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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


venerdì 30 settembre 2011

Ordine del giorno del PRC Assisi sui vitalizi



Tutti si riempiono la bocca di belle parole sui costi della politica ma nessuno propone misure concrete per il loro ridimensionamento.

Il Partito della Rifondazione Comunista Federazione della Sinistra di Assisi propone il seguente ordine del giorno al consiglio comunale di Assisi

Misure di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica per gli ex consiglieri regionali

Considerato che

Il perdurare ella crisi economica e le gravose misure di riduzione della spesa pubblica, che hanno il loro culmine nell'ultima manovra fiscale predisposta dal Governo, determinano una situazione di straordinaria emergenza sociale, che impone alle maggiori Istituzioni pubbliche di impostare in maniera radicalmente nuova la questione del riordino e della riduzione della spesa per il proprio funzionamento;

Considerato che

Nell'operare tale riordino è fondamentale distinguere attentamente fra le spese necessarie al funzionamento degli organismi democratici, indispensabili per garantire il corretto funzionamento dello stato di diritto e l'esercizio delle libertà costituzionali da parte di tutta la popolazione, e quelle che invece esulano da questa funzione, che si configurano pertanto come un costo non più sostenibile senza danno per la credibilità delle Istituzioni stesse;

Considerato che

La politica è chiamata a porre fine ad alcune prerogative del tutto estranee alle esigenze di autonomia ed indipendenza dei rappresentanti nelle amministrazioni e negli organismi consiliari, prerogative che si configurano, specie nella fase attuale, come privilegi sotto il profilo del diritto, e sprechi sotto quello economico; in particolare non è più ammissibile, di fronte ad una società chiamata dalla stessa politica a fare sempre nuovi sacrifici, mantenere l'attuale livello di spesa per la previdenza sociale in favore degli ex consiglieri, che ha superato nel 2010 la soglia dei 3 milioni di euro;

Rilevato che

Nel consiglio Regionale dell'Umbria è stata presentata una proposta di legge concernente le norme sulla previdenza sociale per i consiglieri (atto n° 585, di iniziativa del gruppo del Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione della Sinistra), in cui si propone di abolire l'assegno vitalizio per i consiglieri in carica e per quelli già cessati dal mandato che non abbiano ancora maturato i requisiti previsti dalla legge, nonché di trattenere una quota del 10% sui vitalizi già elargiti dalla Regione ai 93 consiglieri che ne hanno diritto;

Rilevato inoltre che

Gli importi corrispondenti alla riduzione di spesa derivanti dall'eventuale approvazione della suddetta legge verranno riassegnati in favore di interventi per l’espletamento di servizi e funzioni socio assistenziali, al fine di contribuire alle misure di sostegno in favore delle famiglie vulnerabili;

Considerato che

È nel novero delle facoltà del Consiglio Comunale pronunciarsi in merito ad atti di competenza di altri organismi, come pure promuoverne eventualmente l'adozione;

il Consiglio Comunale chiede al Consiglio Regionale

di procedere alla discussione ed all'approvazione in tempi rapidi della proposta di legge regionale concernente l'abolizione dell'assegno vitalizio;

impegna il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale

a trasmettere il presente atto al Presidente del Consiglio Regionale ed ai Presidenti dei Gruppi consiliari.

1 commento:

  1. Anonimo3/10/11

    Crisi - Cremaschi lancia il movimento "Non pagare il debito"
    02/10/2011 - 12:17

    PERUGIA - Prende corpo il movimento per il 'no al debito' con la prima assemblea nazionale al teatro Ambra Jovinelli di Roma. Al termine dell'appuntamento promosso dal dirigente sindacale Fiom, Giorgio Cremaschi, e' stato approvato a larga maggioranza un documento che apre un percorso, che avra' come prime tappe la partecipazione alla mobilitazione europea degli 'indignados' del 15 ottobre e una nuova assemblea nazionale a dicembre. L'idea e' quella di dare vita' a un "movimento radicato e partecipato", anche con la costruzione di comitati locali, e di lanciare una "petizione di massa sul diritto a votare sul vincolo europeo, che uccide la nostra democrazia.
    Chi non e' disposto a rinviare al mittente la lettera della Banca europea, non sta con noi. Non abbiamo scopi elettorali, ma intendiamo intervenire in modo indipendente nella vita sociale e politica del paese". Nel documento finale tra l'altro si afferma l'intenzione di "costruire uno spazio politico pubblico, che viene negato dalla sostanziale convergenza del governo e delle principali forze d'opposizione nell'accettare i diktat della Banca europea, del Fmi, della Confindustria e della speculazione finanziaria", per rifiutare "le politiche e gli accordi di concertazione e patto sociale, che distruggono i diritti sociali e del lavoro. Non vogliamo piu' pagare una crisi provocata e gestita dai ricchi e dal grande capitale, rivendicando futuro, sicurezza, reddito, lavoro, uguaglianza e democrazia".
    Cinque i punti da cui partira' l'iniziativa del nuovomovimento: "1. Non pagare il debito, far pagare i ricchi e gli evasori fiscali, nazionalizzare le banche - 2. No alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra, no alla corruzione e ai privilegi di casta - 3. Giustizia per il mondo del lavoro, basta con la precarieta' -4. Ambiente, beni comuni, stato sociale e diritto allo studio nella scuola pubblica - 5. Rivoluzione per la democrazia, parita' di diritti per i migranti, vincolo europeo sottoposto al voto popolare".
    All'appuntamento "Dobbiamo fermarli" - proposto tra gli altri da Gianfranco Mascia del Popolo viola, da Giovanni Barozzino delegato sindacale licenziato dalla Fiat di Melfi, dallo storico Antonio Moscato e dall'ex deputato Prc Franco Russo - hanno aderito esponenti di Cgil, Fiom e dei sindacati di base, militanti No Tav e per i beni comuni, intellettuali come Andrea Camilleri, Valerio Evangelisti e Gianni Vattimo, padre Alex Zanotelli, studenti e rappresentanti di forze politiche dell'ultrasinistra come il Partito comunista dei lavoratori di Marco Ferrando e Sinistra critica. Presente all'assemblea anche il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, che ha sottolineato la necessita' di costruire un movimento autonomo "dai governi, dai padroni e dai partiti".

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