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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


domenica 10 luglio 2016

IL NUOVO CHE (E') AVANZA(TO)




Molti elettori si meravigliano, adesso, dei nomi della giunta presentata dalla sindaca Stefania Proietti. Noi di @sinistra, invece, ci meravigliamo della meraviglia di questi molti. Non c’è stato nulla, in tutta la vicenda politica di questa tornata amministrativa da poco conclusasi, che lasciasse presagire che qualcosa di nuovo sarebbe potuto accadere. Troppi gli avvenimenti dissonanti con l’idea di “politica bella e pulita” tanto sbandierata.
A cominciare dal PD, che non è riuscito a proporre una figura della propria storia locale, che avrebbe avuto molta più dignità politica. E ha preferito invece orientarsi su una candidata venuta dal nulla, per di più dichiaratamente di centro. Una candidata peraltro ben poco affidabile e non molto corretta, visto l’atteggiamento avuto con i 5 stelle, abbandonati dopo un pezzo di percorso con la scusa di non farcela a mantenere l’impegno. Qualcuno dice che sia stata osteggiata dalle sfere cattoliche locali, ma la verità è che Leonelli, Bocci, Porzi & C. le davano maggiori garanzie di vittoria.
In tanti hanno creduto al ritornello del “progetto civico portato avanti insieme a un gruppo di giovani che hanno voglia di fare e desiderio di mettersi al servizio della città”, ma le scelte degli assessori e la distribuzione delle deleghe indicano invece chiaramente che il “progetto civico” è già andato a rotoli…
Ma tant’è: il canto delle sirene anche questa volta ha fatto vittime. Ed ecco che in una giunta di centro-destra, uniti da un destino arrampicatore (che fa “ingoiare” tutto), si trovano ora affiancati la camaleontica e priva di ritegno Claudia Travicelli e il bastonato PD Simone Pettirossi, che colleziona parecchie deleghe “al nulla”, un vicesindaco che ha guadagnato la carica con i suoi 551 voti e una giovanissima di Castelnuovo che è la parte residuale del grande progetto civico. Dall’alto piove, al turismo e alla cultura, un soggettoche non ha mai fatto né l’uno né l’altro, ma – di certo – sempre i propri interessi. Eurochocolate, la sua principale creatura, porta a Perugia un turismo mordi e fuggi (che è proprio quello che ad Assisi non manca e di cui non si sente il bisogno) e niente cultura. E a proposito di cultura, Assisi avrebbe bisogno solamente di una figura che conosce il comune e che sappia ricostruire un tessuto, non certo del nome altisonante che produce solo grandi eventi.