Al perdurare della crisi economica,
sociale e politica del nostro paese tutti i cittadini che hanno a cuore le
sorti e il futuro dell'Italia devono interrogarsi su come poter uscire fuori da
questo sconfortante pantano.
Molte personalità della nostra società si
sono chieste quale può essere il faro che può indicare la via giusta da
intraprendere e la risposta è stata una: la Costituzione della Repubblica
Italiana, una delle più moderne e belle del mondo.
Ripartire dalla Costituzione non significa
essere dei conservatori o dei nostalgici.
La nostra Costituzione non solo è attuale
ma ha in sé tutti gli anticorpi per superare questa situazione di crisi
permanente in cui siamo invischiati tutti noi.
Tutti coloro i quali, strumentalmente e per
interessi personali e giochi di potere, stanno cercando di spacciare la nostra
Costituzione come un freno all'economia e che continuamente dipingono le
Istituzioni come orpelli inutili e corrotti sono gli stessi che vogliono farci
credere che la crisi si superi con le medesime ricette che l'hanno provocata e
che vuol convincerci che le sofferenze delle famiglie e dei lavoratori siano un
passaggio obbligato per avere benessere.
Nascono così governi che fanno dei diktat
delle banche e dei poteri finanziari il loro unico scopo come se fosse ormai deciso
il definitivo tramonto della stagione della democrazia e che si sia entrati
nell’epoca delle decisioni ineludibili basate sulla tecnocrazia sfrenatamente
neoliberista.
Difendere la Costituzione non vuol dire
essere legati ad un passato ormai remoto, ma significa e significherà
rilanciare la sua ratio e applicarla appieno per un futuro più giusto che vada
incontro alle vere esigenze dei cittadini: solidarietà, lotta alla corruzione,
dignità del lavoro.
Come dimostrano le vittorie ottenute nei
referendum sui beni comuni, i princìpi della Costituzione sono ben saldi nella
società civile e in alcune parti politiche del nostro paese. Non è dunque vero
che sia tutto immobile o che la via verso uno svuotamento della nostra storia
sia definitiva.
È vero che le forze che si richiamano a
questi ideali, tutt’altro che marginali, sono slegate tra loro e si muovono in
maniera sfilacciata ed inconcludente.
Da tutte queste considerazioni Don Luigi
Ciotti, Lorenza Carlassare, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky
hanno deciso di concepire un appello a cui migliaia di persone stanno
rispondendo positivamente e che culmineranno sabato 12 ottobre in una Manifestazione nazionale a Roma che si
chiamerà “Costituzione: la Via Maestra”.
Il Partito della Rifondazione Comunista di
Assisi ha ovviamente aderito e partirà alla volta della capitale per
manifestare la propria convinta partecipazione all’evento.
Chiunque volesse aderire partendo dal
luogo più consono alle proprie esigenze può chiamare i numeri di telefono che
troverete qui di seguito:
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Pullman
n.1 ore 10,00 parcheggio MiniMetrò Pian di Massiano Perugia telefonare
al 347/5745234;
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Pullman
n.2 ore 9,00 parcheggio stadio Città di Castello – ore 9,30 parcheggio Coop
Umbertide – ore 10,00 parcheggio mercato Ponte San Giovanni – ore 10,30
parcheggio metano Marsciano – ore 10,45 parcheggio Ip Todi telefonare al
329/4403017;
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Pullman
n.3 ore parcheggio ore 9,30 Coop Gubbio – ore 10,00 piazza del mercato Gualdo
Tadino – ore 10,45 parcheggio Cgil Foligno – ore 11,15 hotel Agip Spoleto telefonare
al 333/7190702;
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Pullman
n.4 ore 9,30 piazzone Magione – ore 9,45 ex Sai Passignano – ore 10,00 ex
Volante In Tuoro telefonare al 348/2868062.