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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


domenica 14 ottobre 2012

FIRME E CONSENSO SOCIALE



Franco Cesario e Maria Luciana Favorito PRC
Lanfranco Pecetta IDV



Pierluigi Sensi IDV





Luigi Fucchi USB, Marco Renzini SEL, Paolo Marcucci consigliere comunale, Giampiero Manini PRC


Maurizio Tomassini SEL Luigino Ciotti e Alessandro Ricci SC


Giorgio Becchetti, CGIL mozione "la CGIL che vogliamo"

di Franco Cesario

Ieri dopo il banchetto tenuto in piazza per ben 9 ore con la partecipazione di tutte le forze politiche e sindacali e del consigliere comunale Paolo Marcucci, non possiamo che ritenerci soddisfatti.
Oltre al centinaio di firme raccolte sui quesiti referendari e sulle petizioni per il reddito minimo e la rappresentanza di genere nella giunta comunale assisana (a proposito ci dispiace per Ricci e soci ma le firme sono fioccate anche in questo caso...) la giornata è stata positiva per il clima politico (non tanto per quello metereologico) che si è respirato da parte della cittadinanza e delle persone che si sono avvicinate al tavolo delle firme anche solo per parlare di politica e della situazione economica e sociale italiana.
Cresce, è questa la netta impressione, l'insofferenza contro il governo Monti, un esecutivo che maschera dietro la parvenza del tecnicismo la volontà di colpire solo i ceti popolari lasciando inalterati i patrimoni dei grandi speculatori e delle lobby internazionali, proprio coloro che, ormai è vox populi, li hanno messi a governare.
Il comitato unitario referendario si riunirà in questa settimana e delibererà il calendario delle prossime uscite per continuare la raccolta firme: probabilmente il prossimo appuntamento sarà ad Assisi centro domenica 21 dalla mattina alla sera, ma nelle date successive verranno toccate anche le principali frazioni del territorio comunale.
L'obiettivo è quello di arrivare entro l'11 gennaio del 2013 a raccogliere le 500.000 firme a livello nazionale che ci permetteranno di svolgere i referendum abrogativi che daranno la possibilità di creare un'Italia più giusta e solidale.

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