Contatore visite

Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


lunedì 14 marzo 2011

VITTORIA


Abbiamo vinto.
Carlo Cianetti ha riportato 1263 voti contro le 1047 preferenze di Claudia Travicelli.
Ma il dato parimenti importante è stata l'affluenza alle urne: 2322 cittadini contro i 1904 delle Primarie che consacrarono Romano Prodi leader dell'Unione il 15 ottobre del 2005.
Con sole due settimane di campagna elettorale e senza battage mediatico nazionale.
Tutto ciò testimonia la voglia di politica buona che ha la nostra città, la sua bramosia e la sete di partecipare sanamente alle decisioni che la riguardano.
Una gioia immensa per noi di Rifondazione Comunista che abbiamo creduto in questo progetto fin dall'inizio, che abbiamo speso energie ed impegnato tante donne e uomini nei seggi e nella campagna elettorale di questa entusiasmante cavalcata politica.
Il nostro pensiero va a Claudia Travicelli e al Pd nel suo insieme: da oggi fino al 15 maggio la nostra sarà una squadra unita che giocherà la partita decisiva, la sfida alla destra.
Sarà dura, dovremo lavorare molto ma avremo dalla nostra il fervore che scaturirà da questa vittoria di popolo senza precedenti.
Anche per questo abbiamo insistito tanto affinchè le Primarie fossero celebrate.
Carlo Cianetti si è dimostrato l'uomo giusto per dare questa spinta propulsiva e una speranza alle persone democratiche e progressiste della nostra città.
Rifondazione Comunista sarà al suo fianco ancora una volta in modo determinante, sia nella progettualità strategica che nella concretezza elettorale per realizzare il sogno, che sempre più appare raggiungibile, di una vittoria alle elezioni amministrative.

41 commenti:

  1. Anonimo14/3/11

    Adesso bisogna lavorare più uniti di prima. Non bisogna perdere tempo. Serve un lavoro capillare sul territorio.
    Credo che Bartolini e Ricci ora siano veramente preocupati: il popolo della sinsitra se unito può batterli.

    RispondiElimina
  2. Anonimo14/3/11

    La vittoria di Cianetti ad Assisi può aprire una diversa stagione nel centrosinistra umbro. La sconfitta della Travicelli rafforza, infatti, le già notevoli chances del socialista Bacchetta e della comunista Ercoli alle prossime primarie di Città di Castello e di Gubbio. Potremmo assistere ad una novità assoluta, che avevo già da tempo segnalato come possibilità concreta. Nella Provincia di Perugia il Pd rischia di non avere nessun candidato a sindaco nei principali centri in cui si vota. Sarebbe una novità, ma non una sorpresa. Perché dopo mesi e mesi di guerre intestine, di divisioni insanabili è venuta a galla una verità che i dirigenti democratici continuano a far finta di non vedere. Quella di un partito che non riesce più a fare una scelta, nemmeno quella di chi mandare alla riunione del condominio, senza frantumarsi in mille pezzi; quella di un partito che non è un progetto collettivo, ma la sommatoria di tanti aspirazioni individuali e personali.

    Una situazione che impedisce qualsiasi tentativo di sintesi al suo interno e che rende vano il lavoro dei suoi dirigenti. Non deve quindi meravigliare che manchi una classe dirigente di ricambio, perché se manca il progetto, manca il criterio del merito, che viene sostituito da quello delle “parentele” con i più forti. Criterio che fa emergere, direbbe Sciascia, pochi uomini e un sacco di quaraquaqua. E lo si è visto in questa occasione. Il Pd non è riuscito a trovare né persone di grande spessore politico in grado di unire la coalizione, né persone di grande carisma popolare in grado di stracciare tutti alle primarie. Vada come, vada, finito tutto, sarebbe quindi il tempo di avviare una riflessione interna e collettiva sullo stato del Pd in Umbria, per produrre qualche cambiamento. Una riflessione che interessa anche gli alleati, perché se viene giù il Pd, viene giù l’intero centrosinistra. Ma i precedenti non sono incoraggianti. Non l’hanno fatto dopo le recenti amministrative, quando hanno lasciato sul terreno qualcosa come il 10% dei voti, pensate che lo facciano adesso?

    RispondiElimina
  3. Anonimo14/3/11

    E il pd appoggia voi? Forse a parole ma non sperate nei fatti.

    RispondiElimina
  4. Anonimo14/3/11

    Seggio
    Totale
    Cianetti
    Travicelli
    Assisi
    710
    600
    108
    S. Maria
    323
    211
    112
    Petrignano
    366
    138
    222
    Rivotorto
    81
    35
    46
    Palazzo
    504
    92
    409
    Capodacqua
    62
    17
    45
    Tordandrea
    84
    68
    15
    Castelnuovo
    52
    28
    24
    Viole
    82
    50
    32
    Tordibetto
    58
    24
    34

    RispondiElimina
  5. Anonimo14/3/11

    La vittoria di Cianetti ad Assisi può aprire una diversa stagione nel centrosinistra umbro. La sconfitta della Travicelli rafforza, infatti, le già notevoli chances del socialista Bacchetta e della comunista Ercoli alle prossime primarie di Città di Castello e di Gubbio. Potremmo assistere ad una novità assoluta, che avevo già da tempo segnalato come possibilità concreta. Nella Provincia di Perugia il Pd rischia di non avere nessun candidato a sindaco nei principali centri in cui si vota. Sarebbe una novità, ma non una sorpresa. Perché dopo mesi e mesi di guerre intestine, di divisioni insanabili è venuta a galla una verità che i dirigenti democratici continuano a far finta di non vedere. Quella di un partito che non riesce più a fare una scelta, nemmeno quella di chi mandare alla riunione del condominio, senza frantumarsi in mille pezzi; quella di un partito che non è un progetto collettivo, ma la sommatoria di tanti aspirazioni individuali e personali. Una situazione che impedisce qualsiasi tentativo di sintesi al suo interno e che rende vano il lavoro dei suoi dirigenti.

    Non deve quindi meravigliare che manchi una classe dirigente di ricambio, perché se manca il progetto, manca il criterio del merito, che viene sostituito da quello delle “parentele” con i più forti. Criterio che fa emergere, direbbe Sciascia, pochi uomini e un sacco di quaraquaqua. E lo si è visto in questa occasione. Il Pd non è riuscito a trovare né persone di grande spessore politico in grado di unire la coalizione, né persone di grande carisma popolare in grado di stracciare tutti alle primarie. Vada come, vada, finito tutto, sarebbe quindi il tempo di avviare una riflessione interna e collettiva sullo stato del Pd in Umbria, per produrre qualche cambiamento. Una riflessione che interessa anche gli alleati, perché se viene giù il Pd, viene giù l’intero centrosinistra. Ma i precedenti non sono incoraggianti. Non l’hanno fatto dopo le recenti amministrative, quando hanno lasciato sul terreno qualcosa come il 10% dei voti, pensate che lo facciano adesso?

    RispondiElimina
  6. Anonimo14/3/11

    La vittoria di Cianetti ad Assisi può aprire una diversa stagione nel centrosinistra umbro. La sconfitta della Travicelli rafforza, infatti, le già notevoli chances del socialista Bacchetta e della comunista Ercoli alle prossime primarie di Città di Castello e di Gubbio. Potremmo assistere ad una novità assoluta, che avevo già da tempo segnalato come possibilità concreta. Nella Provincia di Perugia il Pd rischia di non avere nessun candidato a sindaco nei principali centri in cui si vota. Sarebbe una novità, ma non una sorpresa. Perché dopo mesi e mesi di guerre intestine, di divisioni insanabili è venuta a galla una verità che i dirigenti democratici continuano a far finta di non vedere. Quella di un partito che non riesce più a fare una scelta, nemmeno quella di chi mandare alla riunione del condominio, senza frantumarsi in mille pezzi; quella di un partito che non è un progetto collettivo, ma la sommatoria di tanti aspirazioni individuali e personali. Una situazione che impedisce qualsiasi tentativo di sintesi al suo interno e che rende vano il lavoro dei suoi dirigenti.

    Non deve quindi meravigliare che manchi una classe dirigente di ricambio, perché se manca il progetto, manca il criterio del merito, che viene sostituito da quello delle “parentele” con i più forti. Criterio che fa emergere, direbbe Sciascia, pochi uomini e un sacco di quaraquaqua. E lo si è visto in questa occasione. Il Pd non è riuscito a trovare né persone di grande spessore politico in grado di unire la coalizione, né persone di grande carisma popolare in grado di stracciare tutti alle primarie. Vada come, vada, finito tutto, sarebbe quindi il tempo di avviare una riflessione interna e collettiva sullo stato del Pd in Umbria, per produrre qualche cambiamento. Una riflessione che interessa anche gli alleati, perché se viene giù il Pd, viene giù l’intero centrosinistra. Ma i precedenti non sono incoraggianti. Non l’hanno fatto dopo le recenti amministrative, quando hanno lasciato sul terreno qualcosa come il 10% dei voti, pensate che lo facciano adesso?

    RispondiElimina
  7. Anonimo14/3/11

    grazie prc!

    RispondiElimina
  8. Anonimo14/3/11

    vai carlo e vai rifondazione!

    RispondiElimina
  9. Anonimo14/3/11

    ma vi rendete conto che abbiamo azzeccato tutto!?!

    RispondiElimina
  10. Anonimo14/3/11

    solo grazie ad assisi avete vinto...

    RispondiElimina
  11. Anonimo14/3/11

    claudia era la migliore candidata per vincere cianetti candidato di basso livello e della sinistra radicale

    RispondiElimina
  12. Anonimo14/3/11

    In Umbria un PD che non esce dal guado viene monopolizzato dalla sinistra radicale.

    Il PD che non riesce a divenire un partito socialdemocratico, che non interrompe la collaborazione con la sinistra radicale viene comprensibilmente vinto dai nostalgici del comunismo.

    E’ avvenuto con le primarie della sinistra di Assisi, avverrà con ogni probabilità anche in altri comuni dell’Umbria.
    C’è rammarico per una vicenda che di per sé impedisce ogni rinnovamento politico, che spinge le lancette della politica sempre indietro e non è sufficiente riscontare la giustezza delle valutazioni che da tempo propone l’UDC dell’Umbria

    RispondiElimina
  13. Anonimo14/3/11

    La vittoria di Cianetti ad Assisi può aprire una diversa stagione nel centrosinistra umbro. La sconfitta della Travicelli rafforza, infatti, le già notevoli chances del socialista Bacchetta e della comunista Ercoli alle prossime primarie di Città di Castello e di Gubbio. Potremmo assistere ad una novità assoluta, che avevo già da tempo segnalato come possibilità concreta. Nella Provincia di Perugia il Pd rischia di non avere nessun candidato a sindaco nei principali centri in cui si vota. Sarebbe una novità, ma non una sorpresa. Perché dopo mesi e mesi di guerre intestine, di divisioni insanabili è venuta a galla una verità che i dirigenti democratici continuano a far finta di non vedere. Quella di un partito che non riesce più a fare una scelta, nemmeno quella di chi mandare alla riunione del condominio, senza frantumarsi in mille pezzi; quella di un partito che non è un progetto collettivo, ma la sommatoria di tanti aspirazioni individuali e personali. Una situazione che impedisce qualsiasi tentativo di sintesi al suo interno e che rende vano il lavoro dei suoi dirigenti.

    Non deve quindi meravigliare che manchi una classe dirigente di ricambio, perché se manca il progetto, manca il criterio del merito, che viene sostituito da quello delle “parentele” con i più forti. Criterio che fa emergere, direbbe Sciascia, pochi uomini e un sacco di quaraquaqua. E lo si è visto in questa occasione. Il Pd non è riuscito a trovare né persone di grande spessore politico in grado di unire la coalizione, né persone di grande carisma popolare in grado di stracciare tutti alle primarie. Vada come, vada, finito tutto, sarebbe quindi il tempo di avviare una riflessione interna e collettiva sullo stato del Pd in Umbria, per produrre qualche cambiamento. Una riflessione che interessa anche gli alleati, perché se viene giù il Pd, viene giù l’intero centrosinistra. Ma i precedenti non sono incoraggianti. Non l’hanno fatto dopo le recenti amministrative, quando hanno lasciato sul terreno qualcosa come il 10% dei voti, pensate che lo facciano adesso?

    RispondiElimina
  14. Anonimo14/3/11

    PERUGIA - “Nelle città al voto stiamo lavorando per un centrosinistra credibile e competitivo, che non regali opportunità al centrodestra nelle prossime consultazioni elettorali. Per questo siamo ovunque impegnati a determinare una coalizione che abbia come riferimento quella che governa le massime istituzioni regionali. Questo abbiamo cercato di fare ad Assisi ricorrendo alle primarie, dove si è determinata un’affluenza straordinaria, che ha dato un esito che noi accettiamo e che è il presupposto per una ritrovata unità del centrosinistra, condizione decisiva per poter sfidare al meglio il centrodestra”.

    Con queste parole il Segretario Regionale del Partito Democratico Lamberto Bottini commenta l’esito delle consultazioni primarie tenutesi ad Assisi la scorsa domenica. “Il risultato - è ovvio - è la vittoria di Carlo Cianetti – continua Bottini - che guiderà la coalizione alle amministrative del 15 e 16 maggio. Ma è evidente che il risultato ottenuto da Claudia Travicelli è un risultato molto significativo, che testimonia come ad Assisi non si possa prescindere dal contributo del Partito Democratico e di chi lo ha rappresentato in queste primarie”.

    come dire senza noi do cazzo annate??

    RispondiElimina
  15. Anonimo14/3/11

    forza prc la forza delle idee il coraggio delle scelte l'intelligenza del riscatto

    RispondiElimina
  16. Anonimo14/3/11

    Proprio azzeccato tutto anche quando qualcuno consigliava a Carlo di abbandonare?

    RispondiElimina
  17. Anonimo14/3/11

    sbavature e momenti di confusione ce ne sono stati era inevitabile, chi è senza peccato scagli la prima pietra

    RispondiElimina
  18. Anonimo15/3/11

    Attenti che qualcuno sta dando molto risalto al vostro gioire al fine di presentare il candidato sindaco come il VOSTRO rifondazione/mongolfiera e screditarlo agli occhi dei moderati del pd.

    RispondiElimina
  19. Anonimo15/3/11

    IL CANDIDATO E' STATO SPONSORIZZATO DAL PRC E VOLUTO FORTEMENTE INOLTRE HA POSIZIONI CHIARAMENTE DI SINISTRA E QUESTO E' UN DATO DI FATTO.
    LA SUA VITTORIA COMUNQUE E' DOVUTA ALLA PRESA CHE HA AVUTO SULLA GENTE E QUESTO E' UN'ALTRO DATO DI FATTO. QUINDI AVANTI COSI' SENZA TIMORI E SENZA NE' STRUMENTALIZZAZIONI MA NEMMENO SOTTOVALUTANDO L'APPORTO DI NESSUNO

    RispondiElimina
  20. Anonimo15/3/11

    non hanno nemmeno il diritto di gioire dopo che è un anno che cercano di far passare cianetti? ingrati...

    RispondiElimina
  21. Anonimo15/3/11

    vogliamo capire che solo con scelte nette si vince? che dobbiamo marcare la differenza? la sconfitta della travicelli ci dice che le mezze misure non piacciono e gli inciuci di meno. non abbiamo imparato niente da questa grande vittoria?

    RispondiElimina
  22. Anonimo15/3/11

    attento prc che cianetti e sel, dopo avervi usato, vi vogliono fregare...

    RispondiElimina
  23. Anonimo15/3/11

    azz e dopo la grande rivelazione che era tenuta nel massimo segreto e cioè che cianetti e sel avevano cospirato alle spalle dei comunisti doc (denominazione origine coions) ora l'architrave delle tremenda congiura è scoperta, le origini hanno inizio dal momento in cui si cospirò per la presa del palazzo di piazza del comune con la complicità del'amato matarangolo il quale tesseva la tela di giorno per poi di notte guastarla. Il progetto disvelato prevedeva la conquista del comune d'assisi, l'investitura a imperatore del territorio assisano di cianetti spodestando riccettino ancor prima delle elezioni con la benedizione del sacro vescovo e l'assegnazione di tutti e 24 assessorati a sel.
    Ora che il piano è disvelato dalla mente superiore del rifondarolo come faremo? dove lo metteremo? - Questo messaggio dopo che l'avrete letto di dissolverà nella vostra mente (se la trovate) e non ne rimarrà traccia.

    RispondiElimina
  24. Anonimo15/3/11

    sei un grande attore e commediografo, sicuramente gigioneggi al kalendimaggio...grande, trilussa te fa na s...!

    RispondiElimina
  25. Anonimo15/3/11

    veramente io rifondazione non l'ho mai votata...tu invece penso di si...

    RispondiElimina
  26. Anonimo15/3/11

    s........ che vuol dire?

    RispondiElimina
  27. Anonimo16/3/11

    fantapolitica buongiorno assisi è fatta da persone serie

    RispondiElimina
  28. Anonimo16/3/11

    ma che fantapolitica, era pronta anche la travicelli per l'investitura come imperatrice in seconda, ma poi ha voluto fare le primarie e gli hanno fregato la corona.
    tanto credete a tutto.

    RispondiElimina
  29. Anonimo17/3/11

    Leggere i giornali alcune volte porta sorprese. Sul Giornale dell'Umbria c'è scritto che Rifondazione Comunista nasconderà dentro la lista della Mongolfiera suoi candidati come se non ci ricordassimo di cosa accadde 4 anni fa. Io spero che sia un falso e una provocazione perchè chi ha votato la Mongolfiera ricorda bene cosa avete fatto.

    RispondiElimina
  30. Anonimo17/3/11

    anche io me lo ricordo, hanno tentato di uccidere matarangolo! che criminali!!

    RispondiElimina
  31. Anonimo17/3/11

    No però lo avete candidato alle 16 e alle 18 lo avete silurato senza ucciderlo. Ma sembra che la politica faccia dimenticare queste cose anche a chi le ha subite.

    RispondiElimina
  32. Anonimo17/3/11

    ..ma la cosa più brutta che circola è quella della lista civica della Travicelli che farà la sponda a Ricci e buongiorno assisi verso bartolini se tutto ciò sarà vero a votare ci andrete voi... a sinistra nessuno vuol votare per ricci o bartolini!!!

    RispondiElimina
  33. Anonimo17/3/11

    C' è qualcosa che sa bollendo in pentola e non è il minestrone. Se non si ha testa tutto ciò che è stato fatto rischia di essere annullato per il cinismo di pochi.

    RispondiElimina
  34. Anonimo18/3/11

    I rifondaroli nascosti nelle liste della mongolfiera che dicono tacciono? Avete paura che qualcuno vi guasti il piano di rinascita?

    RispondiElimina
  35. Anonimo18/3/11

    Carlo Cianetti Assisi La Lega, al Nord, ha buoni amministratori, capaci di interpretare la 'pancia' del popolo. Ho conosciuto Tosi, Zaia, Maroni, Gentilini, Giorgetti, Calderoli: sono bravi di loro a prescidendere dal partito. Ha anche un sistema di selezione de...lla classe dirigente molto efficace e solido. Per il resto non è un partito di destra, ma semplicemnte un partito irredentista, xenofobo e che trova la sua forza su un concetto fondamentale: il mantenimento della ricchezza del Nord all'interno dei confini del Nord. E per questo motivo non ha senso una deLega Nord-Umbria. Il tema della sicurezza è coniugato tutto in chiave anti-stranieri ed è una colossale sciocchezza. Solo che è un efficace espediente elettoralistico, perché riesce a far leva sulla paura del diverso, dello sconosciuto. Le ronde furono una trovata propagandistica, una ridicola panzana. Il federalismo in salsa italiana sarà, di fatto, un atto di separatismo. Credo ci siano degli aspetti positivi (maggiore responsabilizzazione delle amministrazioni locali), ma il paese non è affatto pronto ad attuarlo. Lo Stato dovrà comunque soccorrere il Sud.

    RispondiElimina
  36. Anonimo19/3/11

    Ma li avete comperati nuovi i vestiti da assessori? Ricodando qualcuno di Rivotorto

    RispondiElimina
  37. Anonimo21/3/11

    Ho saputo che vi hanno venduto il vostro assessorato e anche il consigliere comunale.
    Adesso sono azzi vostri.

    RispondiElimina
  38. Anonimo21/3/11

    i soliti ben informati...

    RispondiElimina
  39. Anonimo21/3/11

    Ma si può sapere chi scrive tutte queste cazzate???
    Ma non avete, per rimanere in tema, un cazzo da fare??

    RispondiElimina
  40. Anonimo21/3/11

    Ma SEL come farà a presentare una lista? Sono solo Mimi e Coco', chiederanno aiuto a Sinistra Critica ah ah ah ah!!
    Certo che è bello, i grandi riformisti del cazzo che chiedono aiuto ai comunistoni di ferro!!
    Intanto rifondazione è morta!!

    RispondiElimina
  41. Anonimo21/3/11

    Ho saputo che a voi di rifondazione vi metteranno nella lista civica con il grande amico di Cianetti e cosi vi ciucciate il socialista ora pd. E bravi avete fatto tutti quanti il ritorno alla casa socialdemocratica.

    RispondiElimina