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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


giovedì 12 luglio 2012

Titanic Italia anche ad Assisi



Era nell’aria ed ora pare esserci la conferma: chiuderanno due uffici postali delle nostre frazioni.
Le Poste da sempre hanno rappresentato un servizio sociale fondamentale per la gente; chiudere per semplici motivi ragionieristici sarà un grave danno per le piccole comunità del nostro territorio.
Ci domandiamo come faranno gli anziani a ritirare le loro sempre più striminzite pensioni: dovranno recarsi a Santa Maria degli Angeli o Assisi centro, luoghi verso i quali ci sono collegamenti saltuari e discontinui?
Nella macelleria sociale messa in piedi dal governo Monti, dove si preferisce tagliare il sociale piuttosto che i veri privilegi facendo pagare solo ai ceti popolari, ai dipendenti pubblici e privati e agli artigiani e ai piccoli imprenditori, perfino un pidiellino come Ricci, amministratore locale in epoca di tagli draconiani, sbotta per le eccessive ristrettezze in cui si vogliono lasciare le finanze degli enti intermedi (dimenticando forse che il suo partito insieme a Pd e Udc sostiene ogni provvedimento partorito da questo governo pro-speculatori e anti-popolare).
Questa paventata chiusura di uffici postali rischia di essere solo la punta di un iceberg molto più insidioso di quello che affondò il Titanic.
Dopo l’attacco indiscriminato alla scuola per il quale abbiamo assistito ad uno spostamento di fondi da quella pubblica a quella privata (come fortemente voluto dalla larga rappresentanza filo-vaticana dell’esecutivo Monti), dopo le contro-riforme del sistema pensionistico, diventato il più iniquo d’Europa e quella del mondo dei diritti del lavoro, quale sarà la prossima mossa di questo sistema economico in crisi?
Nulla di buono, questo è certo.
Chi, come Monti considera la concertazione il male assoluto (come da ultima, ennesima, infelice esternazione) facendo, di contro, dell’austerity un must, un dogma ideologico vissuto come unico possibile porterà solo danni al nostro paese e le prime avvisaglie le stiamo vivendo anche a livello locale.

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