Nel giorno in cui l'Italia sembra volersi finalmente scrollare di dosso il torpore instaurato dalla falsa favola berlusconiana, come Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra di Assisi non possiamo tacere nei confronti del contro-comunicato stampa divulgato da casapound il giorno dopo l'incredibile manifestazione avallata dal comune di Bastia Umbra.
Il comunicato in questione, pieno di alterigia e retorica tipica del ventennio fascista ma soprattutto le presenze al convegno organizzato dai neofascisti (esponenti candidati alle elezioni comunali di Assisi per il partito La Destra) ci mettono in obbligo di preoccuparci che anche il neo eletto Ricci possa avere tentazioni di far esprimere nella nostra città tali becere associazioni.
Si mormora addirittura che un noto imprenditore della zona sia intenzionato a donare un casale in montagna agli stessi.Il PRC, come a Bastia, nel malaugurato caso in cui si voglia perseguire questa funesta strada anche ad Assisi, sarà presente e stigmatizzerà sempre con forza una tale eventualità; non si tratta di essere antidemocratici o di una volontà di non far esprimere le altrui opinioni ma solo di un dovere civile e politico.
Non è infatti possibile lasciare spazio ai figliocci di coloro che straziarono l'Italia con una brutale dittatura che ridusse l'opposizione al silenzio; non è più il tempo di sottacere nei confronti di qualsiasi iniziativa che faccia propaganda al fascismo perchè questo atteggiamento ha creato nei cittadini una sensazione che tutte le ideologie in fondo siano uguali; far esprimere posizioni di questo tipo non è democraticità ma connivenza e revisionismo storico.
L'arroganza dell'amministrazione comunale bastiola preoccupa per la sua sfacciata ed estremistica posizione.
Per non parlare dello spreco di aver fatto smuovere da Roma i reparti della celere: chi paga per questa idea malsana avuta dall'amministrazione di Bastia Umbra? Come sempre gli ignari cittadini!Nel comunicato citato casapound parla di "inesattezze storiche e illazioni".
Ma dal loro sito, nella sezione dedicata alla storia di Ezra Pound si può testualmente leggere: "Nel 1958, una volta tornato in libertà, sbarca a Venezia mostrando un solare saluto romano ai fotografi".
Se non è apologia questa...