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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


giovedì 23 maggio 2013

Assisi ricordi Don Gallo




di Franco Cesario 

Un altro pezzo importante della nostra storia purtroppo se ne va.
Don Gallo, il prete da marciapiede, come amava definirsi, il faro costante degli ultimi e degli emarginati, ha deciso inopinatamente di abbandonarci.
Senza la sua presenza sarà ancora più duro lottare e battersi contro le ingiustizie della società per chi, come noi, fa dell’antifascismo e della tolleranza la sua ragion di vita.
Confidiamo però che la sua tenacia, la sua simpatia (universalmente riconosciuta) e la sua enorme carica umana continuino ad essere da modello e da insegnamento per le giovani generazioni e non.
Don Gallo ci ha insegnato, infatti, cosa sia l’amore per il prossimo guardando costantemente all’integrazione come opportunità e non come pericolo.
Don Andrea conciliava la passione per le idee di progresso con l’amore nei confronti di Dio;  spesso veniva ripreso e bacchettato dalle alte gerarchie ecclesiastiche, a volte perchè costituiva un pungolo costante contro la corruzione dei costumi altre per il suo essere “angelicamente anarchico”.
Nessuno potrà negare, però (a meno che non voglia fare ammissione di faziosità) la sua grandezza spirituale, la sua enorme passione per la vita e il suo positivo ascendente sui tanti credenti che anche grazie al suo esempio si sono sentiti più liberi di essere contemporaneamente cattolici e comunisti.
Per tutte queste ragioni ci piacerebbe che anche da Assisi, città della pace, e dalle sue Istituzioni, amministrazione comunale e sacro convento, provenisse il legittimo tributo per l’opera donata al mondo da questo Giusto, come sempre viene fatto, lodevolmente, per tutte quelle personalità nazionali ed internazionali che, in questi anni, sono venute a mancare.
Proponiamo inoltre in questa sede che si prenda in seria considerazione la possibilità di intitolare a Don Andrea Gallo un via o una strada del comune di Assisi; a questo scopo a breve proporremo una mozione al consiglio comunale affinché anche il grande prete di Genova possa avere il suo spazio nella città del santo poverello.

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