Negli ultimi giorni ad Assisi si stanno organizzando diversi incontri fra partiti, associazioni e singole individualità riconducibili alla Sinistra, un fatto politico sicuramente positivo. Questo non solo perché è in atto un processo nazionale ma anche perché l’anno prossimo si terranno le elezioni amministrative.
Sappiamo bene quanto sia necessaria per il nostro territorio una proposta politica di sinistra.
Per metterla in campo serve però come condizione preliminare il riconoscimento reciproco fra tutte le forze in campo che condividono la necessità di unire la Sinistra e di farla tornare protagonista della vita politica e sociale della nostra città, una Sinistra autonoma ed alternativa che avanzi un proprio progetto di governo locale e una candidatura a sindaco in grado di lanciare la sfida all’intero sistema di potere presente ad Assisi.
Per questo riteniamo che il percorso debba essere includente: non commettiamo l’errore delle elezioni regionali in cui la Sinistra si è presentata divisa. La consegneremmo all’irrilevanza anche ad Assisi.
Dobbiamo avere invece tutti la consapevolezza che non si possono disperdere le esperienze dei partiti, delle associazioni e dei singoli.
Nello stesso tempo è necessaria tanta umiltà per favorire un rinnovamento possibile che, in verità, la realtà di Assisi è ancora in grado di offrire.
In questo modo potremmo anche tornare a motivare le tante e i tanti che negli ultimi anni hanno deciso di astenersi dalla vita politica.
Serve un processo inclusivo e partecipato in cui tutti i soggetti di sinistra possano riconoscersi, un percorso che unisca e che riparta dal lavoro, dalla pace, dalla giustizia sociale, dalla difesa dell’ambiente.
Incontriamoci tutte e tutti, lasciamo alle spalle divisioni e tatticismi e costruiamo insieme la pagina più bella della storia della Sinistra di Assisi.
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