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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


giovedì 15 aprile 2010

Dov'è finita la solidarietà


Leggiamo dalle colonne della stampa locale quello che sappiamo da tempo e che abbiamo spesso denunciato: la situazione di grave disagio in cui versano molti abitanti della nostra città.
La tragica morte dei cittadini marocchini a Rivotorto, le richieste di aiuto di esasperati padri di famiglia licenziati che non riescono più ha dare una vita decorosa alla propria famiglia, il tentativo di suicidio della giovane di Santa Maria degli Angeli.
Episodi di una tale gravità da farci scuotere le coscienze in modo subitaneo nella richiesta di immediato intervento delle Istituzioni affinché siano rimosse da subito e il più possibile le cause di questo disagio sempre più diffuso e trasversale: infatti questi avvenimenti non riguardano solo migranti ma anche cittadini italiani.
Il reddito sociale potrebbe risolvere parte di questi problemi, non ci stancheremo mai di dirlo e l’amministrazione comunale farebbe bene, se non fosse presa da altre meno edificanti problematiche, ad adottarlo subito.
Insieme a questo provvedimento di civiltà è necessario ora più che mai istituire un monitoraggio completo delle famiglie e delle situazioni di disagio del nostro territorio ed attuare aiuti concreti.
Cosa fa il nostro assessore ai servizi sociali? Si gira i pollici mentre la gente sta male?
E non ci venissero a parlare di sicurezza e di microcriminalità perché anche mettendo in campo questi provvedimenti potrebbe partire un miglioramento della vita sociale di una comunità comunale.
Non basta ancora quello che è successo nel profondo nord ove ai bambini di famiglie indigenti è stato negato un pasto; addirittura si è inveito contro un anonimo benefattore che ha donato 10.000 € a quel comune per provvedere alla ristorazione di quei bambini e non trattarli peggio di cani randagi. Si è arrivati al punto che “meravigliose” famiglie leghiste hanno dichiarato che se la beneficenza veniva fatta alle famiglie povere anche loro avrebbero attinto a questa offerta.
È la fine della solidarietà, questo è divenuto un mondo che fa schifo, è il trionfo dell’iperindividualismo.Ci appelliamo a chi ancora ha un senso civico affinché si metta in campo tutto quello che si può per evitare che l’Umbria ed Assisi siano travolte da questa melma indecente e insopportabile.

30 commenti:

  1. Anonimo15/4/10

    La Costituzione ha dedicato particolare attenzione alla famiglia, della quale delinea un assetto indiscutibile che rappresenta il binario lungo il quale deve muoversi il legislatore.
    La disciplina della famiglia è contenuta nel titolo II della parte I della Costituzione, dedicato ai rapporti etico sociali; ma già l’art. 2, riconoscendo i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali nelle quali si svolge la sua personalità, identifica implicitamente la famiglia come la prima di tali formazioni sociali, conferendo rilevanza costituzionale ai diritti che in essa si realizzano.
    Come afferma l’art. 29 della Costituzione, la qualifica di famiglia riguarda solo l’unione fra uomo e donna che abbia nel matrimonio il suo fondamento: le altre forme di unione non possono essere né direttamente, né indirettamente, parificate alla famiglia.
    Questo principio generale è poi ulteriormente approfondito negli artt. 30 e 31 e, in modo indiretto,negli art. 33, relativo alla libertà della scuola, nel 36, concernente il vincolo alla retribuzione
    sufficiente che deve garantire l’attuazione di una vita libera e dignitosa non soltanto al lavoratore, ma anche alla sua famiglia, nel 37, che configura il diritto della donna lavoratrice all’adempimento della
    sua essenziale funzione familiare e prevede la garanzia di protezione alla madre e al bambino, e nel 38, relativo all’assistenza.
    Nella costituzione si delinea, pertanto, un insieme di norme che rende la famiglia soggetto primario di tutela.
    A fronte di questa definizione, la Lega Nord ritiene che il sostegno alle responsabilità familiari non sia una politica di settore, quanto piuttosto il risultato di una molteplicità d’interventi, che riconoscono alla
    famiglia il ruolo prioritario, attuati da tutti i livelli amministrativi.
    Per tutelare efficacemente l’istituzione familiare è necessario realizzare, anzitutto, una riforma che renda il fisco il più possibile amico della famiglia.
    In proposito, il sistema fiscale ideale è quello delle deduzioni: una parte massiccia di quello che una famiglia spende per l'educazione, l'istruzione e la crescita dei propri figli deve poter essere dedotta dal
    reddito lordo imponibile, poiché non si tratta di denaro a disposizione della famiglia, ma di reddito che viene investito nello svolgimento di una funzione sociale, che oggi più che mai va sostenuta. Ma, in prospettiva, il sistema di tassazione più efficace è quello del quoziente familiare in cui il reddito della famiglia viene suddiviso per il numero di componenti, in modo che, a parità di reddito, chi ha più figli
    paghi meno tasse di chi ha meno figli.
    Per facilitare la conciliazione fra impegni di lavoro e di cura familiare è fondamentale stanziare rilevanti risorse economiche per il finanziamento dei servizi socio-educativi per l’infanzia. Una ricerca di cui ha dato notizia Adkronos rileva che, grazie agli stanziamenti fatti approvare dalla Lega Nord nelle leggi finanziarie della passata legislatura, gli asili nido attivi in Italia (pubblici e privati), a fine 2005, erano 4885, il 62,4% in più rispetto ai 3.008 rilevati nel 2000.
    Un’ulteriore misura da realizzare è la riduzione dell’imposizione fiscale sui prodotti come latte in polvere, pannolini, biberon, tettarelle e omogeneizzati.
    Con riferimento all’attività degli Enti Locali, i comuni guidati dalla Lega Nord - ad es. il Comune di Biassono - sono stati apripista nell’istituire un contributo economico ai nuovi nati, figli di cittadini italiani residenti nel territorio comunale.

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  2. Anonimo15/4/10

    Isola7: Pamela e Aura a casa!
    Nina Senicar stratega? Guenda in nomination...
    Ieri sera è andata in onda l'ottava puntata dell'"Isola dei Famosi". Il reality show condotto da Simona Ventura è quasi in dirittura d'arrivo. Aura Rolenzetti ha perso la sfida al televoto contro il bel Dario. Mentre Pamela Compagnucci, dopo appena una settimana, è dovuta tornare a casa a causa dell'eliminazione diretta. A proposito di quest'ultima, la produzione aveva proposto a Federico Mastrostefano di raggiungerla in Nicaragua per un chiarimento. Quasi a voler inscenare una sorta di riappacificazione tra i due. Ma l'ex tronista ha rifiutato l'offerta. Ora avrà comunque la possibilità di rivedere la ragazza in studio la settimana prossima. Anche se, SuperSimo, verso la fine della trasmissione, ha detto allo stesso Mastrostefano che il biglietto aereo era ancora valido. Come andrà a finire?

    Durante la puntata è venuta fuori una Nina Senicar inedita e piuttosto maleducata: è stata mostrata la sua reazione contro Guenda Goria dopo che quest'ultima, per fare chiarezza sulle strategie occulte della modella, l'ha voluta mettere a confronto con Clarissa Burt (il problema è che a quanto pare la Senicar ha fatto di tutto per mandare via Aura senza metterci la faccia, anzi comportandosi con l'ex fidanzata di Valentino Rossi come un'amica). Alla fine si è capito solo che la figlia di Maria Teresa Ruta rispetto alle sue compagne più grandi di lei ha un'onesta intellettuale rara da riscontrare sul piccolo schermo e, forse, anche nella vita. Nina, inoltre, dopo aver insultato la stessa Geundalina, ha anche detto a Federico Mastrostefano che se si fosse trovato sull'Isola l'avrebbe preso a schiaffi. Che classe!
    Se la Senicar sembra essere una burattinaia all'interno del reality show, Sandra Milo, 77 anni, sta stupendo tutti con la sua forza e la sua resistenza. L'attrice, che in passato lavorò con registi del calibro di Federico Fellini, con il quale visse anche una appassionata storia d'amore, pare avere tutte le carte in regola per essere la vincitrice morale di questa settima edizione del programma. E chissà, magari potrebbe anche arrivare a soppiantare i più giovani compagni d'avventura.
    Ieri sera è tornato in studio Davide Di Porto, il palestrato romano con il cuore biancoceleste. L'uomo ha potuto rivedere la sua famiglia quasi al completo, mancava il padre, ma, soprattutto, ha ricevuto i saluti dalla sua squadra del cuore, la Lazio. Il Presidente Lotito l'ha anche invitato in tribuna d'onore a vedere l'attesissimo derby della capitale che avrà luogo domenica alle 18.30 allo Stadio Olimpico.

    Nominati della settimana, Guenda (sarà una coincidenza ma forse è vero che la Senicar tiene in pungo una parte dei naufraghi) e ancora una volta Dario. Chi la spunterà?

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  3. Anonimo15/4/10

    La politica di sinistra può fare molto di più di un appello, può cambiare se stessa per cambiare questa società, dobbiamo dare una speranza alle persone che non è qualcosa di meritevolmente moderato ma qualcosa che stravolga le attuali regole e questa cazzo di società capace solo di mettere in primo piano egoismo. Con l'attuale politica a sinistra siamo destinati a diventare sempre più minoranza con qualche assessorato locale. Silenzio

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  4. Anonimo15/4/10

    COMMENTI CONTRARI MI STANNO BENE MA QUESTE PAGLIACCIATE DELLA DESTRA NO
    COMPAGNI VI PREGO DI ELIMINARLE GRAZIE
    SOLO DIBATTITO

    L'IRRIDUCIBILE

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  5. Anonimo16/4/10

    sanno fare solo i buffoni come il loro re

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  6. Anonimo16/4/10

    sanno fare solo i buffoni come il loro re

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  7. Anonimo16/4/10

    Il programma attesissimo “La Pupa e il Secchione” sta ormai per ricominciare e il settimanale “Chi” ha pubblicato in esclusiva le fotografie dei nuovi concorrenti che animeranno questa edizione. La conduzione spetta a Paola Barale e ad Enrico Papi e tra gli opinionisti una conturbante Alba Parietti e Vittorio Sgarbi senza peli sulla lingua.

    I secchioni sono 7, come le 7 pupe, bellissime e chissà se davvero poco colte. Le sfide saranno a colpi di seduzione e intelletto…che la spunterà? Si preannuncia un’edizione scoppiettante, non ci resta che seguirla…tra qualche giorno l’appuntamento.

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  8. Anonimo16/4/10

    se continuate così saremo costretti nostro malgrado a cancellare questi commenti non inerenti
    prc assisi

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  9. Anonimo17/4/10

    bell'analisi soprattutto convincente il punto sulla microcriminalità

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  10. Anonimo17/4/10

    VIOLENZA E REATI MINORI
    Il drammatico aumento dei fenomeni delinquenziali e dell’insicurezza è uno dei problemi più gravi e difficili. Tra questo genere di reati la cronaca ha drammaticamente portato in primo piano le rapine in villa, ma non vanno dimenticati lo sfruttamento della prostituzione, le mutilazioni sessuali,
    lo spaccio di droga, le estorsioni, il lavoro nero ed il relativo sfruttamento, i furti e le violenze.
    La posizione e l’azione della Lega Nord su tutto questo è ferma, irremovibile e determinata: la tutela del cittadino, della sua incolumità è un diritto-dovere prioritario e irrinunciabile. Da questo discende tutta una serie di traguardi, alcuni raggiunti e altri in itinere, che pongono al centro la
    sicurezza e l’ordine pubblico. Questi ultimi sono beni fondamentali ed irrinunciabili che debbono
    essere garantiti al cittadino in maniera primaria e prioritaria: non può esistere un diritto alla salute,
    alla scuola o al lavoro se sussiste l’insicurezza e la paura di percorrere le nostre strade, di vivere le
    nostre città, di spostarsi liberamente, mentre i delinquenti possono imperversare sul nostro
    territorio.
    La criminalità, di regola, si sviluppa laddove la società rimane indifferente ad essa. Occorre dunque
    sostenere e potenziare l’operato delle forze dell’ordine, incentivare l’istituzione e l’attività del
    poliziotto di quartiere, ma anche di quelle forme di vigilanza privata o con la partecipazione dei
    cittadini stessi.

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  11. Anonimo17/4/10

    leghista ossessivo compulsivo...

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  12. Anonimo17/4/10

    http://www.youtube.com/watch?v=a3YpDVP2mj4&feature=player_embedded

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  13. Anonimo17/4/10

    un video veramente convincente

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  14. Anonimo17/4/10

    perfettamente ragione ora anche basta

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  15. Anonimo17/4/10

    scarpine di prada
    ahahahaha

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  16. Anonimo17/4/10

    LE NOSTRE RADICI CRISTIANE
    Tra i valori fondanti dell’Europa, vi sono anche i riferimenti ai princìpi cristiani.
    L’identità europea è plasmata dalla condivisione di una storia comune, da molteplici rapporti di
    scambio con le altre culture, di solidarietà e dal rispetto reciproco delle nostre differenze. Solo
    attraverso la sottolineatura di quanto ci unisce, e non certo annientandosi in una piatta uniformità,
    l’Europa potrà farsi valere nel mondo intero, per il bene della sua gente e di tutti i popoli che la
    compongono. Senza un’identità comune verranno in superficie le divisioni.
    Storicamente l’uomo europeo si è sempre distinto nella sua etica comportamentale per un insieme di
    valori che hanno la loro fonte nel cristianesimo, nel comune sentire cristiano.
    La storia dell’Occidente e, quindi, dell’Europa, da sempre legata ai princìpi derivanti dalla cultura e
    dall’etica cristiana, ha mostrato la volontà di trovare sempre un punto d’incontro, di unione. E in
    questo la chiesa cattolica e il cristianesimo hanno sempre rappresentato uno strumento d’appoggio e
    di sostegno fondamentale.
    L’Europa e l’Occidente hanno smesso di considerarsi come luogo di religione e, quindi, perdendo i
    propri valori di riferimento rischiano di far decadere il nostro Continente da un punto di vista
    spirituale. Ciò non significa che le comuni radici cristiane su cui si fonda l’Europa siano state
    dimenticate ed oltrepassate. Devono solo essere riscoperte in tutta la loro importanza per le future
    generazioni europee. Ecco, quindi, l’occasione per fare sì che le stesse possano essere riconosciute
    come base comune su cui si fonda l’Unione europea, intesa come insieme di popoli diversi uniti dal
    comune sentire cristiano.
    Riconoscere l’importanza di certi valori religiosi, che hanno accompagnato per ben due millenni lo
    sviluppo ed il progresso della civiltà europea, rappresenta un momento fondamentale di unione e
    crescita democratica per il processo d’integrazione europeo, che certamente contribuirà alla
    creazione di un’Unione europea rispettosa delle diversità dei popoli che la compongono e, quindi, di
    conseguenza, maggiormente in grado di affrontare le sfide del nuovo millennio.
    La Lega Nord, pertanto, auspica che nel Trattato sull’Unione europea possa essere inserito un richiamo esplicito alle radici cristiane dell’Europa, e non come avvenuto con l’ultimo testo (Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007) in cui vi è solo una vago cenno nel Preambolo, “alle eredità
    culturali, religiose e umanistiche dell’Europa

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  17. Anonimo18/4/10

    Vinti vuole l'assessorato per voi comunisti l'unico vero progetto è mangiare sulle spalle di chi vi ha votato. Siete vergognosi perchè quando si tratta di poltrone siete peggio di chi dite che è un vostro nemico Berlusconi ma in realtà siete uguali solo che Berlusconi non è ipocrita.

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  18. Anonimo19/4/10

    IL PD PENSA ALL'UDC: CHE SCHIFO! SINISTRA SUBITO UNITA

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  19. Anonimo19/4/10

    lo lasciamo al berluska l'assessorato, ti va bene così!!??

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  20. Anonimo19/4/10

    QUALCUNO DEL PD PENSA ALL'UDC. MA FORSE E' SOLO UNA MINORANZA

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  21. Anonimo19/4/10

    speriamo sennò addio pd, la sinistra devev andare da sola.

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  22. Anonimo19/4/10

    io non voterei se la sinistra andasse con l'udc

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  23. Anonimo20/4/10

    Se il progetto fosse di tutti i partiti repubblicani e democratici schierati contro questo pdl in quanto riconosciuto come un partito che vuole abolire la costituzione e se fosse di caratura nazionale con gli stessi riflessi di chiusura su qualsiasi linea di dialogo compreso l'istituzionale a tutti i livelli con questa destra allora credo che si potrebbe ragionare sul tema dell'unità con l'udc e di tutte le forze che fidendono la costituzione. Ma ciò comporterebbe una inversione delle politiche del pd e dell'udc a livello nazionale cosa improbabile. Silenzio

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  24. Anonimo20/4/10

    l'udc su alcune cose potrebbe anche essere un interlocutore ma poi vota il legittimo impedimento d'altronde lo firma anche napolitano
    ad assisi per me non ci dovrebbero essere compromessi ma non per preconcetti
    quando ti metti a discutere con i democristiani la contro partita è sempre pericolosa
    l'udc schierato con il centro sinistra vale molto meno che se si schiera con la destra o da solo
    inoltre avrebbe dei contraccolpi a sinistra nelò senso che i partiti di sinistra non verebbero votati da chi si schifa della nuova dc
    quindi, non solo ideologicamente ma anche strategicamente l'alleanza con l'udc (posto che loro fossero mai disponibili) è davvero non utile

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  25. Anonimo20/4/10

    Alla Regione prova di inciuci generale compresa l'udc e qui ad Assisi fate i vergini? siete penosi

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  26. Anonimo20/4/10

    rosica....

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  27. Anonimo20/4/10

    Vedremo se rosicate alla Regione o avrete la faccia di andarvene se danno qualche posto istituzionale all'udc. Ma visto che siete peggio degli altri rimarrete a rosicare la buccia del formaggio.

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  28. Anonimo20/4/10

    non penso sia possibile quello di cui cianci tu
    sia che ci sia uno strapuntino per l'udc sia che il prc rimanga nel caso in cui questa cosa aberrante avvenga

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  29. Anonimo21/4/10

    Ma questo posto per potè magna poverino a vinti gli e lo danno oppure ce lo dobbiamo veder morire di fame visto che nelle precedenti amministrazioni ha guadagnato poco?

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