Ricci difende il punto nascita di Assisi proponendo azioni
eclatanti, arrivando addirittura a mischiare la vicenda dell'ospedale con quella del Puc 2, dimenticando forse che la sanità pubblica è questione di
civiltà mentre i Puc ad Assisi hanno rappresentato lo stravolgimento, la
devastazione territoriale e dell’immagine millenaria della città.
Sospettiamo che Ricci, sapendo
che le decisioni delle Regioni difficilmente posso essere ribaltate, stia sfruttando
demagogicamente la questione del punto nascita solo per fare vuota propaganda
contro la massima istituzione regionale.
Affermiamo ciò perché i partiti
di riferimento della giunta Ricci a livello nazionale (quel poco che ne rimane dopo la tornata amministrativa) sposano appieno le tesi
liberiste, quelle tutte incentrate sulla privatizzazione dei servizi primari
per i cittadini e sull’attacco sfrenato allo stato sociale, quelle stesse politiche che
stanno affamando il mondo e l’Italia.
Di contro ci fa affettuosamente
sorridere la posizione di chi tiene eroicamente (ma in contraddizione) posizioni di precario equilibrismo.
Se mancano i denari pubblici per
mantenere il punto nascita che si trovino dove ci sono gli sprechi e dove c’è
evasione fiscale invece di colpire sempre e solo le esigenze primarie della
cittadinanza!
Certo, questi provvedimenti
veramente a favore della gente non sono nelle corde della destra (attenzione: la
stessa destra che sostiene Ricci!!).
La stato non è una azienda; il
pareggio di bilancio, introdotto nella nostra costituzione, votato in maniera
bipartisan dal parlamento, conferma purtroppo che la tendenza è quella di
tagliare i servizi che sono usati dai ceti popolari.
Noi difenderemo fino allo stremo lo stato sociale perchè riteniamo da sempre che esso sia il metodo più giusto per salvaguardare e tutelare i diritti dei cittadini.
Noi non cerchiamo facili e sbugiardabili consensi come fa invece Ricci perchè il welfare è parte costitutivo del nostro DNA.
Noi non cerchiamo facili e sbugiardabili consensi come fa invece Ricci perchè il welfare è parte costitutivo del nostro DNA.
Chiediamo pertanto al consigliere
Freddii, che spesso si riempie la bocca di belle parole, di fare un pubblico annuncio
nel quale affermi di essere se senza e senza ma per la sanità pubblica qui e sempre, qui e
dappertutto.
A meno che non abbia intenzione
di prenderci tutti per ingenui.
Cari compagni, l'azione di Ricci è magari troppo sopra le righe ma ha un obiettivo ben preciso: far capire agli organi regionali che Assisi non è la Cenerentola di nessuno. Ha pari dignità rispetto ad altri luoghi. Probabilmente la Regione chiuderà l'ospedale di Assisi ma deve farlo con chiarezza ed onestà. Chiarendo i principi di tale scelta. Io sinceramente ritengo che l'ospedale ad Assisi non sia il massimo dell'utilità ma la Regione ha fatto scelte anche più discutibili (leggasi ospedale di Todi-Pantalla). Noi di Assisi saremo sempre perdenti in Regione, in Provincia (eccezion fatta per gli abitanti di Assisi che lavorano in Provincia o Regione o società partecipate) perchè siamo impegnati a far la guerra tra di noi invece che coalizzarci (pur mantenendo le nostre diversità) per un obiettivo comune.
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