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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


sabato 25 settembre 2010

A Torchiagina cittadini preoccupati



Anche ieri abbiamo organizzato una partecipata assemblea a Torchiagina sui temi dell'inquinamento delle falde acquifere e del "malizioso" Piano Regolatore approvato dal giunta Ricci, che ora ha organizzato, tardivamente e a decisioni già prese, una serie di incontri per indorare la pillola alla cittadinanza.
Per quanto riguarda l'inquinamento ci preme TORNARE SULLA QUESTIONE.
Il decreto 152/06 “testo unico ambientale”, recita che la concentrazione di contaminazione delle acque sotterranee da solventi clorurati, tricloroetilene e tetracloroetilene, è rispettivamente di 1,5 e di 1,1 migrogrammi/litro. Però ci costringono a berla fino al raggiungimento del valore di 10.
I pozzi di Santa Maria degli Angeli, utilizzati per uso domestico privato, monitorato sono un centinaio, di cui una quarantina con valori sopra il limite di potabilità essendo stati rilevati valori massimi superiori a 700 microgrammi/litro, passando per valori intorno a 120-250 sino a un minimo di 10.
Per quanto riguarda Torchiagina, l’uso pubblico dell'acqua è addirittura di rilevanza regionale, perché questo bacino alimenta buona parte del sistema di approvvigionamento dell’Umbria.
Contrariamente a quanto dice Ricci, che afferma che un solo pozzo sia inquinato, la situazione dell’area contaminata dal tetracloroetilene è molto più vasta. Esiste infatti una quasi certa sorgente di contaminazione rilevata in numerosi pozzi a S.M.Angeli, con concentrazione di contaminanti superiore a centinaia di volte il limite di potabilità delle acque. Una diffusione della contaminazione diretta verso Tordandrea e verso Bastia Umbra, interessando di conseguenza un vasto territorio e tutti i pozzi presenti.
Gli inquinanti di cui parliamo sono considerati composti cancerogeni e devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi, quindi è terribilmente chiaro di cosa stiamo parlando.
Questi composti sono presenti nella Trielina usata generalmente dalle lavanderie, dalle industrie tessili, meccanici e carrozzerie.
Purtroppo, anche se in quantità minori, questo inquinante è presente in ogni pozzo già analizzato.
Questa è, al di là di quanto pensa e dichiara il Sindaco di Assisi, una assoluta emergenza per la salute pubblica.
Questi pozzi sono da molti utilizzati anche per uso potabile e da altri per uso alimentare. Infatti servono per innaffiare gli orti che producono tutti gli ortaggi poi consumati.
Intanto è di questi giorni la notizia della chiusura di scuole di infanzia nel quartiere Santa Giulia di Milano per la presenza di solventi clorurati nelle falde sottostanti gli edifici scolastici,
Ciò dimostra la pericolosità di questi composti, sono subdoli anche quando si respirano, in quanto di natura volatile. E noi invece dovremmo anche ingerirli!
Sollecitiamo per l'ennesima volta le autorità preposte, sia alla salvaguardia della salute pubblica, che all’ambiente, ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per fronteggiare tale critica situazione.
Come Rifondazione Comunista, componente di “Buongiorno Assisi!”, ci impegneremo a costituire un COMITATO CITTADINO che vigili e se necessario si sostituisca all'amministrazione comunale nel compiere azioni concrete per la salvaguardia della salute di tutti noi.
La giunta Ricci si è dimostrata assolutamente inadeguata perchè ha addirittura negato e sottovalutato l'esistenza di questo insopportabilmente problema.

Francesco Di Lascia e Franco Cesario

8 commenti:

  1. Anonimo25/9/10

    era ora che ve decidevate a fa sto cazzo de comitato!

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  2. Anonimo25/9/10

    vogliamo la verità!!!!

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  3. Anonimo25/9/10

    io c'ero e motivi per preoccuparsi ce ne sono
    angela

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  4. Anonimo25/9/10

    il circolo di rifondazione comunista di assisi "peppino Impastato" sempre in prima linea nella difesa della salute pubblica.
    adelante compagni del direttivo ma soprattutto ai compagni francesco e franco.
    hastasiempre

    rossomalpelo

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  5. Anonimo27/9/10

    io sono stato all'assemblea e poi ho letto la nota del comune: chi mente?

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  6. Anonimo27/9/10

    chi contattare per entrare nel comitato?

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  7. Anonimo27/9/10

    di oblomov del 26/09/2010 ore 18:30:10

    bugiardi e insabbiatori: negare, negare sempre, negare a ogni costo, anche l'evidenza.

    vorrei veder loro sciacquare le verdure e lavarsi faccia e genitali con l'acqua che sgorga da un rubinetto di rivotorto, dove l'acquedotto non arriva e si usa solo l'acqua dei pozzi.
    o mangiare i salutari ortaggi annaffiati con la salutare acqua dei pozzi di torchiagina. pensano forse che frutta e verdura alla trielina non arrivi anche sulle loro tavole?

    mo-bi-li-ta-zio-ne!
    cittadini assisani, dove siete? a passeggiare sui marciapiedi angelani nuovi di zecca?

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  8. Anonimo27/9/10

    Il sindaco di Assisi Claudio Ricci, in seguito all’allarme sugli elevati livelli di inquinamento da trielina nei pozzi privati, lanciato nuovamente durante l’assemblea di Torchiagina, ribadisce che la situazione è monitorata dal 2009 e sotto controllo.
    Pur comprendendo le “esigenze di mostrarsi per la prossima campagna elettorale” non riteniamo apportino che, alcuni partiti di opposizione, continuino a “creare allarmismi” su un tema come quello dei pozzi inquinati.
    Come già comunicato nei giorni scorsi “tutte le ordinanze sindacali”, ritenute necessarie dagli organi sanitari competenti, sono state firmate.

    A Torchiagina, come in tutto il territorio, l’acqua è di “ottima qualità” ed è fornita dalla Rete di Acquedotti che verrà ulteriormente implementata anche nelle zone di campagna in particolare a Capodacqua e Rivotorto.
    L’inquinamento rilevato riguarda “alcuni pozzi privati in zona agricola”, le cui sostanze inquinanti risalgono a molti anni fa e sono connesse anche con i concimi utilizzati, in passato, in agricoltura.

    Solo in pochi casi, di cui uno a Torchiagina, sono state rilevate “sostanze inquinanti pesanti”, comunque inferiori ai limiti massimi, e tutte le Istituzioni quali Regione, Comune, Provincia e Autorità Sanitarie stanno monitorando, dal dicembre 2009, la situazione.

    Ci auguriamo che la “normale dialettica politica” si sposti sui ”tanti argomenti possibili per lo sviluppo del territorio “evitando di creare eccessivi allarmismi” totalmente ingiustificati.

    dal Comune di Assisi

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