La manovra finanziaria di Tremonti appena varata dal Parlamento avrà degli effetti concretamente e direttamente disastrosi anche sul Bilancio del nostro Comune e questi effetti li pagheranno solo i cittadini che si vedranno ulteriormente tagliare i servizi alla persona e si vedranno aumentare le tariffe di quelli a domanda individuale.
E’ questo lo scenario che avremo di fronte a partire dal prossimo anno quando questi tagli diverranno effettivi ed operanti: non è la solita denuncia di parte che può essere ritenuta faziosa ma è una tragica, concreta ed imminente realtà che viene confermata dai dati che emergono negli studi dei Comuni dell’Umbria sullo stato delle finanze locali dopo la cura Tremonti.
Ad Assisi, fin dal prossimo anno, verranno a mancare ben 623.548,69 euro nel bilancio comunale mentre nel 2012 le forbici del governo saranno ancora più impietose arrivando a tagliare trasferimenti per una cifra pari a 1.039.237,82 euro.
Il Sindaco e la Giunta dovrebbero perciò iniziare a guardarsi intorno e a trovare soluzioni che possano in qualche modo fare fronte a questa grave problematica e che possano diminuire il più possibile l’impatto di questi tagli sui servizi comunali e, di riflesso, sui cittadini, a partire da quelli in condizioni economiche e sociali più svantaggiate.
Questi tagli fanno il paio con le condizioni funeste, irrazionali e fallimentari del Patto di stabilità imposto a tutti i Comuni che mortifica e deprime la loro capacità di investimento e, per ciò stesso, frenano lo sviluppo locale e la ripresa dell’economia.
E’ dunque questo il risultato della demagogica cura del governo delle destre: meno servizi e più costosi, strade comunali, manutenzioni ordinarie e straordinarie di strade ed edifici pubblici, edilizia scolastica, impossibili a programmare e a rimettere in sesto.
Vorremmo quindi che Ricci e i suoi battano un colpo su questa storia e denuncino la grave politica del governo e i tagli di Tremonti per non ripetere gli stessi errori che hanno portato alla grave situazione del Corso universitario per l’economia del turismo, un gioiello della cultura e dell’economia assisana, tardivamente difeso dall’amministrazione comunale.
E’ questo lo scenario che avremo di fronte a partire dal prossimo anno quando questi tagli diverranno effettivi ed operanti: non è la solita denuncia di parte che può essere ritenuta faziosa ma è una tragica, concreta ed imminente realtà che viene confermata dai dati che emergono negli studi dei Comuni dell’Umbria sullo stato delle finanze locali dopo la cura Tremonti.
Ad Assisi, fin dal prossimo anno, verranno a mancare ben 623.548,69 euro nel bilancio comunale mentre nel 2012 le forbici del governo saranno ancora più impietose arrivando a tagliare trasferimenti per una cifra pari a 1.039.237,82 euro.
Il Sindaco e la Giunta dovrebbero perciò iniziare a guardarsi intorno e a trovare soluzioni che possano in qualche modo fare fronte a questa grave problematica e che possano diminuire il più possibile l’impatto di questi tagli sui servizi comunali e, di riflesso, sui cittadini, a partire da quelli in condizioni economiche e sociali più svantaggiate.
Questi tagli fanno il paio con le condizioni funeste, irrazionali e fallimentari del Patto di stabilità imposto a tutti i Comuni che mortifica e deprime la loro capacità di investimento e, per ciò stesso, frenano lo sviluppo locale e la ripresa dell’economia.
E’ dunque questo il risultato della demagogica cura del governo delle destre: meno servizi e più costosi, strade comunali, manutenzioni ordinarie e straordinarie di strade ed edifici pubblici, edilizia scolastica, impossibili a programmare e a rimettere in sesto.
Vorremmo quindi che Ricci e i suoi battano un colpo su questa storia e denuncino la grave politica del governo e i tagli di Tremonti per non ripetere gli stessi errori che hanno portato alla grave situazione del Corso universitario per l’economia del turismo, un gioiello della cultura e dell’economia assisana, tardivamente difeso dall’amministrazione comunale.
Francesco Di Lascia, Franco Cesario
Prc Assisi
Prc Assisi
e che c'entra ricci con i tagli?
RispondiEliminadati fumosi e non confermabili
RispondiEliminaadesso da dove vengono sti numeri??
RispondiEliminal'invidia è una brutta bestia...
RispondiEliminabartolini non lo permetterebbe mai!
RispondiEliminachi è il cavaliere bianco? quello pensa solo ai cazzi sua
RispondiEliminadire questa cosa è scontata e banale
RispondiEliminascontata un cavolo, è il solito giochetto populista di berlusconi dice di tagliare gli sprechi (tra l'altro chiamare sprechi i servizi è da barbari) e poi scarica tutto il peso delle spese agli enti locali, come la cnacellazione dell'ici che ha tolto un sacco di risorse ai comuni.
RispondiEliminaPer un comune che si permette di comperare auto di rappresentanza da 60.000 euro, che continua a sperperare soldi su marciapiedi e rotonde da sponsorizzare (a chi vanno i soldi?), che moltiplica i viaggi di rappresentanza. Che volete che siano i tagli del governo? Tanto cemento e rotonde si faranno sempre sino a chen on si cambieranno politici e dirigenti.
RispondiEliminaadesso ci penserete voi, no?
RispondiEliminaromoli sindaco
RispondiEliminafatelo prima segretario del pd...
RispondiEliminapettirossi unica via per il pd e il centro sinistra tutto
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