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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


lunedì 23 agosto 2010

Città allo sfascio



La cittadinanza di Assisi, soprattutto quella delle bistrattate frazioni, (come testimonia il continuo fiorire di comitati che protestano per i carenti servizi offerti dal comune) ne ha piene le scatole di questa amministrazione comunale, la quale non fa altro che, in modo spesso puerile, litigare.
Bartolini, che offre cene a chiunque gli capiti sotto tiro, è determinato più che mai a candidarsi contro Ricci e il Pdl assisano; Ricci esterna contro il consigliere comunale Morani che, a sua volta, si lamenta dell'operato della stessa maggioranza di cui fa parte, magari con l'intento di inserirsi in veste di terzo incomodo come candidato sindaco della destra; Zibetti, contravvenendo alla suo andare costantemente sotto traccia, fa sentire il suo disappunto rispetto alla questione dei 250.000 € spesi per la risistemazione dei tetti dell’ex-Montedison.
E’ il solito refrain di fine legislatura fatto sulle spalle della cittadinanza.
Nel frattempo pare che il corso di economia del turismo, grazie alla collaborazione con l’Università di Perugia, possa restare ad Assisi, ma “stranamente” nessuno cita le sorti del Centro Studi sul Turismo, struttura di fondamentale supporto allo stesso corso di laurea: che fine faranno il CST e i suoi dipendenti?
Come se tutto ciò non bastasse arriva la notizia che il comune di Assisi, facendo finalmente outing ed ammettendo che il suo intervento in campo turistico è insufficiente, sta pensando di assumere un manager esterno per poter risollevare l'economia assisana dal preoccupante calo di visitatori di questi ultimi anni.
Ma il sindaco Ricci non si considerava un super-esperto di turismo? E l'assessore Paoletti che come altre volte ingenuamente e candidamente ammette il proprio fallimento e quello della giunta di cui fa parte, perché non prende atto una volta per tutte della sua incapacità e non fa un favore alla comunità dimettendosi?
La decisione paventata di chiamare un manager esterno è a dir poco ridicola: quanto ci costerebbe in un periodo di grave crisi economica, accentuata ad Assisi dagli sconfortanti dati sul turismo? Che ci stanno a fare gli assessori competenti e il sindaco se non sanno fare il loro lavoro? E se proprio si arrivasse a questa soluzione, perché dovremmo pagare due persone per svolgere lo stesso compito?
Certo, una giunta che spende 50.000 € per una nuova auto di rappresentanza non può perdere tempo a pensare a queste quisquiglie…
Invece noi riteniamo che la giunta di destra, che purtroppo tarpa le ali da anni ad Assisi, debba fare finalmente un atto di umiltà; ci dia retta, esattamente come ha fatto nel caso dell'Asl di Santa Maria e del parcheggio dell'ospedale di Assisi, abbandoni queste idee fasulle pensando a qualcosa di più serio ed economico per la città.
Non ci si può far governare dai tecnici, chi vince le elezioni deve avere l'onere e l'onore di fare scelte precise. L'unico risultato tangibile è una città allo sbando, anzi allo sfascio, senza regole e controlli, fatti che dimostrano come sia vitale la necessità che una Sinistra vera prenda in mano la situazione facendo finalmente gli interessi della gente nella gestione della res publica.

20 commenti:

  1. Anonimo24/8/10

    certo quei 50.000 € non vanno proprio giù...

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  2. Anonimo24/8/10

    CATASTROFISTI!

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  3. Anonimo24/8/10

    altro che catastrofisti, hanno rilevato molte cose che non vanno: per ognuna di quelle dette ci si dovrebbe fare un intervento singolo.
    ad esempio, vogliamo parlare dei vari comitati che stanno sorgendo dappertutto? quelle delle viole è solo l'ultimo, ma anche a castelnuovo hoi sentito che c'è maretta per non parlare di tordandrea e rivotorto.

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  4. Anonimo24/8/10

    se veramente fosse come dite perchè bartolini ha così tanto seguito? tutti lobotomizzati? tutti addormentati dalla tv? la verità è che non sapete ammettere di avere perso, culturalmente e politicamente. la gente non vi ascolta più perchè siete dei falsi profeti, e quando comandate voi non c'è nessuna pratica diversa. invece assisi è stata governata bene, con errori certo, ma con efficienza e modernità e pensando ad evitare gli sprechi. queste sono risposte che la gente si aspetta altro che inutili chiacchiere che potranno anche sambrare belle ma che non hanno mai dato nè lavoro nè sviluppo.

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  5. Anonimo24/8/10

    sarà anche vero quello che tu dici, ma c'è chi non la pensa così, che ci vuoi fare? c'è chi preferisce altre priorità, c'è chi pensa che le strade da percorrere sono altre, chi pensa che solo con una vera democrazia si possa fare il bene di tutti.

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  6. Anonimo25/8/10

    ma quale sfascio assisi è la città meglio amministrata dell'umbria

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  7. Anonimo25/8/10

    solo demagogia comunista

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  8. Anonimo25/8/10

    propaganda e basta, contano i fatti e bartolini i fatti li fa

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  9. Anonimo25/8/10

    l'ho notato anche io che sul parcheggio dell'ospedale e l'usl di santa maria ne hanno parlato molto dopo i vostri interventi questi del comune! è vero!

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  10. Anonimo25/8/10

    questa sinistra ce la farà, come si dice nel comunicato, a prendere davvero in mano le redini della situazione?

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  11. Anonimo25/8/10

    con un pd così combinato non penso proprio...

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  12. Anonimo25/8/10

    rosicate tanto bartolini vince sempre!

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  13. Anonimo25/8/10

    infatti dovreste andare da soli senza il pd, o almeno prepararvi a farlo

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  14. Anonimo25/8/10

    ma chi l'ha detto che Bartolini ha molto consenso? Ormai sono dalla sua parte solo quelli che hanno ricevuto favori ed altri che al momento non vedono alternative. ma alternative potrebbero uscire fuori...

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  15. Anonimo26/8/10

    Condividiamo la proposta di Bersani
    giovedì 26 agosto 2010

    di Paolo Ferrero

    Condividiamo la proposta avanzata ieri da Bersani di dar vita ad una alleanza democratica per sconfiggere Berlusconi. Non si tratta solo di cacciare un governo mefitico, ma di ricostruire il quadro democratico del paese. Questa alleanza deve porsi l’obiettivo di uscire da questa sciagurata seconda repubblica e cementarsi attorno alla difesa e al rilancio della Costituzione, al varo di una legge elettorale proporzionale, alla giustizia sociale. Noi avanziamo da tempo questa proposta - lo abbiamo fatto anche alla manifestazione unitaria delle opposizioni del 13 marzo scorso - e la presa di posizione di Bersani costituisce un passaggio importantissimo. Si tratta dell’unica strada per sconfiggere una destra populista antioperaia e pericolosa per la democrazia. Si tratta di una scelta importante perché mette la parola fine alle ipotesi bipolari e bipartitiche che Veltroni e i suoi alleati stanno continuando a perseguire con grande visibilità sui mass media.

    Bersani propone poi di dar vita, all’interno dell’alleanza democratica, ad un nuovo Ulivo, che si caratterizzi con un programma comune di governo. Noi non siamo interessati ad entrare al governo così come non siamo interessati alla costruzione di questo nuovo Ulivo da cui ci dividono scelte politiche e programmatiche di fondo. Noi siamo impegnati a costruire l’unità delle forze della sinistra di alternativa, unità di cui la Federazione della Sinistra rappresenta una tappa fondamentale. Il PD lavorerà ad un nuovo Ulivo e al programma di governo con tutte le forze della sinistra moderata. Noi lavoreremo per unire tutte le forze della sinistra anticapitalista. Il progetto politico di Bersani e il nostro sono quindi assolutamente diversi – ed è decisivo questo elemento di chiarificazione - ma questo non ci impedisce e non ci impedirà di lavorare per la costruzione di una alleanza democratica che tolga a Berlusconi il governo del paese, vari una legge elettorale proporzionale e ricostruisca un nuovo quadro democratico del paese.

    Per attuare questa politica è però necessario cacciare Berlusconi e conquistare nuove elezioni. Su questo ultimo punto le posizioni tra noi e il PD divergono e lo dobbiamo quindi incalzare fermamente. Di fronte al tentativo di Berlusconi di rappattumare la maggioranza, la vera cosa che manca nel paese è l’opposizione. Dobbiamo dar forma e sostanza politica all’opposizione. Costruiamo quindi da subito, città per città, la partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 ottobre convocata dalla Fiom, con l’obiettivo esplicito di cacciare il governo Berlusconi , sconfiggere la Confindustria, l’arroganza della FIAT e le sciagurate politiche europee.

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  16. Anonimo26/8/10

    Condividiamo la proposta di Bersani
    giovedì 26 agosto 2010

    di Paolo Ferrero

    Condividiamo la proposta avanzata ieri da Bersani di dar vita ad una alleanza democratica per sconfiggere Berlusconi. Non si tratta solo di cacciare un governo mefitico, ma di ricostruire il quadro democratico del paese. Questa alleanza deve porsi l’obiettivo di uscire da questa sciagurata seconda repubblica e cementarsi attorno alla difesa e al rilancio della Costituzione, al varo di una legge elettorale proporzionale, alla giustizia sociale. Noi avanziamo da tempo questa proposta - lo abbiamo fatto anche alla manifestazione unitaria delle opposizioni del 13 marzo scorso - e la presa di posizione di Bersani costituisce un passaggio importantissimo. Si tratta dell’unica strada per sconfiggere una destra populista antioperaia e pericolosa per la democrazia. Si tratta di una scelta importante perché mette la parola fine alle ipotesi bipolari e bipartitiche che Veltroni e i suoi alleati stanno continuando a perseguire con grande visibilità sui mass media.

    Bersani propone poi di dar vita, all’interno dell’alleanza democratica, ad un nuovo Ulivo, che si caratterizzi con un programma comune di governo. Noi non siamo interessati ad entrare al governo così come non siamo interessati alla costruzione di questo nuovo Ulivo da cui ci dividono scelte politiche e programmatiche di fondo. Noi siamo impegnati a costruire l’unità delle forze della sinistra di alternativa, unità di cui la Federazione della Sinistra rappresenta una tappa fondamentale. Il PD lavorerà ad un nuovo Ulivo e al programma di governo con tutte le forze della sinistra moderata. Noi lavoreremo per unire tutte le forze della sinistra anticapitalista. Il progetto politico di Bersani e il nostro sono quindi assolutamente diversi – ed è decisivo questo elemento di chiarificazione - ma questo non ci impedisce e non ci impedirà di lavorare per la costruzione di una alleanza democratica che tolga a Berlusconi il governo del paese, vari una legge elettorale proporzionale e ricostruisca un nuovo quadro democratico del paese.

    Per attuare questa politica è però necessario cacciare Berlusconi e conquistare nuove elezioni. Su questo ultimo punto le posizioni tra noi e il PD divergono e lo dobbiamo quindi incalzare fermamente. Di fronte al tentativo di Berlusconi di rappattumare la maggioranza, la vera cosa che manca nel paese è l’opposizione. Dobbiamo dar forma e sostanza politica all’opposizione. Costruiamo quindi da subito, città per città, la partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 ottobre convocata dalla Fiom, con l’obiettivo esplicito di cacciare il governo Berlusconi , sconfiggere la Confindustria, l’arroganza della FIAT e le sciagurate politiche europee.

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  17. Anonimo26/8/10

    Condividiamo la proposta di Bersani
    giovedì 26 agosto 2010

    di Paolo Ferrero

    Condividiamo la proposta avanzata ieri da Bersani di dar vita ad una alleanza democratica per sconfiggere Berlusconi. Non si tratta solo di cacciare un governo mefitico, ma di ricostruire il quadro democratico del paese. Questa alleanza deve porsi l’obiettivo di uscire da questa sciagurata seconda repubblica e cementarsi attorno alla difesa e al rilancio della Costituzione, al varo di una legge elettorale proporzionale, alla giustizia sociale. Noi avanziamo da tempo questa proposta - lo abbiamo fatto anche alla manifestazione unitaria delle opposizioni del 13 marzo scorso - e la presa di posizione di Bersani costituisce un passaggio importantissimo. Si tratta dell’unica strada per sconfiggere una destra populista antioperaia e pericolosa per la democrazia. Si tratta di una scelta importante perché mette la parola fine alle ipotesi bipolari e bipartitiche che Veltroni e i suoi alleati stanno continuando a perseguire con grande visibilità sui mass media.

    Bersani propone poi di dar vita, all’interno dell’alleanza democratica, ad un nuovo Ulivo, che si caratterizzi con un programma comune di governo. Noi non siamo interessati ad entrare al governo così come non siamo interessati alla costruzione di questo nuovo Ulivo da cui ci dividono scelte politiche e programmatiche di fondo. Noi siamo impegnati a costruire l’unità delle forze della sinistra di alternativa, unità di cui la Federazione della Sinistra rappresenta una tappa fondamentale. Il PD lavorerà ad un nuovo Ulivo e al programma di governo con tutte le forze della sinistra moderata. Noi lavoreremo per unire tutte le forze della sinistra anticapitalista. Il progetto politico di Bersani e il nostro sono quindi assolutamente diversi – ed è decisivo questo elemento di chiarificazione - ma questo non ci impedisce e non ci impedirà di lavorare per la costruzione di una alleanza democratica che tolga a Berlusconi il governo del paese, vari una legge elettorale proporzionale e ricostruisca un nuovo quadro democratico del paese.

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  18. Anonimo26/8/10

    Per attuare questa politica è però necessario cacciare Berlusconi e conquistare nuove elezioni. Su questo ultimo punto le posizioni tra noi e il PD divergono e lo dobbiamo quindi incalzare fermamente. Di fronte al tentativo di Berlusconi di rappattumare la maggioranza, la vera cosa che manca nel paese è l’opposizione. Dobbiamo dar forma e sostanza politica all’opposizione. Costruiamo quindi da subito, città per città, la partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 ottobre convocata dalla Fiom, con l’obiettivo esplicito di cacciare il governo Berlusconi , sconfiggere la Confindustria, l’arroganza della FIAT e le sciagurate politiche europee.

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  19. Anonimo26/8/10

    evviva il comunismo e la libertà
    rossomalpelo

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  20. Anonimo27/8/10

    Post condivisibile meno se posso dirlo, la discussione scaturutane. Sottovalutare Bartolini è secondo me da ingenui ha consenso non per la sua bravura politica ma per gli interessi diffusi che sa tutelare, le baracche che si trasformano in ville, i lavori perenni nel comune, l'asfalto, il cemento, in poche parole il fulcro dell'economia della città. Non è un caso che cultura, turismo pur essendo soggetti trainanti dell'economia sono mantenute in un angolo. Mentre ho qualche perplessità sui tempi della scelta di un tecnico sul turismo poteva e doveva essere fatta prima se non fosse stata ostacolata sempre dal solito ora è solo una butade elettorale, una sicura spesa ma anche un correre quando i famosi buoi sono già fuori dalla stalla. Dire che il sindaco è un tecnico, è vero ma si vede che per Assisi nn ha voluto o potuto spendersi ulteriormente d'altronde è stato sempre a rimorchio delle scelte bartoliniane. E' la politica di questo centro destra che non ha alternative è fatta di cemento, abusi e catrame ma che portano voti. Sta alla sinistra unita creare una prospettiva diversa di sviluppo per sovvertire un potere fortissimo che ha la destra nel nostro comune. Mi domando se ne saremo capaci viste le divisoni e la mancanza di un progetto unitario. Silenzio

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