campo nei paraggi di Assisi ben visibile dalle nostre colline, rappresenta un gravissimo e sconcertante precedente di disprezzo di ogni regola elettorale posta a fondamento del libero confronto democratico.
Il galateo da cicisbei con cui il sindaco ha amato rappresentare se stesso e le sue finzioni da convention è miseramente smentito da questa ennesima violazione del gioco democratico che trova dei precedenti famigerati proprio nel ventennio fascista allorquando Mussolini imponeva il suo nome o la sua figura modellando boschi, montagne e campagne.
La scritta “RICCI” in quel campo offende la coscienza di ogni sincero democratico, confonde le elezioni per un sindaco e per un consiglio comunale con l’imposizione di un podestà, rappresenta uno schiaffo all’intelligenza dei cittadini e degli elettori di Assisi.
Fa il paio con i manifesti e le pubblicità “elettroniche” che infestano anche la vicina Bastia Umbra, chiaro segnale di una volontà di vittoria a tutti i costi che ci deve far riflettere e di una paura di sconfitta.
La violazione sistematica ed indecente di ogni minima regola elettorale da parte di questo signore e della sua coalizione è perfettamente in linea con quanto ci hanno abituato a subire in questi anni Berlusconi e le destre di questo paese e non può passare in sordina.
Avanziamo in questa occasione una richiesta alle forze dell’ordine di aprire un’indagine formale per verificare chi siano gli artefici di questa scritta di cui è già evidente il mandante e se tra essi vi siano operatori alle dipendenze del Comune a cui possa essere stata imposta la realizzazione di questo sfregio.
Invochiamo l’intervento del Prefetto della Provincia di Perugia per ripristinare il regolare andamento delle libere elezioni e per rimuovere immediatamente l’incredibile ed invasivo agroglifo elettorale.
Al di là delle polemiche elettorali sembra veramente sproporzionato questo atteggiamento tenuto sia da Ricci che da Bartolini.
Non è il solito lamento dell’opposizione, tutt’altro e denota un alto senso di responsabilità da parte nostra per difendere la democrazia ogni volta che viene messa a rischio anche in una città come la nostra e costituisce un ulteriore sprone per vincere le elezioni e poter attuare le tante proposte innovative che il centro sinistra ha inanellato in questi mesi.

Franco Cesario
PRC Assisi

sabato 7 maggio 2011

INCONTRI




La differenza tra noi e la destra, cioè con Ricci e Bartolini, co-protagonisti del declino di Assisi, sta nel fatto che noi siamo realmente interessati alle problematiche quotidiane della gente della nostra città.
I nostri anni di opposizione dura e costruttiva, le nostre idee, le nostre proposte, le nostre vite lo dimostrano appieno.
Abbiamo scelto di incontrare la gente se necessario anche nelle proprie case soprattutto per ascoltare i punti di vista, le delusioni causate da questa amministrazione ad Assisi e da questo governo in Italia ma anche per proporre e per proporci.
In questo posto mancano i servizi fondamentali: il metano, l'acqua, le strade, gli autobus di collegamento con le frazioni, i servizi sanitari e centri di aggregazione per giovani ed anziani ma abbondano le ronde, le rotonde e i centri commerciali.
A riprova di questo basta guardare le opere che stanno facendo solo in prossimità delle elezioni.
Vorrebbero fare tutto adesso come se non avessero governato per 15 lunghi, terribili, interminabili anni.
Solo ora che servono i voti tornano ad esistere le frazioni.
Come possono giustificarsi per il sottopassaggio di Tordandrea troppo basso, il mancato rifornimento di acqua e di metano a Rivotorto, il parcheggio delle scuole di Castelnuovo costruito in maniera ridicola, il passaggio degli spazzini solo il venerdi sempre a Castelnuovo?
In questa ottica il nostro Partito sta organizzando una serie di incontri con il suo rappresentante nella lista Buongiorno Assisi Franco Cesario e con il candidato sindaco del centro sinistra Carlo Cianetti.
Martedi 10 maggio ore 19,00 saremo a S.M.Angeli presso delle case della zona Peep;
mercoledi 11 maggio ore 21,15 presso una casa privata di Rivotorto;
venerdi 12 maggio ore 21,00 presso una casa privata di Palazzo per incontrare cittadini di Palazzo e di Petrignano.

Incontri fatti per ascoltare, per proporre e per far vincere finalmente la politica buona, quella fatta per la gente 365 giorni all'anno.


Franco Cesario

PRC Assisi

giovedì 5 maggio 2011

Venerdi 6 maggio sciopero generale manifestazione regionale a Terni




Il nostro paese mai come oggi è in uno stato di degrado istituzionale e politico con governo e parlamento condizionati dalla situazione giudiziaria del presidente del consiglio, mentre l'Italia è più povera, sono più povere le famiglie e la disoccupazione è alle stelle a cominciare da quella dei giovani e delle donne.

La contrazione del PIL del nostro paese è la più elevata d'Europa e lo stesso cresce con un tasso più basso rispetto agli altri paesi.

Il debito pubblico è ai massimi livelli e lo stato sociale è diventato inesistente perchè copre sempre meno le necessità delle fasce più deboli della popolazione senza parlare della condizione dei pensionati e della dilagante insicurezza per le giovani generazioni.

In questi mesi sta prevalendo ed accentuando la dissennata scelta della divisione del movimento sindacale che ha favorito forzature autoritarie come nel caso delle varie vertenze Fiat e come con l'accordo separato del pubblico impiego firmato solo da Cisl e Uil.

Tutto questo ci da il quadro di un paese senza più valori e soprattutto senza capacità di reazione.

E' necessario, come abbiamo sempre detto, che il tema del lavoro e dello sviluppo, ritornino ad un modello contrattuale unitario e rifuggere dagli accordi separati per contrastare il precariato, aumentare le protezioni sociali e soprattutto ridare fiducia ai giovani.

Bisogna iniziare una nuova stagione che porti al rispetto e alla dignità del lavoro, della democrazia e della rappresentanza sindacale.

Per tutto questo domani parteciperemo alla manifestazione regionale a Terni per lo sciopero generale indetto dalla CGIL, auspicando una vasta partecipazione che possa essere in grado di dare una decisiva spallata al governo e poter ripartire per una nuova stagione dei diritti.


Franco Cesario

Francesco Di Lascia

PRC Assisi

mercoledì 4 maggio 2011

Zero



Ricci e la sua giunta hanno ricevuto una sonora lezione dal limitrofo comune di Bastia Umbra, un comune di destra con ancora qualche attenzione al sociale: ieri è stata approvata la modifica al regolamento per il funzionamento degli asili nido che permetterà di accogliere un bambino disabile proveniente da Assisi.
Cosa ci dimostra questo? Che Assisi, la città di S.Francesco il poverello che lo divenne per dare tutto agli altri in nome della solidarietà, non è in grado di provvedere ai propri cittadini in difficoltà e questo grazie ai 15 anni di dominio Ricci-Bartolini.
Zero attenzione alle questioni sociali.
Crediamo sia giunta l’ora che questa gente che ha governato fino ad oggi la città vada a fare danni altrove; a parte gli affari e il cemento essi non hanno mai curato le necessità delle famiglie, dei bambini, dei giovani, degli ammalati, del variegato mondo che compone la cittadinanza.
Ad Assisi non esiste un asilo pubblico e questo è vergognoso, è da città del terzo mondo; ad Assisi non esiste un centro ricreativo per giovani ed anziani, ma fu aperto il Bingo fortunatamente fallito; la nostra città è piena di rotonde e di centri commerciali e altri ne sono in arrivo.
Le cose che hanno fatto conoscere Assisi in questi anni sono state le mattonate finite in truffa, la vergognosa ordinanza anti-mendicanti, le divisioni della destra e il commissariamento del comune.
Cambiare diventa una necessità di dignità.



Franco Cesario


PRC Assisi