Il governo Monti ha fatto ricorso
presso la Corte Costituzionale contro alcune norme approvate dalla Regione
Calabria che legiferava a favore dell’agricoltura a chilometri zero e
dell’agricoltura regionale.
Questo ricorso rappresenta
l’ennesima riprova dei radicati sentimenti anti-popolari e dell’asservimento
dell’esecutivo ai poteri forti delle lobby e delle multinazionali.
Il ricorso fa leva, infatti, su
presunti principi contenuti nelle norme regionali della Calabria che, favorendo
l’agricoltura regionale, andrebbero a contrastare le norme comunitarie che
tutelano la libera circolazione delle merci.
Risulta lampante il perseguimento
di un preciso schema asservito alle oligarchie mondiali dell’alimentazione che
puntano a distruggere le aziende locali e a creare un mortale appiattimento
delle abitudini alimentari della popolazione che in questo modo sarà costretta
a scegliere solo prodotti preparati dalle stesse grandi industrie
dell’alimentazione.
Noi di Rifondazione Comunista di
Assisi che siamo stati i promotori del Gruppo di Acquisto Popolare che la
scorsa primavera ha portato un ventata di novità nel nostro territorio,
riteniamo questo provvedimento del governo Monti a dir poco vergognoso ed
indicativo della sua natura iperliberista ed autoritaria.
Uno degli scopi del GAP è infatti
promuovere l’economia a chilometri zero, le piccole aziende locali, evitare gli
sprechi, far risparmiare le famiglie per resistere all’insopportabile carovita
della crisi attuale promuovendo al contempo un’economia a basso impatto
ecologico e più umana.
Questo ennesimo scellerato atto
dell’esecutivo Monti-Fornero-Passera non fa altro che aumentare la nostra
determinazione nel riorganizzare, quanto prima, nuove distribuzioni del Gruppo
di Acquisto Popolare.
Perché non l’abbiano vinta tutte
quelle forze retrive e conservatrici che ci vogliono omologati e schiavi della
loro becera economia incentrata solo sul profitto di pochi a discapito della
salute di tutti gli altri.
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