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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


martedì 31 gennaio 2012

Grazie a Carlo, buon lavoro a Paolo



Carlo Cianetti si è dimesso da consigliere comunale per incompatibilità con il suo nuovo incarico di giornalista parlamentare.
Desideriamo ringraziarlo per il lavoro svolto.
Tra mille difficoltà e progetti innovativi, Carlo, insieme alla Sinistra tutta (di cui Rifondazione Comunista ha fatto parte fin dal primo minuto) ha rappresentato una grande opportunità di cambiamento per la nostra città.
L'entusiasmante cavalcata che ha portato alla vittoria nelle Primarie del Centro Sinistra, la campagna elettorale, purtroppo persa, per le elezioni comunali, la dura ed appassionata opposizione in consiglio comunale, ascoltando e rappresentando anche le nostre proposte e i nostri ordini del giorno, sono i positivi e promettenti fattori che serviranno da sprone per le future sfide che la Sinistra assisana dovrà affrontare.
Salutiamo al contempo con favore l'approdo in consiglio comunale di Paolo Marcucci, certi delle sue capacità, delle sue radici politico-culturali saldamente ancorate alla Sinistra del cambiamento e della fattiva collaborazione che ci ha già ampiamente assicurato.
Sappiamo per certo, e allo stesso tempo auspichiamo, che Carlo non smetterà di fare quella politica che per lui rappresenta una grande passione ed un motivo profondo di grande idealità.
La Sinistra assisana in questi giorni si è incontrata, ha discusso delle dimissioni di Carlo e delle future prospettive.
Noi di Rifondazione Comunista abbiamo confermato la nostra convinta partecipazione ad un percorso di unità di intenti di tutti coloro che si riconoscono in una visione alternativa della città e della Politica, della crisi economica e delle ricette per superarla, ognuno con la sua storia e le sue specificità che si sommeranno esaltandosi a vicenda.
In quest'ottica è molto importante che sia stata ribadita la continuità dei progetti iniziati nei mesi scorsi.
Noi del PRC di Assisi nel frattempo andiamo avanti: il 10 febbraio ci sarà la prima di distribuzione alimentare dei Gruppi di Acquisti Popolare.
Nei prossimi giorni saremo nelle piazze della nostra città per raccogliere firme contro le politiche di austerità del governo Monti-Merkel e per un'Europa della solidarietà e della democrazia.

mercoledì 25 gennaio 2012

Si comincia: resisti al carovita, entra nel G.A.P.!




I Gruppi di Acquisto Popolare finalmente entrano in azione anche ad Assisi.
Il Direttivo del Circolo "Peppino Impastato" di Assisi ha deciso la data e il luogo della prima distribuzione di prodotti alimentari e di prima necessità che da venerdì 10 febbraio cominceremo ad acquistare per dare un sostegno concreto alla cittadinanza e per combattere gli effetti della crisi economica.
Gli ordini potranno essere effettuati entro mercoledì 8 febbraio telefonando al 347/0583636 (Franco), al 340/6505622 (Giampiero) e al 328/7265738 (Paolo) o invia una email all'indirizzo prcassisi@hotmail.it.
I prodotti a filiera corta, biologici e a chilometri zero, a prezzi popolari, verranno distribuiti, in base agli ordini pervenuti, in via Giovanni XXIII n.18 ad Assisi dalle ore 17,30 alle ore 19,30.
La successiva distribuzione ci sarà venerdì 24 febbraio sempre con le stesse modalità.
(Per la lista completa dei prodotti disponibili e dei relativi prezzi visita, clicca ed esplora http://rifondazionecomunistaassisi.blogspot.com/p/gap.html).
Gli altri si riempiono la bocca di vane promesse e fumose soluzioni, noi agiamo concretamente e direttamente sul campo per la gente e le sue necessità.
Il continuo aumento dei prezzi al consumo, gli stipendi e le pensioni tra le più basse dei paesi occidentali, un governo che prosegue le scellerate politiche del precedente favorendo le banche e gli speculatori: con il G.A.P. vogliamo provare a sconfiggere tutte queste piaghe costruendo un pezzo di nuova socialità, basata sulla solidarietà, abbattendo il carovita, favorendo uno scambio diretto tra produttore e consumatore, consumando prodotti sani e naturali al 100%, riducendo l'inquinamento derivante da imballaggi e trasporti, combattendo le logiche perverse delle multinazionali e della grande distribuzione e valorizzando contemporaneamente le aziende del territorio, quelle vicine a noi e formate da gente come noi.
Un passo, forse piccolo ma importante per ricominciare.
Non farti imbrigliare, resisti al carovita, entra nel G.A.P.!

martedì 17 gennaio 2012

Un cittadino ci segnala che...


Ci è giunta una segnalazione da parte di un cittadino di S. Maria degli Angeli che, in merito al servizio di raccolta di rifiuti tiene a comunicare che la consegna dei sacchi per la raccolta differenziata da parte di Ecocave, prevista presso l’isola ecologica, è deputata ad un’unica persona e che in sua assenza non viene sostituito da nessuno.

Il giorno 30 dicembre scorso lo stesso impiegato ha dichiarato all’utente in questione che a partire da quel giorno avrebbe dovuto modificare il suo orario di lavoro terminando quindi alle ore 11,00 invece che alle canoniche 12,30. Dopo tale orario, quindi, non è stato più possibile ritirare i sacchi.

L’utente, e noi con lui, ravvisiamo una palese interruzione di pubblico servizio; il cittadino ha immediatamente chiesto alle autorità competenti di adoperarsi per risolvere il problema il prima possibile per far si che tale incresciosa situazione non sia ripetuta in futuro.

In merito al disservizio segnalato, interpellata direttamente, l’amministrazione ha risposto che la consegna dei sacchi per la differenziata era stata sospesa per mancanza di disponibilità a causa di una errata consegna della ditta fornitrice in relazione all’ordinativo effettuato da Ecocave in quanto non furono inviati i sacchi grigi del misto che sono di nuovo disponibili dal 9 gennaio.

La stessa amministrazione ha comunicato che, se richiesto espressamente alla ditta, essa potrebbe anche effettuare la consegna a domicilio non appena disponibile la fornitura; in caso di necessità e vista la contingente situazione, all’utente fu comunicato che poteva utilizzare, in via straordinaria, i sacchi ordinari.

Per quanto riguarda l’orario di servizio è stato confermato quello delle 7,30-12,30.

Preso atto da fonti ufficiali, quindi, che la ditta Ecocave si è resa responsabile di una inadempienza contrattuale, ci domandiamo se la contestazione sia stata formalizzata alla ditta appaltatrice e se siano state applicate le penali previste dallo stesso contratto.

Certo è che, dalla risposta del comune al cittadino, si evince una sostanziale ammissione di inadempienza contrattuale e la presa d’atto di un grave disservizio di cui economicamente, salvo smentite circostanziate, si fa carico la Comunità cittadina.

venerdì 13 gennaio 2012

Bazzoffia si dimetta



Valerio Bazzoffia, vice sindaco di Bettona e consigliere provinciale in quota Futuro e Libertà, inneggia alla marcia su Roma su facebook (vedi foto).

Dopo il console nazi-cantante, Iannonne di casapound che festeggia sul web la morte del procuratore Pietro Saviotti (colui che aveva inquisito il suo camerata “Zippo”), la tremenda strage di cittadini senegalesi a Firenze da parte di un esponente della stessa casapound, ci si trova di fronte ad un nuovo, insopportabile, caso di apologia del fascismo (che ricordiamo è un reato!) da parte di un esponente istituzionale.

L’esternazione di Bazzoffia è riportata sotto un aggiornamento di stato di un suo conoscente che commenta la bocciatura dei referendum da parte della Corte Costituzionale dicendo che l’Italia è ormai una dittatura.

In pratica Bazzoffia ci dice che per eliminare una presunta dittatura ce ne vorrebbe un’altra, inneggiando spudoratamente ad un evento chiaramente fascista e al ventennio mussoliniano che, non dobbiamo mai scordarlo, ha provocato tanti morti e tanta disperazione alla popolazione italiana!

Chiediamo, di conseguenza, le immediate dimissioni di Valerio Bazzoffia da tutte le cariche istituzionali dato che le sue idee sono in contrasto con la Costituzione della Repubblica e contro ogni precetto democratico su cui si fonda lo Stato italiano.

E non dica, come consuetudine della sua parte, che ne è stato travisato il senso!

martedì 10 gennaio 2012

Proposta di Ordine del giorno del PRC Assisi



Il Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Assisi ritiene ormai impellente agire direttamente in aiuto delle persone che stanno subendo gli effetti nefasti della crisi economica. Uno degli strumenti che in questi mesi ha meglio funzionato in tutta Italia è il GAP (Gruppo di Acquisto Popolare) cioè un insieme di persone che si uniscono per risparmiare rifornendosi da produttori locali di beni di prima necessità (pane, latte, formaggio, carne, acqua ed altro) e contemporaneamente avere una maggiore consapevolezza sul come essi sono prodotti, quale impatto abbiano sull'ambiente in termini di inquinamento e di imballaggio, quanto del costo finale serva a pagare il lavoro e quanto la pubblicità e la distribuzione; il nostro scopo è mettere in discussione il concetto attuale di modello di sviluppo che sorregge l'odierna società.
I GAP sorgeranno in varie frazioni del nostro territorio comunale e saranno una grande occasione per tutti noi di poter combattere la crisi economica, socializzare, condividere esperienze, rilanciare l'economia dei piccoli produttori, mangiare sano e spendere molto meno.
Per queste ragioni proponiamo, contemporaneamente, al Consiglio Comunale il seguente Ordine del Giorno:

Al Consiglio Comunale di Assisi


valutato che l’attuale congiuntura economica, che produce anche nel territorio della Regione crisi occupazionali e produttive senza precedenti e che si prospetta critica anche per il medio periodo, determina per molti nuclei familiari, anche appartenenti a fasce di reddito sinora considerate estranee e distanti da rischi di povertà, sacrifici pesanti per far fronte ai rincari dei prezzi e delle tariffe, che spesso sono prodotti più da movimenti speculativi che non dalle dinamiche dell’economia reale;


reputato che a fronte di tutto ciò appare ormai inderogabile uno sforzo anche da parte della Regione a sostegno dei redditi delle famiglie di lavoratori e pensionati che, superando le forme e le modalità sin qui sperimentate, possa realizzare effettive forme di aiuto a coloro che si cimentano quotidianamente nella battaglia, sempre più difficile, contro i continui e spesso ingiustificati aumenti di prezzi e tariffe di generi e servizi anche di prima necessità; verificato che che si sono costituiti nel territorio, ancorchè oggettivamente sinora queste abbiano coinvolto un numero limitato di acquirenti, nonché altre azioni quali l’installazione, avvenuta in varie città, dei distributori di prodotti freschi e la costituzione dei GAP abbiano dimostrato come esistano importanti margini di recupero sui prezzi quando si interviene sulla filiera distributiva, accorciandone i passaggi, producendo un effetto indotto di calmieramento dei prezzi praticati dagli esercizi commerciali ed oltretutto anche una significativa ricaduta in termini di qualità dei consumi;


ritenuto che come autorevolmente denunciato dalle associazioni agricole, i prezzi dei prodotti agroalimentari sono oggetto di fortissimi movimenti speculativi determinati anche dalla loro quotazione sui mercati finanziari;


CHIEDE al Sindaco e alla Giunta Comunale:

1. Di attivare tavoli specifici allo scopo di calmierare i prezzi dei generi alimentari di prima necessità all’interno dei quali possano partecipare i gruppi di acquisto popolari e solidali;

2. Di determinare l’esposizione dei prezzi alla sorgente e di effettuare controlli specifici periodici sui prezzi e sulla qualità dei prodotti;

3. Di istituire spacci popolari comunali che abbiano il ruolo di vendere a prezzi calmierati i beni di prima necessità e di favorire lo sviluppo di pratiche di autorganizzazione popolare, di creazione di nuovi modelli di consumo solidale e di lotta al carovita.

4. Di non determinare incrementi tariffari di propria competenza che gravano ulteriormente sui bilanci familiari,e di programmare degli specifici interventi rivolti alle fasce di cittadini più in difficoltà che prevedano la rateizzazione “lunga” delle bollette del gas, dei rifiuti, dell’acqua, ripartendo gli interessi di ritardo di pagamento sul monte complessivo degli introiti assicurati dalle utenze.

5. Di promuovere un regolamento comunale per l’Istituzione di un mercato per produzioni di qualità locali, agricole e artigianali e del mercato equo e solidale contro il carovita.

lunedì 2 gennaio 2012

LIBERAZIONE NON DEVE MORIRE



Liberazione, lo storico giornale comunista organo ufficiale del Partito della Rifondazione Comunista, nato nell'ottobre del 1991, dal primo gennaio non è più in edicola.
Dal bilancio in perdita del 2008, dopo un piano di riorganizzazione e una lenta ma costante risalita, il 2011 si sarebbe chiuso in pareggio se non fossero intervenuti gli sciagurati tagli ai fondi statali applicati prima dal governo Berlusconi e poi dall'attuale esecutivo Monti, che anche in questo si conferma naturale erede delle scellerate politiche messe in campo dal governo di centro-destra.
Chiudere un giornale come Liberazione è un gravissimo atto contro una voce libera ed indipendente del panorama dei media italiani.
Ecco perchè è demagogico e anti-democratico eliminare i fondi statali ai giornali di Partito, soprattutto quando si tratta di organi di stampa che non hanno alle loro spalle lobbies o magnati della finanza che possono foraggiare economicamente per i loro scopi di propaganda.
Liberazione da anni, con i propri limiti, ha sempre cercato di dare voce al mondo del lavoro, dei precari, della Sinistra Antagonista, dei migranti, degli sfruttati, fornendo una visione del mondo alternativa che nessun altro, salvo pochi casi, da ai suoi lettori e alla stampa nazionale.
Siamo stati costretti quindi, gioco-forza, a sospendere (speriamo momentaneamente) la pubblicazione del nostro giornale e di proseguire provvisoriamente solo con l'edizione online.
Contemporaneamente è aperta una grande sottoscrizione popolare per salvare Liberazione.
Allo scopo è stato creato un conto corrente relativo ad un fondo speciale in cui fare confluire i contributi di quanti e quante vogliono impedire che la voce del nostro giornale si spenga.
E' una lotta strenua contro il governo e contro il tempo.
Questo il conto corrente per sottoscrivere in favore di Liberazione: Banca Popolare Etica IBAN IT 11S0501803200000000333333.
Dovere di ogni sincero democratico è di contribuire a salvare Liberazione per permettere a tutti di poter esprimere liberamente le proprie idee: è una battaglia molto importante per la democrazia e la civiltà di un paese che senza questa voce fuori dal coro sarebbe ancor più lanciato verso una china autoritaria e pericolosa per una società che vuole ancora definirsi libera.