
In merito alla questione degli avvisi di garanzia al Sindaco Ricci riteniamo che si debba agire con la massima cautela.
Abbiamo ovviamente massima fiducia nel lavoro della Magistratura, ma ci sentiamo in obbligo di non effettuare opera di sfruttamento di questo avvenimento a fini politici.
Aspettiamo quindi che la Giustizia faccia il proprio corso ma puntiamo ad altro per scardinare i consensi che questa Amministrazione ha nella città di Assisi.
Il nostro dissenso con essa è totale in quanto da sempre (con le prime due giunte Bartolini ed ora con questa targata Ricci) hanno una visione diametralmente opposta alla nostra, gli esempi sono tantissimi: dalla barbara soluzione del problema dei mendicanti, alla continua cementificazione della città, alla totale diserzione ad ogni iniziativa seria sulla pace internazionale solo per fare alcuni esempi.
Se reato c'è stato che chi lo ha commesso ne paghi le conseguenze.
Noi non vogliamo sostituire il centro destra in quanto corrotto (se questo verrà mai accertato)
noi vorremmo rappresentare una reale alternativa per un diverso sviluppo di Assisi: bilancio partecipato con i cittadini, una raccolta differenziata non solo efficiente ma anche compatibile alle esigenze della cittadinanza, vero sostegno alle tante e dimenticate frazioni del territorio, politiche di inclusione sociale, la ripresa della vita culturale da troppo tempo messa in soffitta, un asilo comunale funzionante ed operativo, esercitare un modo di amministrare la comunità che sia vicino in questo momento di crisi, (crisi creata dalla concezione tutta di destra dell'economia), a chi tacitamente dovrebbe pagarne le conseguenze: coloro i quali hanno perso il lavoro e chi lo perderà.
Chiediamo alle forze del centro sinistra di confrontarsi su questi argomenti e lasciare a chi di dovere l'accertamento giudiziario.
Per il bene di Assisi.
Abbiamo ovviamente massima fiducia nel lavoro della Magistratura, ma ci sentiamo in obbligo di non effettuare opera di sfruttamento di questo avvenimento a fini politici.
Aspettiamo quindi che la Giustizia faccia il proprio corso ma puntiamo ad altro per scardinare i consensi che questa Amministrazione ha nella città di Assisi.
Il nostro dissenso con essa è totale in quanto da sempre (con le prime due giunte Bartolini ed ora con questa targata Ricci) hanno una visione diametralmente opposta alla nostra, gli esempi sono tantissimi: dalla barbara soluzione del problema dei mendicanti, alla continua cementificazione della città, alla totale diserzione ad ogni iniziativa seria sulla pace internazionale solo per fare alcuni esempi.
Se reato c'è stato che chi lo ha commesso ne paghi le conseguenze.
Noi non vogliamo sostituire il centro destra in quanto corrotto (se questo verrà mai accertato)
noi vorremmo rappresentare una reale alternativa per un diverso sviluppo di Assisi: bilancio partecipato con i cittadini, una raccolta differenziata non solo efficiente ma anche compatibile alle esigenze della cittadinanza, vero sostegno alle tante e dimenticate frazioni del territorio, politiche di inclusione sociale, la ripresa della vita culturale da troppo tempo messa in soffitta, un asilo comunale funzionante ed operativo, esercitare un modo di amministrare la comunità che sia vicino in questo momento di crisi, (crisi creata dalla concezione tutta di destra dell'economia), a chi tacitamente dovrebbe pagarne le conseguenze: coloro i quali hanno perso il lavoro e chi lo perderà.
Chiediamo alle forze del centro sinistra di confrontarsi su questi argomenti e lasciare a chi di dovere l'accertamento giudiziario.
Per il bene di Assisi.
Pienamente d'accordo. Basta con l'ossessione Bartolinesca che assomiglia a quella su Berlusconi.
RispondiEliminaLoro sono pessimi, ma soprattutto perchè sono esponenti di una ideologia (per così dire...) barbara. E' questo il nocciolo della questione.
Sono d'accordo, combattiamo gli avversari con la forza delle nostre idee. Partiamo dal nostro comune e poi chissà riusciremo a sconfiggere definitivamente il Berlusconismo che è un modo di vivere, di pensare, di vestire, di gestire la cosa pubblica inaccettabile.
RispondiEliminae dopo le pie intenzioni chiediamoci cosa fa per esempio rifondazione a livello regionale per bloccare i progetti di bartolini sul puc a Santa Maria degli Angeli, mi pare già approvati senza troppi problemi. Perchè vuol dire bloccare le politiche delle destre e parlo al plurale visto che le stesse politiche in fatto di piani urbanistici vengono attuati anche da comuni di cosi detta "sinistra". Parlare contro è facile ma poi essere coerenti è difficile al momento delle scelte politiche. Per definire politiche alternative del territorio a livello locale si deve conoscerne la sua vocazione ed elaborare strategie di sinistra capaci di intervenire con proprie proposte originali modificando la realtà oggettiva. Se ne hanno le capacità o le volontà? Silenzio
RispondiEliminasilenzio sei proprio amareggiato verso Rifondazione...ma ti ha trattato così male? O è una questione di moralità (o moralismo)...dare contro sempre e comunque mi pare la logica del tanto megli tanto peggio...sei per caso un bertinottiano di ferro? Un radical chic? Nemmeno quando si va contro la giunta di destra riesci a spendere una minima parolina di incoraggiamento...che devono fare questi di rifondazione..ritirarsi in convento o sul Subasio...magari lasciando a te la direzione dell'orchestra? tu ti senti accerchiato se si crea un gruppo di più di tre persone che magari hanno delle loro idee?
RispondiEliminane conosco di tipi così, a Perugia come ad Assisi...
devono saper leggere il territorio, conoscerlo a fondo perchè attaccare questa giunta di destra che ha meticolosamente costruito la sua vittoria non è una passeggiata, non la si vince solo sull'ideologia ma sulle politiche alternative capaci di mobilitare quella parte di popolazione che è esclusa e sta pagando a caro prezzo questa crisi. Nessun convento è buono per ritirarsi si deve solo lavorare sull'esistente nel territorio unificando le forze ma per fare ciò si deve saper fare anche un passo indietro che vuol dire molte volte lavorare tre volte di più per riconquistare quella fiducia che la nostra gente ha perso. A proposito un consiglio sui blog non attaccare mai a livello personale non serve meglio confrontarsi sulla politica. Silenzio
RispondiEliminaUnità senza preconcetti soprattutto ad Assisi
RispondiEliminaSilenzio,
RispondiEliminao fai silenzio o ci dici chi sei!
Sto scherzando, però mi farebbe piacere sapere a quale parrocchia appartieni, mi dipiacerebbe molto se facessi parte di quei groppuscoli che soffrono di fobia da accerchiamento, significa come scritto al post n 4, di sentirsi a disagio in mezzo a piu' di tre persone.
Credo che tu sia una persona sagace e politicamente avveduta, ma è facile giudicare stando sottocoperta, ti sarei grato se tu continuassi a ferquenatare i blogs cittadini ma facendolo in modo piu' chisro e coraggioso!
Ti saluto Blanqui comunista non pentito
fobia di accerchiamento ad Assisi? direbbe un certo personaggio "ma va la". Assisi è stata sempre di destra tranne la "peccaminosa" epoca vitali (ancora si chiede come ci riuscì ed il bello che non lo capirà mai). di gruppuscoli a cui appartenere ad Assisi anche a cercarli con il lanternino non li trovi sono semplicemente uno di sinistra che pensa che possiamo farcela a governare con un programma laico e di sinistra ma solo se abbiamo la forza di progettare nostre idee su cultura, turismo, energie alternative, servizi, lavoro, integrazione con un forte rinnovo della classe politica. Non è semplice ma è l'unica alternativa da praticare per poter ricostruire una possibilità a sinistra. Silenzio
RispondiEliminaCondivido Silenzio. Mettiamo insieme tutte le forze democratiche della città (tranne l'Udc) e stiliamo un programma veramente alternativo e con la discesa in campo di uomini e donne nuove (no però al nuovismo toutcourt). Confrontiamoci, dibattiamo, arrabbiamoci pure (nelle nostre stanze senza sbandierarlo ai 4 venti) e poi cerchiamo soluzioni a 360 gradi senza veti incrociati e reciproche scorrettezze (come direbbe un referto arbitrale...)
RispondiEliminaLa strada, nonostante tutti questi accorgimenti sarà ugualmente più che in salita, ma almeno stavolta potremo dire di aver fatto veramente il massimo nell'intento di dare alla nostra città un nuovo slancio.
le nostre stanze possono essere solo le piazze, assemblee con i cittadini, incontri pubblici e lo dico perchè tutte le altre stanze quelle del potere, clericali, quelle "chiuse", quelle dei favori, sono già occupate dal centro destra e voglio lasciarle solo a loro che ci sguazzino tra liquami di maiale e cemento. Al di là della battuta ad Assisi si deve ripartire prima di subito. Sarebbe e dico sarebbe un punto di riferimento importante se entro gli ultimi 15 giorni di settembre le forze dell'opposizione di sinistra, le persone che vogliono ricostruire un tessuto sociale d'opposizione in Assisi si possano incontrare per mettere in rete un possibile programma a sinistra non aspettando miracolistici congressi. Silenzio
RispondiEliminaLa storia ha dimostrato alle donne e agli uomini della sinistra, ai suoi militanti e alla sua classe dirigente che l'avversario si sconfigge solo sul terreno della politica. Certo, chi sbaglia deve pagare e deve essere allontanato, ma questo attiene a settori altri dal potere politico. Se non si affida alle proprie forze, se non ha la capacità di cambiare, hic et nunc,la sinistra può sconfiggere il nemico, ma non la struttura che lo ha generato come frutto naturale e non, si badi bene, "deviato". Ancora una volta, gramscianamente, l'egemonia passa solo sul piano della cultura nell'accezione più ampia del termine.
RispondiEliminaGiovanni