La notizia è di quelle
che fa traballare, sobbalzare ed interrogare.
Esiste, eccome, nel PdL
chi non accetta la mistificazioni sulle quote di genere nella giunta
comunale e punta i piedi.
Noi stessi, conoscendo
personalmente alcune personalità di centro destra candidate (e non)
alle ultime elezioni comunali trasecolavamo nel vedere una giunta
composta da soli uomini; di più, uno dei motivi che ci ha spinti,
per primi, a sollevare la questione delle quote di genere era proprio
questo.
Al di là delle questioni
che possano trascendere nel personale, la gravità della vicenda
assisana che tanto scalpore sta suscitando anche a livello nazionale
sta tutta qui: non è pensabile, non è credibile che nessuna donna
di centro destra ad Assisi non se la senta, non abbia le capacità,
non sia disponibile ad essere un membro dell'esecutivo locale.
Ma le bugie hanno le
gambe corte evidentemente, e tira tira è uscito fuori il giusto
orgoglio di una donna del partito di maggioranza che con veemenza e
grande dignità chiede a gran voce spazio alla componente femminile.
Ora, perchè la destra
assisana ha cercato di mettere a tacere queste giuste pulsioni?
Quali equilibri
romperebbe un donna in giunta?
Perchè nessuno ha la
minima intenzione di cedere il passo?
Dallo sconcerto si è
passati al grottesco: se prima era impensabile ora abbiamo la
certezza che la decisione è stata presa sulla testa delle donne del
centro destra.
Quindi ora che c'è la
disponibilità di una donna si rispetti la decisione del Tar si sani
la situazione e si continui il lavoro amministrativo secondo le
prerogative di programma che ha vinto le elezioni.
Noi di Rifondazione
Comunista siamo abituati a criticare sul concreto: saremo ben lieti
di continuare, come facciamo da anni, a parlare degli atti politici
che secondo noi la giunta di destra sbaglia.
Senza la riserva mentale di stare parlando ad una giunta senza donne.
Quella è una provocatrice messa su da qualcuno di voi che vuole solo un posto in giusta per farsi pubblicità.
RispondiEliminagiunta
RispondiEliminaMentre la politica dibatte, sono in molti a domandarsi cosa sarebbe successo se, visto che Ricci ha nominato gli assessori tenendo conto dei voti espressi,le donne candidate(e apparentemente carenti di esperienza amministrativa)avessero preso più voti dei cinque consiglieri diventati poi assessori.
RispondiElimina“Sono entrata in politica spinta dal desiderio di rendermi utile a questa città e alla sua gente. Per questo ho scelto un’idea a me vicina e soprattutto condiviso la progettualità fattiva di un uomo capace e preparato qual è Claudio Ricci che tanto ha fatto e sta facendo nel corso di questi anni da primo cittadino. Di fronte al recente pronunciamento del Tar, dunque, mi sento responsabile del ruolo che prima di tutto in qualità di donna e quindi in relazione alla mia candidatura alle elezioni, so di dover interpretare; consapevole di avere al mio fianco il consenso di chi mi ha votato e auspicando la collaborazione di chi guida questa amministrazione.
RispondiEliminaL’entusiasmo, in sostanza, si somma alla piena consapevolezza dell’impegno che voglio mettere al servizio della comunità. Per questo ho immediatamente dato la mia disponibilità al sindaco Claudio Ricci a partecipare alla nuova giunta comunale. Rispetto però alle decisioni che sono state assunte e che hanno escluso ancora una volta la componente femminile, mi preme dire che esse paiono deboli e scarsamente convincenti.
Ciò in base al chiaro pronunciamento del Tar che ha invece piena consapevolezza del ruolo che nella società civile e, quindi politica, spetta alla donna. Il rimpasto, dunque, lascia non tanto me, a cui gli elettori hanno assegnato il diritto di “esserci”, quanto l’intera collettività perplessa, delusa, sconcertata. Il cosiddetto “riequilibrio di genere” che il Tar evidenzia nella sentenza, infatti, null’altro è che la lettura di ciò che la realtà propone quotidianamente. Per tali motivazioni ritengo che la giunta comunale, seguendo il rispetto delle pari opportunità, avrebbe dovuto non solo assecondare, ma affermare con forza e totale convincimento questo principio.
A chi mi ha votato confidando nella determinazione e moralità che mi appartengono da sempre, do la certezza che mi batterò con tutte le mie forze affinché il diritto di donna e di cittadino venga rispettato. Questo mi interessa e null’altro”. Giorgia Brunori
Maria Rosi(Pdl): “Rispettiamo la legge” E al sindaco che ha rivendicato la legittimità delle proprie scelte sulla giunta, facendola derivare dal consenso popolare ricevuto in primo luogo dallo stesso sindaco e poi dai consiglieri chiamati a far parte dell’esecutivo, arriva la richiesta del consigliere regionale Pdl, Maria Rosi. “E’ importante rispettare la legge che sancisce l’obbligo di avere nelle giunte almeno una presenza femminile -scrive Maria Rosi- ed è fondamentale che chi amministra dia il buon esempio sul rispetto delle norme vigenti qualsiasi sia il suo schieramento, o non possiamo aspettarci che i cittadini a loro volta rispettino le norme. Invito Ricci, su cui ho riposto sempre la massima stima, a riflettere ulteriormente in merito al riequilibrio di genere in giunta: i cittadini ci chiedono di ritornare a quella che è la buona politica fatta di rispetto delle regole e servizio a loro,lasciando a casa quelli che sono i giochi di potere e di equilibri interni”.
RispondiEliminaResisti Ricci resisti questi ti vogliono alienare chi porta i veri voti per non farti eleggere alla Regione o al Parlamento. E poi le donne prima le deve valutare il vescovo.
RispondiEliminail conclave
RispondiEliminaIl Sindaco non indietreggia contro chi nella sua maggioranza cerca di metterlo in difficoltà le donne non hanno ottenuto i voti stessero a casa a far di calzetta altro che governare. Ce la vedete una donna in tacchi a spillo a sconfiggere il fuoco che ha lambito Assisi mentre impavido del pericolo un noto Assessore, uomo, lo fronteggiava con cipiglio da capo indiscusso dando ordini su come fermare l'incendio devastante? Bravo Ricci hai scelto bene i tuoi uomini senza paura, e poi ridurre la giunta ad un luogo da gossip tutta colpa dell'opposizione. per fortuna che il Pd di Perugia al momento buono aiuterà il nostro sindaco per il grande salto.
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