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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


martedì 7 giugno 2011

Il resoconto ovvero primo giorno di scuola ovvero chi (mal) comincia non termina l'opera




di Franco Cesario

Lunedi, di fronte a molti cittadini e a svariate claques di centrodestra, si è celebrato il primo consiglio comunale dell'èra "Ricci bis" e subito si è capito quale potrebbe essere "l'andazzo" da qui ai prossimi 5 anni di legislatura.

Tra gli interventi "caldi" si deve assolutamente segnalare quello di Claudia Travicelli (la solitudine dei (numeri) primi potremmo definirla), in versione ancella, che fornisce utili indicazioni su come si comporterà durante l'intero quinquennio: vota insieme alla maggioranza la presidente del consiglio comunale, ruolo per cui era stata individuata la consigliera Buini, permettendo alla stessa di essere eletta al primo scrutinio, continuando l'idillio con essa durante tutto il consiglio comunale con scambi di messaggini telefonici e baci da lontano.

Il consigliere Tardioli, invece, si pavoneggia dicendo che il primo rigore lo hanno segnato loro e quindi che l'opposizione deve mettersi l'anima in pace (facile per chi gioca sempre nella squadra favorita); noto per la sua coerenza e la sua agilità (nonostante la mole) passato in poco tempo dal centrosinitra bastiolo, alla Lega Nord di Assisi per venire eletto, alla fine, tra le fila della lista Ricci, bacchetta, in una versione ancor più becera (se possibile) e qualunquista del primo Berlusconi, Carlo Cianetti dicendogli che non si può considerare di sinistra chi fa il giornalista in Rai(!) e non lavora invece alla Olivetti(!!) facendo tra l'altro outing sulla sua nomina al CST di Santa Maria degli Angeli (prima che lo dicessero altri...)in quanto soggetto a spoil system.
Parla dei problemi della Sinistra: vista la sua parabola politica a Sinistra ci sono problemi si ma di selezione della classe politica...

Un pimpante Marini (interrotto da un messaggio si è giustificato: "scusate, uno dei tanti elettori!") poco dopo elogia la scelta della Buini come prima donna presidente del consiglio comunale della storia di Assisi (glissando sul fatto che in giunta invece non ce ne sia nemmeno l'ombra) dopo di che saluta tutta una serie di personalità assisane a partire dal vescovo, ai vari ordini sacerdotali e le forze dell'ordine, menzionando tra le priorità della legislatura la famiglia ma scordandosi di parlare di lavoro.

Ricci dal canto suo, con la solita flemma e il tanto amato verbo "afferire", elenca le deleghe: Massucci dovrà occuparsi, come assessore, tra le altre cose, del reperimento delle risorse finanziarie: auguri vivissimi visti i tagli del governo amico che sta a Roma!

Per Freddii, capo gruppo Pdl entrato in consiglio dopo la nomina degli assessori, Assisi si allinea alla maggioranza che c'è a livello nazionale. Ancora per poco diciamo noi....

Gli altri fanno tutti scena muta, come ormai da tradizione nel consiglio comunale di Assisi, pronti solo ad alzare la mano a comando nei momenti in cui gli verrà richiesto.

E poi Carlo Cianetti, che si dice onorato di rappresentare anche il nostro Partito, che bacchetta, lui si a ragione, Ricci per le conclamate scarse competenze della sua giunta, ricorda le 421 osservazioni fatte al piano regolatore proprio in prossimità della campagna elettorale, menzionando la nostra oggettiva pochezza di mezzi propagandistici nei loro confronti che invece erano spalleggiati dai maggiori imprenditori della zona e dal clero: insomma un intervento che ci fa capire che abbiamo fatto bene ad appoggiarlo e che ci fa ben sperare per il proseguio della legislatura.

4 commenti:

  1. Anonimo10/6/11

    Certo che ce ne vuole di stomaco per essere appoggiati da voi.

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  2. Anonimo10/6/11

    è il contrario...ma tu sei il solito fazioso che non capisce un cazzo

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  3. Anonimo13/6/11

    Paolo Ferrero

    Una grande vittoria non solo contro Berlusconi ma contro Il neoliberismo e le privatizzazioni praticate in questi vent'anni dal centro destra e dal centro sinistra. Dal referendum nasce una domanda di alternativa fondata sul protagonismo dei comitati, delle associazioni e della partecipazione popolare. Proponiamo di consolidare questo risultato dando vita a una costituente dei beni comuni che raggruppi comitati, movimenti, associazioni e partiti che vogliono uscire dal neoliberismo e costruire il futuro mettendo al centro i beni comuni.

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  4. Anonimo13/6/11

    ROSSOMALPELO

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