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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


venerdì 18 maggio 2012

Convegno "Dalla Rete ai Servizi" ad Assisi


Questa mattina ad Assisi presso la sala della Conciliazione del Palazzo Municipale di Assisi si è svolto un interessantissimo convegno dal titolo "Dalla Rete ai servizi: le regioni connesse con l'innovazione. L'Umbria".
Al convegno, organizzato impeccabilmente da Giovanbattista Frontera di Assoprovider,  coadiuvato dal consigliere comunale Simone Pettirossi, hanno partecipato politici esperti di pubblica amministrazione e massmediologi come Oriano Giovannelli e Vincenzo Vita, imprenditori del settore, direttori di consorzi informatici, Guido Iodice, esperto di open source e l'Assessore Regionale alle Infrastrutture tecnologiche Immateriali Stefano Vinti.
L'Assessore Vinti ha parlato delle azioni svolte dalla Regione Umbria che sta sviluppando le infrastrutture tecnologiche non solo perchè è uno dei settori più importanti dell'economia del futuro ma anche un valido strumento per superare nell'immediato la crisi economica. L'Umbria, date le risorse che ha a disposizione, sta attuando un forte e puntuale piano digitale regionale con il sostegno di tutta le Giunta Regionale.
In un periodo in cui il governo italiano e quello europeo vogliono risolvere la pessima situazione economica attraverso misure che alla lunga porteranno ad una ulteriore recessione dato che, nonostante i proclami, sanno solo partorire provvedimenti non incentrati sulla crescita, sulla ricerca, sull'equità e sulla stessa innovazione, è necessario iniziare un percorso che allarghi non solo i diritti "di sempre" penalizzando la mala-finanza e gli speculatori che hanno affossato il sistema Italia, cominciando a considerare la Rete e la Comunicazione come un Bene Comune, disponibile per tutti senza limitazioni di sorta.
Di particolare rilievo l'intervento di Guido Iodice che ha spiegato come la pubblica amministrazione possa risparmiare enormi risorse economiche se scegliesse prioritariamente il software libero/open source. La possibilità di riuso dei programmi rilasciati con licenze libere, infatti, permetterebbe di evitare inutili duplicazioni e l'uso di software gratuiti (come OpenOffice) abbatterebbe la spesa in modo significativo. Ma, oltre a ciò, il software libero permette alla P.A. di rendersi indipendente dal fornitore e riacquisire il potere decisionale sui propri strumenti. Al contempo, la domanda pubblica di software aperto permette alle imprese locali di liberarsi dalla “tassa” che pagano ad imprese estere quando acquistano licenze proprietarie per fornire o utilizzare servizi della pubblica amministrazione. Un modo quindi per promuovere lo sviluppo locale inserito nell'innovazione più avanzata ma indipendente dai monopoli esteri.
Come già il Piemonte e la Puglia, anche la Regione Umbria si muoverà in questa direzione.

5 commenti:

  1. Anonimo19/5/12

    caro di lascia, non se ne può più dei tuoi giochetti, credo che sia ora di smetterla col SILENZIO e tornà a parlà.trema a presto
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  2. Anonimo21/5/12

    no dilascia...basta ti prego!

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  3. Anonimo21/5/12

    di lascia? chi è costui?

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  4. Anonimo22/5/12

    politiche e strategie sbagliate per anni...ecco chi è
    VOCE CONTINUA
    p.s. a presto parlerò.....

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  5. Anonimo22/5/12

    voce continua, silenzio, ma che caspita state a dì!

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