Contatore visite

Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


lunedì 10 settembre 2012

Anche ad Assisi comitati referendari unitari



Da tempo noi di Rifondazione Comunista di Assisi pensiamo sia giunta l’ora di unire la Sinistra, partendo dai territori, per rilanciare le tematiche del lavoro, del welfare e del risanamento dell’economia italiana.
Le continue divisioni hanno fatto il gioco dei partiti complici, o quanto meno colpevolmente silenti, delle “scorribande” della speculazione e di quello che un illuminato economista come Luciano Gallino ha definito finanzcapitalismo.
È giunto il momento quindi di unire tutti quei soggetti politici e sociali che possano e vogliano definirsi anti-austerity e a favore del rilancio del lavoro per far pagare la crisi a chi l’ha prodotta.
L’iniziativa referendaria volta a ripristinare l'articolo 18 e a cancellare l'art. 8 contenuto nella finanziaria di Berlusconi in questo senso, oltre che nel merito della questione, rappresenta un primo ed importantissimo esempio di come la Sinistra possa finalmente unirsi per cominciare a fare quello che il suo popolo da tempo richiede.
Per questo motivo noi di Rifondazione Comunista chiediamo che anche ad Assisi possa costituirsi questo comitato referendario unitario in modo da poter rilanciare una netta opposizione alla deriva liberista in cui il nostro paese è ormai sprofondato.
Niente più tentennamenti, niente riserve: non ci si può dichiarare a favore dell’articolo 18 e non partecipare al comitato unitario.
L’esperienza di Syriza in Grecia deve essere il nostro spunto: nel paese ellenico l’unione dei movimenti, di pezzi importanti del sindacato e dei partiti di sinistra e comunisti ha prodotto eccellenti risultati non solo dal punto di vista elettorale ma soprattutto programmatico per una nuova politica libera dai dettami tecnocratici del liberismo.
L’unità di tutte quelle forze anti-austerity (non diremo anti Monti perché il presidente del consiglio rappresenta solo la necessità momentanea della speculazione) serve per agire concretamente, anche sul nostro territorio, da subito contro i tagli al welfare, agli enti locali e per superare la crisi con una svolta convinta e decisa verso sinistra.
L’unica svolta capace di dare un futuro al nostro paese devastato da anni di politiche recessive e anti-popolari.

Nessun commento:

Posta un commento