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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


mercoledì 30 dicembre 2015

ELEZIONI ASSISI: A SINISTRA PER IL BENE DI ASSISI



Fra pochi mesi gli elettori di Assisi dovranno scegliere chi dovrà governare in futuro il nostro comune. È probabile che ci siano molte opzioni e vari candidati sindaci, ma nessuno di sinistra.

Usiamo ancora questa espressione, perché per noi il mondo è ancora fatto, e anzi sempre di più, di pochi ricchi e miliardi di poveri, di sfruttatori e sfruttati, di finanza speculativa e duro lavoro manuale, di chi evade le tasse e di chi le paga e pensa che dovrebbero essere progressive, di chi commette ingiustizie e di chi le subisce, di chi pensa solo a se stesso e di chi è solidale, di chi respinge i migranti e di chi li accoglie, di chi elimina i diritti già esistenti e chi ritiene che altri diritti, a cominciare da quelli connessi al mondo del lavoro, debbano essere ottenuti e praticati, di chi esclude e ha paura dell’altro e chi include, di chi ritiene la natura e il territorio una merce e un’occasione di arricchimento e chi la rispetta.

Noi pensiamo insomma che esistano una destra e una sinistra, per il modo diverso di vedere il mondo, la società, l’economia, la cultura.

Per questo riteniamo che ad Assisi occorra che sia presente, con una sua autonoma lista e un suo candidato sindaco, una progettualità che faccia dell’eguaglianza sociale, della democrazia, della solidarietà, della libertà, i punti fondamentali della propria azione amministrativa.

Redistribuzione del reddito, creazione di lavoro nel rispetto di diritti umani e sociali, rilancio del turismo laico, accoglienza degli immigrati, degli esuli, dei profughi, dei poveri nelle strutture religiose e nelle proprietà inutilizzate.

Vogliamo una città che non si limiti a sventolare il vessillo della pace, ma faccia quotidianamente azioni concrete in questa direzione, dove i gemellaggi siano veri scambi culturali e la cooperazione praticata e sia un antidoto al razzismo dilagante.

Un soggetto politico che salvaguardi ambiente, paesaggio, territorio e monumenti, nella logica del recupero, e non faccia un PRG clientelare e a crescita smisurata e deturpante, che crei spazi sociali per bambini, giovani e anziani, che crei vere manifestazioni culturali e non di basso consumo, che favorisca l’associazionismo e il volontariato, che sia la città di Francesco e non solo di Bernardone.

Vogliamo essere inclusivi e, per avere peso ed essere rappresentativi, lo possiamo fare solo insieme e con la partecipazione di tutti voi, con le vostre/nostre idee, con il vostro/nostro impegno, sapendo che non solo si può e si deve essere alternativi alla destra e alla cattiva gestione locale fatta dal centrodestra, ma anche alternativi al PD responsabile delle politiche nazionali che tagliano risorse e servizi ai comuni, che svuotano di democrazia effettiva le assemblee consiliari, che eliminano la partecipazione alle scelte.

Per questo vi invitiamo ad aderire al nostro appello, costruendo insieme il nostro futuro nel pieno rispetto di Assisi come bene comune e del messaggio francescano.

Per adesioni o info:  sinistra.assisi@gmail.com




   FIRMATARI:

- Sebastiano Aisa,
- Giuseppe Alagna,
- Giorgio Becchetti,
- Lidia Bianco,
- Giorgio Bolletta,
- Annalisa Boni,
- Pietro Camponetti,
- Massimiliano Capezzali,
- Davide Cedrone,
- Franco Cesario,
- Carlo Cianetti,
- Luigino Ciotti,
- Roberta Clerici,
- Giovanni Corazzi,
- Massimiliano Dragoni,
- Alba Rosa Fascetti,
- Claudio Ferrata,
- Giuseppe Fongo,
- Marco Francalancia,
- Maria Luciana Favorito,
- Mattia Genovesi,
- Mirella Gori,
- Mario Grasselli,
- Emma Grassini,
- Cristina Guidi,
- Emanuele Guzzetti,
- Francesco Lampone,
- Mario Lazzari,
- Roberto Lippi,
- Damiano Marchionni,
- Paolo Marcucci,
- Marina Marini,
- Alessio Mariucci,
- Cinzia Passerini,
- Mikael Pergalani,
- Vincenzo Perna,
- Gabriele Pinca,
- Franco Prosperi,
- Francesco Pucci,
- Paolo Pucci,
- Renzo Raimondi,
- Gigliola Santarelli,
- Carlo Scopetti,
- Antonio Simoncini,
- Paola Timi,
- Maurizio Tomassini,
- Leandro Valecchi,

- Francesca Vignoli

mercoledì 9 dicembre 2015

Costruiamo anche ad Assisi l’unità delle forze politiche e sociale della Sinistra



Negli ultimi giorni ad Assisi si stanno organizzando diversi incontri fra partiti, associazioni e singole individualità riconducibili alla Sinistra, un fatto politico sicuramente positivo. Questo non solo perché è in atto un processo nazionale ma anche perché l’anno prossimo si terranno le elezioni amministrative. 
Sappiamo bene quanto sia necessaria per il nostro territorio una proposta politica di sinistra. 
Per metterla in campo serve però come condizione preliminare il riconoscimento reciproco fra tutte le forze in campo che condividono la necessità di unire la Sinistra e di farla tornare protagonista della vita politica e sociale della nostra città, una Sinistra autonoma ed alternativa che avanzi un proprio progetto di governo locale e una candidatura a sindaco in grado di lanciare la sfida all’intero sistema di potere presente ad Assisi. 
Per questo riteniamo che il percorso debba essere includente: non commettiamo l’errore delle elezioni regionali in cui la Sinistra si è presentata divisa. La consegneremmo all’irrilevanza anche ad Assisi. 
Dobbiamo avere invece tutti la consapevolezza che non si possono disperdere le esperienze dei partiti, delle associazioni e dei singoli. 
Nello stesso tempo è necessaria tanta umiltà per favorire un rinnovamento possibile che, in verità, la realtà di Assisi è ancora in grado di offrire. 
In questo modo potremmo anche tornare a motivare le tante e i tanti che negli ultimi anni hanno deciso di astenersi dalla vita politica. 
Serve un processo inclusivo e partecipato in cui tutti i soggetti di sinistra possano riconoscersi, un percorso che unisca e che riparta dal lavoro, dalla pace, dalla giustizia sociale, dalla difesa dell’ambiente. 
Incontriamoci tutte e tutti, lasciamo alle spalle divisioni e tatticismi e costruiamo insieme la pagina più bella della storia della Sinistra di Assisi.


sabato 14 novembre 2015

Consiglio comunale aperto sull'antenna di via Caminaccio




Rifondazione Comunista di Assisi, da sempre in prima fila sulle questioni ambientali (come la questione delle falde acquifere inquinate negli scorsi anni) esprime la sua contrarietà all'istallazione dell'antenna in via Caminaccio a Santa Maria degli Angeli.
Lungi dal voler strumentalizzare la questione per meri fini politici, risulta del tutto evidente quanto sia stato realizzato da questa pessima giunta di centrodestra.
E' l'onda lunga del malgoverno di Ricci, passato ora in Regione, testimone "ben raccolto" dal successore Lunghi.
La logica del profitto, lo sprezzo dell'ambiente e della salute pubblica sono la base di questo brutto pasticcio che rischia di avere contraccolpi anche sul turismo, bene primario per una città come Assisi.
Chiediamo di conseguenza che venga convocato con urgenza un consiglio comunale aperto in cui venga ridiscussa l'installazione di questa ennesima antenna.
Non è mai troppo tardi per tornare indietro da una scelta errata e impopolare.
Al comitato chiediamo di continuare la sua lotta cercando, ove possibile, convergenza e una funzione di stimolo verso altri cittadini affinchè si possa parlare in modo globale della questione del degrado ambientale che sempre più risulta avere mille sfaccettature.

venerdì 29 maggio 2015

"L'Umbria per un'altra Europa"




Ci siamo, domenica 31 maggio dalle 7 alle 23 ci saranno le elezioni regionali. 
Continuiamo fino all'ultimo a chiedere un voto per L'Umbria per un'altra Europa
Noi siamo l'alternativa, noi siamo il cambiamento contro il consociativismo di centrosinistra e centrodestra, la personalizzazione della politica, la demagogia, i predicatori dell'odio e del qualunquismo. 
Solo una sinistra forte, antiliberista e democratica, può restituire voce e rappresentanza a chi ne è stato privato in questi anni, opponendosi alle controriforme del governo Renzi e dotando la nostra regione di un nuovo modello di sviluppo, socialmente ed ecologicamente sostenibile. 
Alla nostra Regione serve un programma coerente con le sue necessità e possibilità, portato avanti da uomini e donne disposti a metterci la faccia, senza padrini o padroni. Per questo ci candidiamo al governo dell'Umbria, per cambiare davvero, perchè abbiamo a riferimento l'esperienza delle sinistre d'alternativa europee, a partire da quella di Syriza in Grecia. 
Si tratta insomma di voltare pagina e costruire un polo antiliberista e solidale, alternativo alle politiche renziane, per una regione diversa. All'Umbria della recessione, della subalternità, della disoccupazione, della precarietà, all'Umbria della crisi c'è un'alternativa, la cui costruzione passa per un voto a "L'Umbria per un'altra Europa".

Michele Vecchietti
Candidato presidente per la lista
"L'Umbria per un'Altra Europa"

lunedì 20 aprile 2015

L'Umbria per un'altra Europa



Nasce anche in Umbria, in vista delle prossime elezioni regionali del 31 maggio, una lista autonoma dai poli tradizionali, "L'Umbria per un'altra Europa".
Dopo l'ottimo risultato delle elezioni europee in cui "L'Altra Europa con Tsipras" ottenne 3 eurodeputati, "L'Umbria per un'altra Europa" costituisce la naturale continuazione di quel progetto politico che mira ad unire la Sinistra italiana, contrastare l'austerità, recuperare tutti quei delusi dalla politica che si sono rifugiati o nella falsa speranza del Movimento 5 Stelle o peggio ancora nell'astensionismo ma soprattutto tutti coloro (la stragrande maggioranza del popolo italiano) che dalla crisi neoliberista hanno subito solo danni.
In un quadro regionale in cui abbiamo assistito al sostanziale fallimento della giunta Marini che invece è stata riproposta dal Pd e dai suoi cespugli, la candidatura del sindaco di centro destra di Assisi Claudio Ricci che negli ultimi 18 mesi ha completamente abbandonato la città serafica al suo destino intessendo una coalizione che si voleva ammantare di nuovismo e che invece alla fine ha raccolto addirittura i fascio-leghisti, l'unica vera e positiva novità è la lista "L'Umbria per un'altra Europa" che ha deciso di candidare il giovane (con grande esperienza nei movimenti politici) Michele Vecchietti.
La portata della sfida non sfugge ai partecipanti a questo grande disegno politico che si candida a governare l'Umbria con nuove idee basate sulla democrazia e la giustizia sociale.
Il Pd di Renzi ha ormai perso la seppur minima connotazione progressista: atti come il Jobs Act o le riforme costituzionali in essere, sposate in pieno anche dalla dirigenza umbra del Partito Democratico ormai divenuto una dependance del pensiero renziano che ha bisogno solo di yes man, fanno capire che il processo neocentrista ormai è definitivamente compiuto.
Ridare parola a tutti i cittadini è la missione della lista "L'Umbria per un'altra Europa" e con l'aiuto di un nuovo agire politico finalmente potremo dare un seguito alle parole.

domenica 15 marzo 2015

L'Altra Europa ad Assisi e alla assemblea regionale














L’Altra Europa – Umbria nasce da un processo partecipativo iniziato più di un anno fa dall’esigenza di costruire una nuova soggettività politica contro l’austerity. Con il motto “prima le persone” abbiamo affrontato le elezioni europee con un risultato straordinario per nulla scontato.


Il nostro cammino non si è fermato ma è proseguito: il coinvolgimento attivo di cittadini e cittadine, la nascita dei comitati territoriali, eventi, manifestazioni e assemblee locali, oggi tracciano le linee guida di un processo partecipativo che guarda alla costruzione a livello nazionale di una nuova soggettività della sinistra italiana, antiliberista ed egualitaria.
Convinti che si possa immaginare un’Umbria diversa a partire da politiche economiche, sociali e ambientali alternative a quelle finora portate avanti dalla giunta Marini, e distanti da quelle prospettate dalla destra di Ricci, abbiamo aperto tavoli di discussione sulle principali tematiche per noi prioritarie verso un cambiamento radicale dell’Umbria.
Lavoro, democrazia, ambiente, sanità, patrimonio, immigrazione e istruzione sono alcuni temi analizzati per trovare insieme proposte innovative per un nuovo modello economico e sociale umbro.
La crisi economica che investe il paese ha raggiunto nella nostra regione dati sconfortanti che certificano che l’attuale classe politica al governo dell’Umbria, sempre più ispirata ad una gestione consociativa della cosa pubblica, non è in grado di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Gli indicatori economici lo dimostrano in modo inequivocabile: aumentano la povertà, la disoccupazione, soprattutto giovanile, le ore di cassa integrazione; diminuiscono i redditi più che nel resto dell’Italia centro – settentrionale; calano i tassi di produttività, inferiori di molti punti rispetto alla media nazionale. Le possibilità di ripresa sono ancora più lente e improbabili di quelle nazionali, mentre le capacità di reazione delle istituzioni – segnate da una costante diminuzione di risorse – risultano tutte interne alle ideologie e alle politiche dominanti.
La Regione, insomma, è allo stremo. I mito dell’isola felice non esiste più. Le responsabilità dell’attuale amministrazione regionale, inadeguata e subalterna alle politiche nazionali del Governo Renzi, sono dunque oggettive. In Umbria le politiche di austerità hanno trovato terreno fertile per un colpevole disimpegno delle classi di governo: una Regione che continua a non giocare alcun ruolo rispetto ai tagli centrali ma che, anzi, è in piena continuità con le politiche di austerità, neo-accentratrici e autoritarie di Renzi.
E’ questo che motiva la scelta elettorale autonoma, fuori dalla coalizione di centro sinistra, dell’Altra Umbria. Una scelta che si pone come riferimento l’esperienza delle sinistre d’alternativa europee, a partire da quella di Syriza. In questo senso, le nostre scelte programmatiche hanno due cardini fondamentali: contribuire a un superamento dell’attuale centro sinistra e aiutare dalle istituzioni la costruzione di forme di democrazia organizzata sia a livello economico, politico e sociale, come risposta alla dissoluzione dell’attuale liquefazione della società regionale.
È il momento di voltare pagina e costruire un polo antiliberista e solidale, alternativo alle politiche renziane, per una regione diversa. All’Umbria della recessione, della subalternità, della disoccupazione, della precarietà, all’Umbria della crisi c’è un’alternativa, la cui costruzione passa per un piano regionale del lavoro contro la disoccupazione e la precarietà, per l’apertura di una nuova stagione di intervento pubblico nell’economia, di salvaguardia dei beni comuni, nella valorizzazione delle eccellenze produttive, nell’integrazione sociale e nella multiculturalità, nella tutela dei beni architettonici e ambientali, nella difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio, per lo sviluppo di una nuova economia ecologicamente e socialmente orientata.
Vogliamo avanzare nella nostra regione un progetto politico ispirato a criteri di trasparenza, democraticità, progressività, sostenibilità, giustizia sociale, in netta discontinuità rispetto alla politica degli slogan ed alle logiche corporativistiche e accentratrici che la accompagnano e che sono lesive della credibilità, dell’adeguatezza, della democraticità dell’azione istituzionale.

martedì 10 marzo 2015

Prossimi impegni PRC Assisi



Rifondazione Comunista di Assisi venerdi 13 marzo alle ore 17,00 parteciperà all'incontro "Pace, diritti, migranti: quali politiche?" organizzato da l'Altra Europa Umbria alla Pro Loco di Santa Maria degli Angeli, primo passo per la creazione di un programma di governo alternativo in vista delle elezioni regionali del prossimo maggio.

La Direzione Nazionale del PRC ha deliberato, infatti, di non fare accordi con il PD (e quindi anche in Umbria soprattutto dopo il fallimento della giunta Marini) in quanto impegnato nella costituzione di un soggetto alternativo che si candidi a governare le regioni e l'Italia senza l'apparentamento con un partito come quello Democratico che, con il governo Renzi, ha definitivamente deciso di assecondare i dettami della Troika, cioè quelli dell'austerity e del massacro sociale a scapito di tutti i cittadini italiani ed europei.

Per questo parteciperemo anche all'Assemblea Regionale dell'Altra Europa sabato 14 marzo dalle ore 10,00 al Centro Mater Gratiae a Perugia.

La vittoria di Syriza in Grecia, i sondaggi che indicano come imminenti vincitori alle prossime elezioni politiche Podemos ed Izquierda Unida in Spagna e il Sinn Fein in Irlanda, tracciano uno scenario europeo totalmente differente e ci dicono che il vento anche in Italia può cambiare.

Per questo saremo anche a Roma sabato 28 marzo per la manifestazione nazionale indetta dalla FIOM contro le politiche anti-popolari e di destra del governo Renzi, che con il Jobs Act si conferma servo sciocco dei poteri forti che se ne infischiano della volontà popolare, proseguendo senza sosta verso le sue pseudo-riforme che ricordano molto da vicino, più che un'idea progressista, i dettami di confindustria, realizzando ciò che nemmeno i pessimi governi Berlusconi e Monti avevano mai immaginato di fare.



martedì 24 febbraio 2015

Trova le differenze


FEBBRAIO 2015


FEBBRAIO 2015


FEBBRAIO 2015


FEBBRAIO 2015


FEBBRAIO 2015


LUGLIO 2010


LUGLIO 2010


LUGLIO 2010


DICEMBRE 2010


DICEMBRE 2010


DICEMBRE 2010

TROVA LE DIFFERENZE TRA IL 2010 E IL 2015: NESSUNA! SONO PASSATI 55 MESI E ANCORA NIENTE!!!
VA BENE CHE I LAVORI SONO STATI FINALMENTE APPALTATI (DOVREBBERO...DOVREBBERO, RIPETIAMO DOVREBBERO PARTIRE AD APRILE...), VA BENE CHE E' COMPETENZA NON SOLO DEL COMUNE, VA BENE CHE ESISTE UNA DELIBERA DEL COMUNE DEL 2004....MA POSSIBILE CHE LE COSE STIANO ANCORA COSI', ANZI PEGGIORINO DI MESE IN MESE? 
PER NON PARLARE DELLE ALTRE FRAZIONI COME EVIDENZIATO DA ALTRI SITI DI CONTROINFORMAZIONE ASSISANI...SINDACO, TU CHE VUOI AMMINISTRARE ADDIRITTURA TUTTA L'UMBRIA, LO FARAI CON QUESTI RISULTATI???

venerdì 13 febbraio 2015

L'amore ha più colori




Salutiamo con favore la manifestazione che si svolgerà domani 14 febbraio in piazza del Comune ad Assisi organizzata dall'associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia, con il patrocinio del Comune di Assisi, atta a sottolineare come in Italia a tutt'oggi ancora non ci sia un riconoscimento per le coppie che non hanno diritti.
Qualcosa anche nel nostro Paese si sta muovendo come dimostra l'approvazione delle legge anti-omofobia, seppur ancora blanda ed incompleta, ma la reazione veemente avuta dalla parte più retriva del panorama politico italiano, la Lega Nord di Salvini e i vari Giovanardi o Ferrara fino ad alcuni consiglieri comunali di Assisi, ci fanno capire che forse la strada giusta è stata quanto meno intrapresa.
In tutto ciò alcune domande sorgerebbero spontanee: il Comune di Assisi sa a cosa ha dato il patrocinio? Come si concilia tale iniziativa con la mozione sulla famiglia naturale di qualche mese fa? E l'alleanza di Claudio Ricci con la Lega Nord di Salvini sempre in prima fila contro i migranti e gli omosessuali?
Domande le cui risposte lasciamo ad altri. 
Da parte nostra domani saremo in piazza per questa bella iniziativa per ribadire che l'amore ha più colori e chiedere con forza che finalmente, anche in Italia, ci sia il riconoscimento delle coppie di fatto e dei diritti di tutti coloro che non vogliano sposarsi con il rito cattolico.



lunedì 26 gennaio 2015

Sy...Syriza! (anche in Italia)



Le ragioni della Sinistra Antagonista ed antiliberista vincono in Grecia grazie a Syriza e all'opera del suo leader Alexis Tsipras.
Una grande gioia per chi come noi di Rifondazione Comunista ha da sempre creduto nel progetto della Sinistra Europea, coalizione internazionale di cui Syriza è un punto fermo, raggruppamento al parlamento di Strasburgo di cui fa parte anche il PRC.
Il trionfo elettorale di Syriza porta con sè tante speranze di cambiamento perchè è la vittoria di chi vuole far cessare i nefandi effetti delle folli politiche di austerità che fino ad oggi hanno massacrato il popolo greco (e quello europeo) e si pone come base per un radicale cambiamento della stessa Unione Europea, dando una grande carica politico-emotiva anche alle Sinistre di quei paesi, fra cui purtroppo l'Italia, che ancora stentano a comprendere la giusta via da intraprendere.
Non si tratta di salire sul carro dei vincitori (come stanno facendo squallidamente alcuni personaggi politici italiani che in comune con Tsipras non hanno nulla) ma di ricordare a tutti quelli che, magari storditi dalla diffusa disinformatia dei media italiani, non conoscono lo stretto rapporto politico fra il PRC e Syriza, che ha portato alla costituzione, insieme ad altri soggetti politici e sociali, della lista "L'altra Europa con Tsipras" alle scorse elezioni europee. 
"L'altra Europa con Tsipras" ha eletto 3 europarlamentari tra cui la compagna Eleonora Forenza, membro della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, insieme a Barbara Spinelli e a Curzio Maltese, rappresentanti della società civile ed espressione della larga coalizione politico-sociale che anche in Italia si sta cementando per fronteggiare le terribili politiche neoliberiste, logica alla quale è ormai soggetto anche il Partito Democratico.
Un ottimo viatico per cominciare al meglio il 2015, un anno che deve necessariamente costituire una svolta e un'alternativa di governo ormai non più rinviabile.