Rifondazione comunista di Assisi ritiene che l'ultima iniziativa assunta da parte di Umbra Acque, rispetto al pagamento di un deposito cauzionale pari a 100 mc d'acqua (circa 75 euro) per gli utenti che non attivino il pagamento della bolletta tramite conto corrente, rappresenti un'azione sbagliata e finalizzata solo a fare cassa.
Proprio perché riteniamo insostituibile la presenza di una società pubblica nella gestione dell'acqua, valutiamo in maniera fortemente negativa una misura vessatoria che rischia di ricadere sulle fasce più deboli della società, persone anziane, precari, disoccupati, più in generale su quanti non sono grado di aprire e mantenere un conto corrente. Inoltre, non solo non viene riconosciuta ai cittadini la possibilità di scegliere la modalità di pagamento più adeguata alle proprie esigenze, ma di fatto vengono modificate in modo del tutto unilaterale sul piano contrattuale le condizioni del pagamento del servizio.
Esprimiamo la nostra contrarietà a tale iniziativa ed invitiamo Umbra Acque a non procedere all'applicazione in bolletta del deposito cauzionale.
Chiediamo all’opposizione in Consiglio Comunale ad Assisi di acquisirla e presentarla al consesso assisano, cercando di farla approvare.
Riteniamo sia molto importante riaffermare che l’acqua è un imprescindibile bene comune e non può divenire oggetto di mercimonio.
ORDINE DEL GIORNO
di iniziativa del Consigliere Comunale
avente per oggetto: “Decisione dell’azienda “Umbra Acque S.P.A”. di applicare il deposito cauzionale agli utenti che non pagano la bolletta tramite Conto corrente”
PREMESSO
CHE l’acqua è il bene comune primario dell’umanità, la cui fruizione deve essere universale e scevra da qualsiasi manovra speculativa;
RILEVATO
CHE l’azienda “Umbra Acque S.P.A.” ha deciso di attivare un deposito cauzionale, pari al costo di 100 mc di acqua ( 75 euro ), per gli utenti che non adempiono al pagamento della bolletta tramite Conto corrente;
CONSIDERATO
CHE questa decisione appare ingiustificata, vessatoria e di dubbia legittimità giuridica, visto che l’azienda “Umbra Acque S.P.A.” gestisce la distribuzione della risorsa acqua tramite la rete pubblica degli acquedotti, con costi di gestione interamente coperti dalle tariffe applicate e, quindi, senza alcun rischio d’impresa che comporti l’attivazione di depositi cauzionali pagati dall’utenza;
Proprio perché riteniamo insostituibile la presenza di una società pubblica nella gestione dell'acqua, valutiamo in maniera fortemente negativa una misura vessatoria che rischia di ricadere sulle fasce più deboli della società, persone anziane, precari, disoccupati, più in generale su quanti non sono grado di aprire e mantenere un conto corrente. Inoltre, non solo non viene riconosciuta ai cittadini la possibilità di scegliere la modalità di pagamento più adeguata alle proprie esigenze, ma di fatto vengono modificate in modo del tutto unilaterale sul piano contrattuale le condizioni del pagamento del servizio.
Esprimiamo la nostra contrarietà a tale iniziativa ed invitiamo Umbra Acque a non procedere all'applicazione in bolletta del deposito cauzionale.
Chiediamo all’opposizione in Consiglio Comunale ad Assisi di acquisirla e presentarla al consesso assisano, cercando di farla approvare.
Riteniamo sia molto importante riaffermare che l’acqua è un imprescindibile bene comune e non può divenire oggetto di mercimonio.
ORDINE DEL GIORNO
di iniziativa del Consigliere Comunale
avente per oggetto: “Decisione dell’azienda “Umbra Acque S.P.A”. di applicare il deposito cauzionale agli utenti che non pagano la bolletta tramite Conto corrente”
PREMESSO
CHE l’acqua è il bene comune primario dell’umanità, la cui fruizione deve essere universale e scevra da qualsiasi manovra speculativa;
RILEVATO
CHE l’azienda “Umbra Acque S.P.A.” ha deciso di attivare un deposito cauzionale, pari al costo di 100 mc di acqua ( 75 euro ), per gli utenti che non adempiono al pagamento della bolletta tramite Conto corrente;
CONSIDERATO
CHE questa decisione appare ingiustificata, vessatoria e di dubbia legittimità giuridica, visto che l’azienda “Umbra Acque S.P.A.” gestisce la distribuzione della risorsa acqua tramite la rete pubblica degli acquedotti, con costi di gestione interamente coperti dalle tariffe applicate e, quindi, senza alcun rischio d’impresa che comporti l’attivazione di depositi cauzionali pagati dall’utenza;
CHE questa misura rischia di ricadere sulle fasce più deboli della società, persone anziane, precari, disoccupati, più in generale su quanti non sono grado di aprire e mantenere un conto corrente;
RITENUTO
CHE i cittadini umbri, come tutti i cittadini italiani, hanno sperimentato negli ultimi anni, con le privatizzazioni che hanno interessato la gestione dell’erogazione dell’acqua, pesanti rincari del servizio, a fronte di miglioramenti qualitativi o inesistenti, o impercettibili, o del tutto inadeguati rispetto ai bisogni dell’utenza e ai canoni di una gestione efficace ed efficiente ( vedi il capitolo delle perdite d’acqua lungo la rete di distribuzione, tutt’altro che risolto nonostante i pesanti rincari tariffari );
SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
1) ad intervenire sull’Azienda “ Umbra Acque S.P.A. “, affinchè la decisione di istituire il suddetto deposito cauzionale venga annullata, in considerazione di quanto prima affermato e nella ferma convinzione che le pubbliche istituzioni, pur non direttamente responsabili della gestione del ciclo delle acque ( per effetto della Legge Galli del 1994 ), non possono tuttavia esimersi dal prendere posizione contro misure vessatorie e soprusi commessi a danno dei cittadini;
2) a prendere contatti con le diverse associazioni di utenti e consumatori, costituendo un’estesa rete di relazioni, al fine di rendere più efficace la pressione volta all’abolizione del deposito cauzionale in questione.
penso nessuno possa dire che è un'azione non meritevole di avallamento. incredibile quando società che gestiscono questi beni primari se ne escono con questi conigli dal cilindro..veramente triste per il nostro futuro. così ci faranno pagare la prossima volta, l'aria?
RispondiEliminaè il mercato, baby
RispondiEliminaper colpa degli sprechi fatti dalla sinistra da 50 anni a questa parte ora sono obbligati a fare queste cose. comunque considerate che se si privatizza si modernizza e si alza la qualità del prodotto. è dimostrato in tutto il mondo
RispondiEliminasentite condoglianze al compagno gino per la perdita della cara moglie Teresa
RispondiEliminain questo paese governato per 50 anni dalla sinistra nel ricordo del compagno comunista amintore fanfani, o rumorm oppure l'ancora vivo compagno andreotti. Si tutti uomini della sinistra comunista ed estrema che hanno governato con il bene placido di mosca e stalin. Finnalmente ora governa la destra quella delle marchette per diventare ministro e del grande avvicinamento alle giovani minorenni (per conquistarne la mente e il c....uor) e cosi la modernità ci fà bere acqua di qualità (ottimo spot commericale). eppure a me sembra la stessa acqua di 30 anni fa quando non la pagavo cosi tanto. Silenzio
RispondiEliminami riferivo all'umbria
RispondiEliminaaspettando un segnale da mongolfiera e pd; bella iniziativa
RispondiEliminacerto l'umbria ha le sue responsabilità ma è un problema più generale, oserei dire mondiale. ci sono cose che devo essere per sempre pubbliche, aziende a cui non si deve guardare il bilancio ma il fine. trasporti, sanità, acqua, scuola, sicurezza. tutto per tutti senza distinzioni
RispondiEliminase umbracque ha fatto così una ragione plausibile ci sarà
RispondiEliminaMa il consiglio comunale approvera' l'ordimne del giorno?
RispondiEliminano non lo approverà
RispondiEliminacon la motivazione?
RispondiEliminaAlcuni anni fa, il vice presidente della Banca Mondiale, Ismail Serageldin, disse che le guerre nel ventunesimo secolo sarebbero state guerre per l'acqua. Tale previsione si riferiva al fatto che le fonti di acqua fresca nel mondo sono destinate sempre più a scarseggiare nel mondo e che quindi saranno inevitabili dei conflitti. In risposta a tale crisi, la Bnaca Mondiale ha sostenuto il processo di privatizzazione dell'acqua e la tariffazione a costo pieno, favorendo l'inserimento di alcune multinazionali in un settore vitale come quello dell'acqua. A riguardo invito tutti ad analizzare ciò che è accaduto in Bolivia.
RispondiEliminaChiudo il post con le parole di un calzolaio boliviano, Oscar Olivera: "Dove l'acqua viene privatizzata e commercializzata per profitto, non raggiunge più la gente che ne ha bisogno, ma al contrario, servirà solamente per arricchire una manciata di multinazionali dell'acqua".
Il Barricadero
questa dell'umbracque è stata proprio una scorrettezza soprattutto in un momento delicato come questo.Bisogna assolutamente informare i cittadini che è ora di svegliarsi, che ne stiamo facendo passare troppe.Complimenti per l'articolo e la sua stesura pino
RispondiEliminae se privatizzano l'acqua si berrà vino e birra nonche liquori e bibite. E i poveracci vadano a lavorare se vogliono bere l'acqua.
RispondiEliminapiù che giusto proporre questo ordine del giorno, quanto inutile perchè non verrà presa in considerazione non solo dall'amministrazione ma nemmeno dell'opposizione
RispondiEliminala democrazia non è mai inutile
RispondiEliminaproporre una mozione come questa mi sembra doveroso aldilà se verrà presa in considerazione o no
RispondiEliminainutile, non solo la mozione in se per se ma anche il proporlo in quei contesti in cui palesemente non si può avere successo
RispondiEliminaTroppe parole. Quando parlare non serve più a niente bisogna agire. La mozione non verrà presa in considerazione ? Bene allora che nessuno paghi i 75 € di cauzione, può umbra acque staccarmi l'acqua se pago quanto consumo ? FORSE a me si ma a tutti quanti ?? Staremo a vedere.
RispondiEliminaM.R.