Il Blog del Partito della Rifondazione Comunista di Assisi
martedì 31 gennaio 2012
Grazie a Carlo, buon lavoro a Paolo
mercoledì 25 gennaio 2012
Si comincia: resisti al carovita, entra nel G.A.P.!
martedì 17 gennaio 2012
Un cittadino ci segnala che...
Ci è giunta una segnalazione da parte di un cittadino di S. Maria degli Angeli che, in merito al servizio di raccolta di rifiuti tiene a comunicare che la consegna dei sacchi per la raccolta differenziata da parte di Ecocave, prevista presso l’isola ecologica, è deputata ad un’unica persona e che in sua assenza non viene sostituito da nessuno.
Il giorno 30 dicembre scorso lo stesso impiegato ha dichiarato all’utente in questione che a partire da quel giorno avrebbe dovuto modificare il suo orario di lavoro terminando quindi alle ore 11,00 invece che alle canoniche 12,30. Dopo tale orario, quindi, non è stato più possibile ritirare i sacchi.
L’utente, e noi con lui, ravvisiamo una palese interruzione di pubblico servizio; il cittadino ha immediatamente chiesto alle autorità competenti di adoperarsi per risolvere il problema il prima possibile per far si che tale incresciosa situazione non sia ripetuta in futuro.
In merito al disservizio segnalato, interpellata direttamente, l’amministrazione ha risposto che la consegna dei sacchi per la differenziata era stata sospesa per mancanza di disponibilità a causa di una errata consegna della ditta fornitrice in relazione all’ordinativo effettuato da Ecocave in quanto non furono inviati i sacchi grigi del misto che sono di nuovo disponibili dal 9 gennaio.
La stessa amministrazione ha comunicato che, se richiesto espressamente alla ditta, essa potrebbe anche effettuare la consegna a domicilio non appena disponibile la fornitura; in caso di necessità e vista la contingente situazione, all’utente fu comunicato che poteva utilizzare, in via straordinaria, i sacchi ordinari.
Per quanto riguarda l’orario di servizio è stato confermato quello delle 7,30-12,30.
Preso atto da fonti ufficiali, quindi, che la ditta Ecocave si è resa responsabile di una inadempienza contrattuale, ci domandiamo se la contestazione sia stata formalizzata alla ditta appaltatrice e se siano state applicate le penali previste dallo stesso contratto.
Certo è che, dalla risposta del comune al cittadino, si evince una sostanziale ammissione di inadempienza contrattuale e la presa d’atto di un grave disservizio di cui economicamente, salvo smentite circostanziate, si fa carico la Comunità cittadina.
venerdì 13 gennaio 2012
Bazzoffia si dimetta
Valerio Bazzoffia, vice sindaco di Bettona e consigliere provinciale in quota Futuro e Libertà, inneggia alla marcia su Roma su facebook (vedi foto).
Dopo il console nazi-cantante, Iannonne di casapound che festeggia sul web la morte del procuratore Pietro Saviotti (colui che aveva inquisito il suo camerata “Zippo”), la tremenda strage di cittadini senegalesi a Firenze da parte di un esponente della stessa casapound, ci si trova di fronte ad un nuovo, insopportabile, caso di apologia del fascismo (che ricordiamo è un reato!) da parte di un esponente istituzionale.
L’esternazione di Bazzoffia è riportata sotto un aggiornamento di stato di un suo conoscente che commenta la bocciatura dei referendum da parte della Corte Costituzionale dicendo che l’Italia è ormai una dittatura.
In pratica Bazzoffia ci dice che per eliminare una presunta dittatura ce ne vorrebbe un’altra, inneggiando spudoratamente ad un evento chiaramente fascista e al ventennio mussoliniano che, non dobbiamo mai scordarlo, ha provocato tanti morti e tanta disperazione alla popolazione italiana!
Chiediamo, di conseguenza, le immediate dimissioni di Valerio Bazzoffia da tutte le cariche istituzionali dato che le sue idee sono in contrasto con la Costituzione della Repubblica e contro ogni precetto democratico su cui si fonda lo Stato italiano.
E non dica, come consuetudine della sua parte, che ne è stato travisato il senso!
martedì 10 gennaio 2012
Proposta di Ordine del giorno del PRC Assisi
Al Consiglio Comunale di Assisi
valutato che l’attuale congiuntura economica, che produce anche nel territorio della Regione crisi occupazionali e produttive senza precedenti e che si prospetta critica anche per il medio periodo, determina per molti nuclei familiari, anche appartenenti a fasce di reddito sinora considerate estranee e distanti da rischi di povertà, sacrifici pesanti per far fronte ai rincari dei prezzi e delle tariffe, che spesso sono prodotti più da movimenti speculativi che non dalle dinamiche dell’economia reale;
reputato che a fronte di tutto ciò appare ormai inderogabile uno sforzo anche da parte della Regione a sostegno dei redditi delle famiglie di lavoratori e pensionati che, superando le forme e le modalità sin qui sperimentate, possa realizzare effettive forme di aiuto a coloro che si cimentano quotidianamente nella battaglia, sempre più difficile, contro i continui e spesso ingiustificati aumenti di prezzi e tariffe di generi e servizi anche di prima necessità; verificato che che si sono costituiti nel territorio, ancorchè oggettivamente sinora queste abbiano coinvolto un numero limitato di acquirenti, nonché altre azioni quali l’installazione, avvenuta in varie città, dei distributori di prodotti freschi e la costituzione dei GAP abbiano dimostrato come esistano importanti margini di recupero sui prezzi quando si interviene sulla filiera distributiva, accorciandone i passaggi, producendo un effetto indotto di calmieramento dei prezzi praticati dagli esercizi commerciali ed oltretutto anche una significativa ricaduta in termini di qualità dei consumi;
ritenuto che come autorevolmente denunciato dalle associazioni agricole, i prezzi dei prodotti agroalimentari sono oggetto di fortissimi movimenti speculativi determinati anche dalla loro quotazione sui mercati finanziari;
CHIEDE al Sindaco e alla Giunta Comunale:
1. Di attivare tavoli specifici allo scopo di calmierare i prezzi dei generi alimentari di prima necessità all’interno dei quali possano partecipare i gruppi di acquisto popolari e solidali;
2. Di determinare l’esposizione dei prezzi alla sorgente e di effettuare controlli specifici periodici sui prezzi e sulla qualità dei prodotti;
3. Di istituire spacci popolari comunali che abbiano il ruolo di vendere a prezzi calmierati i beni di prima necessità e di favorire lo sviluppo di pratiche di autorganizzazione popolare, di creazione di nuovi modelli di consumo solidale e di lotta al carovita.
4. Di non determinare incrementi tariffari di propria competenza che gravano ulteriormente sui bilanci familiari,e di programmare degli specifici interventi rivolti alle fasce di cittadini più in difficoltà che prevedano la rateizzazione “lunga” delle bollette del gas, dei rifiuti, dell’acqua, ripartendo gli interessi di ritardo di pagamento sul monte complessivo degli introiti assicurati dalle utenze.
5. Di promuovere un regolamento comunale per l’Istituzione di un mercato per produzioni di qualità locali, agricole e artigianali e del mercato equo e solidale contro il carovita.