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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


martedì 29 giugno 2010

VENERDI 2 LUGLIO ORE 21,00 SALA PRO LOCO



VENERDI 2 LUGLIO 2010 ORE 21,00
SALA PRO LOCO
Santa Maria degli Angeli

La crisi ad Assisi: turismo in calo, piccola-media industria in affanno, commercio e artigianato sempre più in sofferenza, giovani senza futuro, una manovra economica che taglia le risorse alla sanità, ai servizi sociali, alla scuola, alla cultura, alle regioni e agli enti locali, elimina gli incentivi per l´uso delle energie rinnovabili senza sfiorare i grandi patrimoni o tassare le transazioni finanziarie.
Questo è il governo della destra.
Il centro-sinistra propone.

INTERVENGONO

MARIO BRAVI
SEGRETARIO REGIONALE CGIL

ELISABETTA PICCOLOTTI
ASSESSORE AL TURISMO ED ALLA CULTURA FOLIGNO
SEGRETERIA REGIONALE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

STEFANO VINTI
SEGRETARIO REGIONALE PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

PAOLO BRUTTI
CONSIGLIERE REGIONALE ITALIA DEI VALORI

CARLO EMANUELE TRAPPOLINO
DEPUTATO PARTITO DEMOCRATICO


COORDINA
CARLO CIANETTI
GIORNALISTA RAI

Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori, La Mongolfiera, Partito Socialista Italiano

venerdì 25 giugno 2010

SCIOPERO GENERALE!









La situazione per il Lavoro in Italia, soprattutto dopo la vicenda di Pomigliano, è davvero tragica. La manovra del governo peserà sulle spalle dei lavoratori dipendenti: questa è l’unica verità! Quegli stessi lavoratori che non hanno causato la crisi economica e che ora però, grazie a questi servi dei poteri forti, ne pagheranno il prezzo. Per trovare riscontro a questa affermazione basta leggere i dati economici del 2008 sul 2009: il 10% della popolazione con un elevato reddito ha aumentato il proprio reddito dell’11%!!! Ma non avevano detto che la crisi era una spada di Damocle su tutti noi e che se ne usciva solo con uno sforzo comune e collettivo!?!

martedì 22 giugno 2010

Il milione



Abbiamo notizia che è stato raggiunto il milione di firme per il referendum sulla ripubblicizzazione dell'acqua.
È una bella vittoria che dimostra come la gente sia attenta alle questioni importanti; il nostro Partito ha fatto la sua parte impegnandosi, insieme ad altri, in modo fattivo per la raccolta firme. Questa del referendum è sicuramente una lotta politica di grande spessore perchè l'acqua è un bene assolutamente primario e non è tollerabile che qualcuno ci lucri.
Ci sono nel mondo chiari segnali che è in atto una preoccupante strategia che tenta di privatizzare l'acqua; è ciò che sta avvenendo, ad esempio in Palestina.
Infatti uno dei veri motivi della ferocia con cui gli israeliani hanno isolato i Palestinesi è dovuto al controllo di questo Bene prezioso che in quelle zone, ancor più che da noi, è inestimabile. Ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati per la raccolta firme che, oltre tutto, per quanto ci riguarda, è risultato un momento di grande comunione con la gente e di coesione con gli altri partiti della Sinistra assisana che fanno parte di Buongiorno Assisi.
Ora si deve lavorare affinché il referendum superi il quorum di validità e che soprattutto vincano le forze che vogliono abolire le leggi in vigore.
In un Paese in cui si sta demolendo pezzo per pezzo lo Stato Sociale e i diritti dei Lavoratori, (da ultimo la tragica vicenda di Pomigliano in cui i sindacati Cisl e Uil hanno lasciato da sola la Fiom Cgil a sostenere i diritti sanciti dalle lotte annose che in un battibaleno stanno per essere cancellate dalla loro infingardaggine e dal loro servilismo) una battaglia come questa della ripubblicizzazione dell'acqua assume un significato politico vitale per il nostro futuro e per il proseguo delle lotte di civiltà che ci attendono.

lunedì 14 giugno 2010

Mai con la destra


Romoli è un politico navigato ed esperto, non pensiamo abbia memoria corta nei confronti della sua cacciata dalla giunta di destra di due legislature fa.
Piuttosto ha una memoria selettiva, che per convenienza non gli fa menzionare questo avvenimento. Pur di riapparire al timone del comune di Assisi lancia proposte irricevibili, presentate come un ritorno alla politica per la gente ma che in realtà non farebbero altro che creare confusione nella cittadinanza, che ci considererebbe tutti uguali, uomini e donne per tutte le stagioni pronti ad ogni alleanza pur di vincere.
La sua proposta di un governissimo non potrà piacerci né ora né mai.
Se Assisi, come è vero, è stata governata fino ad ora in modo devastante da questi amministratori, come sarebbe possibile che questi possano, d’incanto, procedere verso una buona politica?
Assolutamente con nessuno di questa destra si potrà trovare un minimo accordo per poter governare Assisi.
Con nessuno e mai!
Per questioni ideologiche, certo.
Per quello che la destra sta facendo al Paese, sicuramente.
Ma anche perché non si arriverebbe mai ad un programma condiviso, democratico e di vero rilancio per Assisi, con chi questa città l’ha massacrata.
Per quanto ci riguarda il nostro progetto politico è rappresentato da “Buongiorno Assisi”, da chi lo ha sostenuto fino ad ora e da chi, in tempo utile, ne condividerà i punti programmatici.
Vigileremo affinché non ci sia nessun strano inciucio e nessuna deriva ad accordi innaturali.

giovedì 10 giugno 2010

Sinistri Ricci



Le decisioni che questo governo ha preso nei confronti della scuola pubblica e dell’università sono inqualificabili e stanno massacrando l’Istruzione del nostro Paese; smantellano pezzo per pezzo il sistema culturale italiano in contrasto con la nostra Costituzione e con tutti i provvedimenti delle nazioni più civili d’Europa.
La cultura e la conoscenza sono le uniche armi per poter creare un mondo diverso e per poter far fronte a questa strana crisi economica mondiale.
Ormai anche rappresentanti di questa destra affaristica e antidemocratica se ne rendano conto, purtroppo solo quando tocca da vicino le comunità locali: ecco perché il semi-sindaco Ricci in questi giorni sta cercando di fare qualcosa di concreto per la Facoltà di Economia del Turismo di Assisi. I tagli cominciano ad avere effetti anche sulla nostra città.
La Facoltà di Economia del Turismo e il Centro Studi sul Turismo costituiscono un polo d’eccellenza nel turismo non solo italiano, ormai da molti anni. Tutto questo patrimonio rischia, ora più che mai, di essere dilapidato per sempre, anche grazie alla manovra di questo governo che ha pensato bene di risparmiare sulla cultura (che essi considerano un inutile orpello e pericolosa in quanto potrebbe formare delle coscienze critiche) invece di intensificare, per esempio, la lotta contro i loro amici evasori fiscali.
Il sindaco Ricci, meravigliandoci, ha capito la gravità della situazione e ha deciso, forse in un barlume di lucidità, di incatenarsi per far si che le Istituzioni prendano sul serio l’ipotesi di un salvataggio del polo universitario assisano.
Ricci con questa sua iniziativa va contro i principi della sua destra che non è mai stata, e lo ha dimostrato nei fatti in questi lunghi anni di governo, accorta agli interessi primari della cittadinanza e ora pensa di far cassa sulle spalle dei lavoratori e della cultura: non hanno nemmeno avuto il tempo e la forza rispondere alle sue sollecitazioni come afferma egli stesso nel suo comunicato stampa!
Questi sono metodi da uomini di sinistra e ci fa piacere che questo piccolo sindaco, sentendo la necessità di affrontare una giusta battaglia, lo faccia come faremmo noi.
Noi non abbiamo nessuna stima per l’operato politico e istituzionale di questo sindaco per come ha lavorato sino ad ora e crediamo che abbia fatto inesorabilmente il suo tempo, insieme a tutto il marasma di questa destra vocata agli affari più biechi, ma in questa lotta siamo disposti (turandoci il naso, sempre politicamente parlando) ad appoggiarlo (solo su questa battaglia e altre simili…ça va sans dire) riconoscendo in questa sua azione finalmente un senso di responsabilità per la città.

lunedì 7 giugno 2010



Le notizie che si susseguono in questi convulsi giorni fatti di smentite, contro-smentite, illazioni, dichiarazioni al vetriolo ci obbligano ad intervenire nuovamente e a stretto giro sull’accordo firmato dal Pdl e l’Udc di Assisi.
In questo grande baillame le uniche certezze riguardano le contraddizione del centrodestra, che sono esplose in maniera rovinosa per la maggioranza.
Si è scatenata una vera e propria guerra fra bande armate tra i sostenitori di Bartolini (novello leghista) e l’attuale semi-sindaco (sempre più dimezzato) appoggiato dal Pdl assisano e (forse, Binetti permettendo) dall’Udc. Tutto ciò ha creato una situazione senza più nessuna logica che dimostra chiaramente come gli accordi nel centrodestra siano mirati solamente ad interessi personali. La politica ormai, se lasciata nelle loro mani, è defunta.
La comunità assisana a questo punto dovrebbe abbandonare al più presto questi avventurieri che ormai stanno evidentemente giocando al massacro sulle spalle dell’ignara cittadinanza.
Ora più che mai è vitale per Assisi, nella prossima tornata elettorale, appoggiare chi della politica ha un’idea chiara e solidale.
Ci auguriamo che quella parte del Pd, che guardava con orbo interesse ad un accordo con l’Udc, abbia capito di che pasta è fatto questo partito ed a quali interessi risponda, valori e principi politici totalmente diversi da quelli di una coalizione di centrosinistra.
Invitiamo i partiti che vorranno far parte della coalizione progressista, a mettere in campo tutte le risorse politiche e programmatiche per creare un’alternativa valida e seria a questa combriccola, tutt’altro che allegra.

sabato 5 giugno 2010

Prega per noi!!!!!



Finalmente è fatta!
L'udc e il popolo delle libertà hanno firmato il tanto sospirato accordo, faranno affari insieme. Questo è quanto ci è sembrato emerga dai vari comunicati apparsi sulla stampa, la firma è avvenuta alla presenza dell'onorevole Binetti, quella del Pd? No, pare di no, sembrerebbe che sia in carico all'udc.
Si diceva fosse una fervente anti berlusconiana, tanto da usare il cilicio per demonizzarlo e tenerlo lontano, ma cosi è caduta fra le sue braccia, quindi stia attenta, anche se non corrisponde al prototipo femminile preferito dal "nostro presidentissimo".
Tra le cose dette dalla responsabile dell'udc in Umbria: Mignani e soci debbono “continuare a lavorare bene come finora hanno fatto, tenendo la barra al centro, rafforzando l’identità dell’Udc con i suoi valori ed il suo impegno".
Come è possibile mantenere la barra a centro con chi ( Ricci ) ha sinora condiviso tutte le peggiori scelte fasciste e leghiste che questa amministrazione ha fatto, nel corso di ormai tre legislature? Per esempio l'onorevole "ciliciata" cosa pensa della direttiva anti mendicanti o delle ronde dei volontari per Assisi? Scelte che hanno fatto arrossire un'intera comunità.
Quali valori ha in comune l'udc con la lega Assisana, dato che Ricci governa ancora con questi? Per caso è stato chiesto al Sindaco dimezzato ed in comproprietà di abiurare queste scelte? Non ci pare.
Comunque per quanto ci attiene, l'avvenuta firma tra udc e pdl ci fa immenso piacere perchè sgombra la coalizione di centrosinistra da un aspetto inaccettabile, quello dell'accordo con questo partito.
Vorremmmo anche sapere su che basi di posizionamento è stato firmato questo accordo, dato che è risaputo che i democristiani non hanno mai fatto nulla senza un ritorno tangibile.
Ci viene un'ultima osservazione: ma veramente alcune frange del Pd avrebbero pensato di accordarsi con questi soggetti? Come avrebbero giustificato al proprio elettorato una scelta cosi insensata?
Ci pare che l'orizzonte politico si stai liberando dalle nuvole dell'incertezza che avrebbero potuto nuocere al prosieguo della coalizione di centrosinistra, quindi attendiamo che il Pd faccia le sue scelte congressuali, sapendo che il progetto Buongiorno Assisi procede più lesto che mai!

martedì 1 giugno 2010

Assisi come Maienfeld (dove abitava Heidi)



Proponiamo all'opposizione di appoggiare un nostro importante ordine del giorno da presentare in Consiglio Comunale avente come oggetto il rispetto delle norme a tutela dei Comuni montani e disagiati nella composizione delle classi e dei plessi scolastici.
L'ordine del giorno è parte importante della battaglia che stiamo conducendo in difesa della scuola pubblica e di stato, per evitare ulteriori e drammatiche chiusure di plessi scolastici e perdite di posti di lavoro.
Nella normativa di riferimento si dice chiarissimamente che nei COMUNI MONTANI (così testualmente definiti, da non confondersi con le scuole di montagna) si possono comporre CLASSI FINO A UN MINIMO DI 10 ALUNNI e non di 18 come da norma.
COME E' FACILMENTE VERIFICABILE SONO 69 COMUNI MONTANI IN UMBRIA! 69 SU 91!! TRA I QUALI ASSISI, E ALTRE IMPORTANTI CITTA' COME CITTA' DELLA PIEVE, CITTA' DI CASTELLO, CORCIANO, FOLIGNO, GUALDO TADINO, GUBBIO, PASSIGNANO, SPELLO, SPOLETO, TODI, UMBERTIDE.

Ecco il testo da noi proposto suscettibile di integrazioni e di tutte le modifiche ritenute opportune:

ORDINE DEL GIORNO
avente per oggetto: “Rispetto delle norme a tutela dei Comuni montani e disagiati nella composizione delle classi e dei plessi scolastici”
PREMESSO
CHE Nel D.P.R. 20 marzo 2009 n.81 e n.89 sulla riorganizzazione della rete scolastica e sull'assetto ordinamentale e organizzativo della scuola, si fa particolare riferimento ai Comuni Montani e disagiati per motivi transitori nella determinazione del contingente di organico, considerando la possibilità di formare classi con un numero ridotto di alunni che da 18 scende fino a 10 per la scuola primaria e secondaria di primo grado;
CHE In Umbria su 92 comuni, 69 sono Comuni totalmente Montani (44 in provincia di Perugia e 25 nella provincia di Terni) definiti tali dalla legge nazionale e Certificati dall'UNCEM (Unione Nazionale Comunità Comuni Montani);
CHE siamo la seconda Regione d'Italia dopo la Valle d'Aosta per percentuale di Comuni Montani e per superficie montana;
CONSIDERATO
CHE l'organico è stato assegnato in maniera indifferenziata su quasi tutti i plessi (limitatissime le eccezioni) con il parametro di 18 alunni nella formazione delle classi per la scuola dell'obbligo, accorpando classi e formando quindi le pluriclassi se non si raggiunge tale numero;
CHE per la definizione degli organici di fatto, che determineranno la composizione effettiva delle classi e dei plessi scolastici, si dovrà aspettare la fine dell’anno scolastico e pertanto non potranno essere definiti prima del mese di luglio;
RILEVATO
CHE la Corte Costituzionale nella sentenza del 22 febbraio 2010 ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 413, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2008), nella parte in cui fissa un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno” con la motivazione che un diritto non può essere eluso adducendo motivi di bilancio;
RITENUTO
CHE tale principio è da ritenersi valido anche per il diritto allo studio di tutti gli alunni di ogni ordine e grado;
SI IMPEGNA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE A
Sollecitare l’azione dei Dirigenti Scolastici volta a richiesta degli organici necessari alla formazione delle classi nel rispetto delle specificità territoriali sopra illustrate in modo da evitare ulteriori chiusure di plessi e perdite di posti di lavoro;
intervenire presso gli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali affinchè venga rispettata la normativa di cui sopra;
inviare ai Dirigenti Scolastici, agli Uffici Scolastici e al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca il presente Ordine del Giorno.