Martedì 30 aprile presso la sezione del PRC di Bastia Umbra, alla presenza del segretario provinciale Enrico Flamini, si è svolta una
partecipata riunione comprensoriale dei circoli di Rifondazione Comunista di
Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Torgiano per analizzare l’attuale fase
politica.
Dal dibattito è emersa non tanto l’analisi del voto delle elezioni politiche,
già ampiamente sviscerata dai singoli circoli nelle settimane precedenti,
quanto la necessità di unire le istanze della sinistra in un polo politico di
cui Rifondazione Comunista possa essere uno dei motori propulsivi per il suo
portato di militanza e di progettualità.
Oltre alle tante questioni locali sulle quali si può e si deve fare squadra,
dallo scellerato Piano Regolatore di Assisi fino alle varie vertenze che
colpiscono le piccole e medie imprese del territorio che stanno subendo come in
tutta Italia, crisi devastanti, nella discussione sono emerse utili
considerazioni su come uscire dalla crisi della sinistra italiana, anche in
considerazione della nascita del Doroteo governo Letta.
Le questioni sono tante e tutte dirimenti; ad esempio il patto di stabilità. I
trasferimenti ai comuni, come sappiamo tutti, sono stati ridotti al lumicino e
a farne le spese sono e saranno i ceti popolari, perché verranno tagliate le
risorse per i servizi sociali, l’edilizia scolastica, la rete stradale e tutti
quei servizi che cercano di attuare in pieno un vero stato di diritto.
Per questo motivo è emersa la proposta di lanciare una moratoria sul patto di
stabilità, sotto forma di mozione da proporre ai quattro consigli comunali, che
permetta lo sblocco dei fondi destinati agli ammortizzatori sociali e per la
manutenzione del territorio.
Inoltre i circoli del comprensorio hanno deciso di partecipare attivamente alla
raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare “Rifiuti zero”
affinché le istituzioni possano elaborare una legge che permetta finalmente
all’Italia di avere una efficiente regolamentazione che codifichi in modo
puntuale la raccolta differenziata affinché si arrivi ad un nuovo modello di
sviluppo sostenibile. Infine i circoli si stanno mobilitando per la
partecipazione alla manifestazione nazionale organizzata dalla Fiom per il
18 maggio a Roma sulle questioni del lavoro, una data importante perché
servirà al paese per capire quanto sia necessaria l’unità di quelle forze
veramente progressiste capaci di mettere in campo politiche che riportino al
centro del dibattito politico i temi del lavoro e della solidarietà.
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