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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


martedì 31 agosto 2010

Inquinamento ad Assisi: ora basta, si agisca!



Per primi noi di Rifondazione Comunista di Assisi sin dall’8 gennaio scorso abbiamo posto il problema dell’inquinamento delle acque di falda nel territorio assisano, quindi ci preme di provare a fare una minima chiarezza sulla questione che ormai è diventata intollerabile.
L’atteggiamento rassicurante del sindaco Ricci a proposito di un fenomeno così rilevante per la salute pubblica è fuori luogo ed appartiene agli atteggiamenti di una politica dell’ottimismo a tutti i costi che non serve assolutamente alla cittadinanza.
Le acque captate nel comune di Assisi vengono convogliate ed utilizzate sia per uso potabile pubblico che per quello domestico privato. L’uso pubblico è addirittura di rilevanza regionale perché alimenta buona parte del sistema di approvvigionamento dell’Umbria.
Contrariamente a quanto bonariamente dichiara il sindaco di Assisi, che fa riferimento soltanto all’inquinamento di un unico pozzo, la situazione dell’area contaminata dal tetracloroetilene è molto più vasta. Esiste infatti una quasi certa sorgente di contaminazione rilevata in numerosi pozzi a S.M.Angeli, con concentrazione di contaminanti superiore a centinaia di volte il limite di potabilità delle acque. Una diffusione della contaminazione diretta verso Tordandrea e verso Bastia Umbra, interessando di conseguenza un vasto territorio e tutti i pozzi presenti. Questa nuova area che è stata rilevata dall’Arpa Umbria negli ultimi mesi si aggiunge a quella già ampiamente da noi denunciata nel mese di gennaio nel territorio compreso tra Torchiagina e Petrignano.
Alla luce della situazione descritta, ci pare che gli atteggiamenti rassicuranti del sindaco Ricci siano al quanto leggeri, pericolosi ed inadeguati alla risoluzione del problema.
La Regione Umbria intanto ha avviato le procedure sulla base delle normative vigenti, per valutare la natura e l’entità della contaminazione.
Questi elementi sono necessari per organizzare l’attività di bonifica dei siti contaminati e garantire la qualità dell’acqua pubblica distribuita dall’acquedotto ed anche di quella delle utenze private domestiche.
Ma per risolvere questa situazione che ormai è divenuta emergenza, occorre la collaborazione chiara e fattiva dell’amministrazione comunale, quindi non è utile alla causa nascondere come fa il sindaco le vere dimensioni ed entità dell’area inquinata.
Per questo chiediamo al sindaco Ricci di riferire alla cittadinanza la realtà della questione e soprattutto quanto intende mettere in campo e come per la risoluzione definitiva del problema.

Per il Circolo della Rifondazione Comunista di Assisi
Segretario Francesco Di Lascia
Responsabile dell’Organizzazione Franco Cesario
Responsabile Area Ambiente Roberto Checcucci

17 commenti:

  1. Anonimo31/8/10

    perchè ricci si ostina a non dire niente??

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  2. Anonimo31/8/10

    ma perchè le autorità non bloccano tutto? è possibile che dopo tutte queste denuncie tutti noi continuiamo a bere e usare l'acqua dei nostri rubinetti? per la pasta, per il caffè, per lavare i piatti. è un vero disastro!

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  3. Anonimo31/8/10

    evidentemente la situazione non è così tragica come vogliono farci credere...

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  4. Anonimo31/8/10

    tu fa come ti pare, ma io è da un pò che non uso l'acqua del rubinetto

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  5. Anonimo31/8/10

    ma lo hanno detto anche mignani ed ansideri! smettetela di mettere la testa sotto la sabbia e pretendete dai vostri rappresentanti (che con i votri voti l'avete fatti diventare anche i miei) diano risposte concrete e soprattutto rapide!

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  6. Anonimo31/8/10

    penso sia ora di fare un volantinaggio informativo. se non lo fa il comune fatelo voi, ma la gente ha diritto ad essere informata

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  7. Anonimo31/8/10

    ditelo al vostro cianetti...

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  8. Anonimo31/8/10

    raccogliete firme!

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  9. Anonimo31/8/10

    aldilà delle mozioni della travicelli e di mignani e i vostri articoli, fate qualcosa per informarci una volta per tutte, l'acuqa la usiamo tutti i giorni

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  10. Anonimo31/8/10

    Con la salute della gente non si può e non si deve scherzare. Non facciamo allarmismo ma ci risultano dati sull'inquinamento molto preoccupanti. Non si tratta di un pozzo e non si tratta di un inquinamento leggero. la Regione sta già lavorando, a questo punto Provincia, Comune, Asl, arpa facciano la loro parte. Non si tratta di essere ottimisti o pessimiti, si tratta di spiegare ai cittadini cosa sta succedendo, quali sono i rischi per la salute dei cittadini e indicare misure di prevenzione. Lo deve fare il comune prima di tutto.
    Carlo Cianetti

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  11. Anonimo1/9/10

    vorrei capire perchè pettirossi non segue la linea nazionale del pd:

    http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/08/31/news/milano_il_pd_punta_sull_archistar_boeri_progetto_civico_per_battere_la_moratti-6666657/?ref=HREC1-2

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  12. Anonimo2/9/10

    idv segue a ruota il pd: ma da quando le direttive nazionali di dipietro sono quelle di essere così in sintonia con il partito di bersani?

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  13. Anonimo2/9/10

    a me sembra di aver visto brufani e franca mariani alla presentazione di cianetti...

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  14. Anonimo2/9/10

    in politica serve anche coraggio, pettirossi e sensi non mi sembrano dei curo di leone

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  15. Anonimo2/9/10

    ricci risponde sulle scuole, sui pozzi e tutti il resto, ma che dice? niente!!

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  16. Anonimo2/9/10

    ci vuole un consiglio comunale aperto!

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  17. Anonimo2/9/10

    il consiglio comunale lo farete in giardino

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