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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


lunedì 15 febbraio 2010

Grande successo per l'Assemblea di sabato


L'attivismo del Circolo PRC di Assisi che ha organizzato l'Assemblea sul Lavoro insieme alle altre forze del centro sinistra assisano (Sinistra Ecologia e Libertà, La Mongolfiera, Italia dei Valori, Sinistra Critica, Socialismo 2000) sta dando dei frutti tangibili.
L'Assemblea di sabato scorso alla Pro Loco di S.M.Angeli è stata un successo. Non solo per le tantissime persone che sono transitate nella Sala fra le 16,00 e le 19,00 ma soprattutto perchè il dibattito è stato interessante e vivo.
Il Prof. Vinicio Bottacchiari ha parlato con dovizia di particolari delle peculiarità e delle criticità del modello umbro di sviluppo, mentre il dott. Giorgio Miscetti, dall'alto dei suoi 30 anni spesi nella lotta contro gli infortuni sul lavoro, ha evidenziato come essi sono sempre più frutto della pressione che gli operai sono costretti a subire sul posto di lavoro.
E' risultato chiaro che il lavoro non è solo causa di infortuni per la mancanza del rispetto delle "regole di sicurezza sui luoghi di lavoro" ma anche che l'assenza di questo può creare problemi psicologici gravissimi: infatti un grande numero di persone licenziate o in cassa integrazione, che vedono il proprio futuro in modo nebuloso, cadono in grave depressione.
All'Assemblea hanno partecipato soprattutto lavoratori del territorio che lavorano o lavoravano nella Colussi, alla Manini, alla Tacconi, alla Limoni, alla Trafomec, oltre che rappresentanti delle varie categorie di lavoratori della CGIL, portando il loro contributo e testimoniando chi veramente sta pagando la crisi di questi nefasti mesi: LORO!
Quello che si evince dallo splendido pomeriggio è la voglia di Sinistra che c'è, anche ad Assisi che da sempre si è fatta "imbambolare" dalle promesse di una destra che nella nostra città ha dato prova di quello che è, una fabbrica di cemento, di rotonde e quindi di cospicui affari mentre le frazioni, come appare chiaro dalle inchieste fatte dal nostro Partito, versano in condizioni pietose.
Altre questioni sono state discusse da alcuni personaggi politici che tengono a cuore il problema del lavoro, con la loro competenza e con le loro proposte innovative: Franco Calistri, coordinatore regionale di Socialismo 2000, ha disegnato una idea delle Regione che si faccia carico di aprire orizzonti nuovi per la risoluzione di questo che ormai appare un insormontabile problema. Stefano Vinti, segretario regionale del Prc, ha messo in campo due proposte che sono assolutamente interessanti e rivoluzionarie: l'Italia Mediana che è una consistente opposizione all'idea leghista del federalismo egoista per cui le Regioni del Centro Italia, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Lazio, con un nuovo sentimento di solidarietà, si assumono tutte insieme l'onore di proporre un nuovo modello di Stato Sociale che vada dalle questioni del Lavoro alla Sanità Pubblica, dalla Scuola Statale all'Acqua di tutti e un nuovo progetto di economia che sfrutti le vocazioni territoriali di ogni Regione.
Inoltre ha descritto le prerogative della Proposta di Legge sul "Reddito Sociale", che prevede un salario dignitoso per gli inoccupati, disoccupati e precariamente occupati, mettendo in campo l'idea forte che lo Stato debba provvedere o a dare il Lavoro o un Reddito di sopravvivenza, e non solo finanziare le banche.
Sicuramente non ci fermeremo qui, metteremo in campo tutto quello che è possibile in ideali e in democrazia per battere questa destra che ci ha riportato indietro rispetto ai diritti civili e sociali di almeno 100 anni.

23 commenti:

  1. Anonimo15/2/10

    Iniziative unitarie come queste non possono fare che bene alla Sinistra; ero presente all'incontro e devo dire che soprattutto l'apporto del dott. Miscetti è stato davvero importante e chiarificatore per tanti motivi; penso debba essere oggetto di campagna elettorale.

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  2. Anonimo15/2/10

    Grande Miscetti!

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  3. Anonimo15/2/10

    io non c'ero ma ho sentito sempre parlare bene di questo dottore. dove lavora adesso?

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  4. Anonimo15/2/10

    non ho capito la storia dell'italia mediana
    silvana

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  5. Anonimo15/2/10

    strano tutti questi lavoratori ad una assemblea di gente di sinistra...

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  6. Anonimo15/2/10

    vinti ha cominicato la campagna elettorale da assisi

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  7. Anonimo15/2/10

    ma la smetti sorcio che sei una nullità!?
    un elettore di sinistra che ti conosce

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  8. Anonimo15/2/10

    Assemblea interessante per le esperienze operaie riportate, che la presenza di Vinti abbia avuto come obbiettivo il tentativo di recuperare ad Assisi l'elettorato perso questo era pacifico. Quello che posso rilevare è che ogni sinistra ha dato un suo pezzo di risposta di come rispondere alla crisi penalizzando cosi le aspettative di chi vorrebbe risposte unitarie capaci di dare un reale orizzonte ad un uscita a sinistra con protoste praticabili, una strada lunga da percorrere sembra. Silenzio

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  9. Anonimo15/2/10

    era importante ricominciare a parlare di lavoro e dare un segnale di presenza ai lavoratori, comunicare che esistono anche ad Assisi forze politiche disposte ad occuparsi dei loro problemi. Ora bisognerà uscire dalle stanze e andare nelle piazze: a parlare, ad ascoltare la gente, a fare proposte. Un percorso è iniziato. CC

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  10. Anonimo15/2/10

    silenzio ma tu c'eri?!?!?

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  11. Anonimo15/2/10

    d'accordo con cc e soprattutto con il percorso costruito e in fase di miglioramento continuo delle forze di sinistra assisane.I contenuti non possono che unirci,e far capire ai cittadini che possiamo essere una valida alternativa di governo di questa città.il viaggio è cominciato al momento giusto e con le persone giuste.La strada lunga ci porterà all'orizzonte di una assisi più vicina alla gente...come voleva s.francesco!(beccate questo destra pseudo cattolica)
    l'irriducibile
    p.s.: "the best is yet to come"

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  12. Anonimo16/2/10

    assemblee, sentire gli umori della cittadinanza, parlare delle frazioni, ma soprattutto programmi seri e condivisi. questo deve fare la sinistra se vuole rappresentare una valida alternativa di governo.

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  13. Anonimo16/2/10

    silenzio palesati!

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  14. Anonimo16/2/10

    programmi seri e condivisi ma anche alternativi perchè dare una minestra riscaldata simile a quelli della destra solo con qualche cosa in più si rischia di non essere solo un po più "attrattivi" aggiungendo qualcosa in più che potrebbe fare la destra se solo non avesse il "vice" che preferisce il cemento e l'asfalto ad altro. La domanda è ma cosa può fare una amministrazione comunale di sinistra per rilanciare il lavoro? può essere simile alla destra che vende pezzi del suo territorio a grandi catene produttive per dare lavoro sotto pagato e massimi profitti al padrone di turno che poi sparirà fra 5 anni oppure valorizzare il territorio e le sue produzioni incentivando, piccole imprese, artigianato, turismo eco sostenibile, servizi alla persona ma anche riportando verso il servizio pubblico tutta una serie di attività privatizzate che oggi sono comunque finanziate con soldi pubblici e che il cittadino comunque paga per usufruirne? Silenzio

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  15. Anonimo16/2/10

    SILENZIO CANDIDATI!

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  16. Anonimo16/2/10

    belle idee, a parte le battute, perchè non ti fai conoscere? hai un ottimo progetto politico e sai come esporlo

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  17. Anonimo16/2/10

    "oppure" la sinistra assisana vuole fare,caro silenzio.
    senza i tuoi dubbi e con la certezza della nostra voglia di governare questo territorio.con te speriamo.o senza te,pazienza.
    l'irriducibile

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  18. Anonimo16/2/10

    candidarsi a cosa? non ci sono al momento elezioni e poi ci sono valide persone che sanno fare politica. E la politica secondo me è saper ascoltare chi ha buone idee. Le prossime elezioni sono le regionali dove la sinistra mi sembra stia dando una brutta immagine di se divisa sulle persone e listini meno su programmi e problemi della gente. Assisi è un laboratorio importante dove si può costruire qualcosa di diverso per la sinistra e per i suoi programmi sempre che le divisioni regionali non si ripercuotano a livello locale. C'è tempo per ragionare c'è tempo per costruire avete iniziato bene spero che non finisca come l'altra volta quando per poltroncine virtuali di assessorati inesistenti e per geopolitiche regionali riuscirono a far vincere ricci al primo turno. Silenzio

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  19. Anonimo17/2/10

    POLITICA
    Ferrero: mi candido in Campania perché De Luca è di destra

    pubblicata alle ore:16.23

    Il segretario del Prc e portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, conferma, a margine della sua visita all'Fma, stabilimento del gruppo Fiat a Pratola Serra, in Irpinia, la sua candidatura per la presidenza della Giunta campana per la Federazione di Sinistra. «La sinistra ha bisogno di un candidato di sinistra»
    evviva l'unità di sinistra evviva la federazione!!!

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  20. Anonimo17/2/10

    Farà cosi pure in Umbria Vinti e Goracci contro tutti ed essenzialmente senza listini paracadute. Oppure no?

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  21. Anonimo17/2/10

    da umbrialeft:
    Tito Boeri, docente Bocconi, scopre il “reddito sociale”: “Stop alle indennità, un sussidio unico di 750 euro al mese per tutti”

    di Redazione

    “L’Italia è l’unico Paese dell’eurozona dove non esiste un sussidio unico garantito per tutti i disoccupati”. “Chi perde il lavoro in Italia ha una probabilità di diventare povero sei volte superiore alla media: per questo c’è bisogno di una riforma organica, che copra tutti i tipi di lavoratori e dia certezza a chi si aspetta di essere aiutato se perde il posto”.
    Parte da questa considerazione il ragionamento del professor Tito Boeri, docente alla Bocconi, che, intervistato oggi da La Nazione, avanza una proposta che, sia pure articolata in termini diversi, pare proprio la copia sputata di quella del “reddito sociale” sostenuta da Rifondazione Comunista.
    Come pure analoghe a quelle del Prc le ragioni che sostengono la sua tesi: l’Italia, afferma infatti, è fra i Paesi più colpiti dalla crisi e, senza una copertura universale, milioni di disoccupati stanno cadendo nella povertà e, dunque, c’è il rischio di dover pagare prezzi sociali altissimi. Da qui l’urgenza di una riforma che si sarebbe dovuta già fare all’inizio della crisi, perché “se la gente non ha niente in tasca da spendere, rimettere in moto l’economia diventa ancora più difficile”, se non impossibile, aggiungiamo noi.
    Quanto al “sussidio unico di disoccupazione”, o “reddito sociale” che dir si voglia, questo (altra stretta analogia con la proposta del Prc) “potrebbe essere introdotto come uno schema che offra a tutti coloro che abbiano una precedente esperienza lavorativa (perciò anche a chi non è stato rinnovato un contratto a tempo determinato o provenga dal parasubordinato, ndr)… una percentuale della precedente retribuzione decrescente nel corso del tempo”.
    A questo riguardo Boeri azzarda una ipotesi sulla quale ogni discussione è aperta: parla, infatti di un 65 per cento dell’ultimo salario lordo percepito per i primi 6 mesi; scendere al 55 per cento dal settimo al diciottesimo mese e, infine, fornire un’assistenza fino a 24 mesi, con gli ultimi 6 a sussidio ridotto di 500 euro mensili riservato, però, solamente a chi ha lunghe carriere lavorative alle spalle.
    Ora, naturalmente, sugli aspetti tecnici (altri ancora, di minore rilevanza, vengono accennati nell’intervista) si potrà discutere, ma resta tuttavia il fatto che pure tra i bocconiani, ovvero in un ambiente che ha sempre spinto per introdurre riforme liberiste dell’economia, si va facendo strada la necessità di apportare correttivi a maggiore tutela del lavoro, correttivi considerati oltretutto indispensabili per rendere più sana l’economia medesima.
    E dopo i 24 mesi che succede?
    Per chi rimane senza lavori per più di 24 mesi, Boeri parla di strumenti diversi da prevedere, quale ad esempio un “reddito di ultima istanza”, mentre per le partite Iva, che riconosce anch’egli essere spesso “finti” lavoratori autonomi, il cui reddito dipende da un solo datore di lavoro che non li vuole assumere, rimanda la soluzione ad una riforma del mercato del lavoro che introduca un “contratto unico”, “per risolvere l’anomalia di un mercato a due velocità, dove ormai oltre il 20 per cento dei disoccupati sono privi di qualsiasi garanzia, anche previdenziale”.
    Quanto, infine, al perché si sia arrivati a tale situazione, questa è stata la risposta data da Boeri: “In Italia nessuno ha mai messo mano al problema in maniera sistematica: il sussidio di disoccupazione è sempre stato legato al potere contrattuale delle singole categorie di lavoratori, non è mai stato considerato un diritto universale. E’ stato concesso come un privilegio a piccoli gruppi di pressione poi si è allargato fino a interessare quasi un disoccupato su cinque, mentre negli altri Paesi dell’eurozona è coperto al 70-80 per cento dei disoccupati. Ma è un sistema inefficace e iniquo”.

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  22. Anonimo18/2/10

    Al PRC di Assisi.
    Se consentite di mettere sul listino quell'assenteista e ignavo di Carpinelli, quel fungo della politica che è lui, scordatevi per sempre il mio voto.

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  23. Anonimo18/2/10

    Il prc in quanto a funghi e funghetti ne ha tanti sarebbe ora che qualcuno li cogliesse.

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