
È intollerabile che il sindaco di Assisi, la città della pace, del sentimento, della solidarietà, della carità francescana non sappia spiegare perché i fondi raccolti per i terremotati d’Abruzzo non siano ancora arrivati dove dovuto.
Sono passati due anni e crediamo che una testimonianza, di affetto e di concretezza, avrebbe fatto piacere e comodo a quella gente a cui in quel tempo mancava tutto.
Infatti, anche se i fondi venissero consegnati adesso non avrebbe più lo stesso significato, anzi non avrebbe più senso!
Questo è un misfatto del quale il pio sindaco dovrà dare conto e che siamo certi gli assisani gli faranno pagare.
Bene ha fatto il futuro (speriamo) candidato sindaco del centro sinistra Carlo Cianetti ad evidenziare e a non mollare su questo argomento, sono queste le cose che fanno grande una città più delle rotonde e dei palazzi a iosa.
Ci auguriamo quindi che la gente sia alle Primarie che alle prossime future elezioni sappia scegliere e votare per chi fa dei sentimenti di solidarietà una bandiera.
Sono passati due anni e crediamo che una testimonianza, di affetto e di concretezza, avrebbe fatto piacere e comodo a quella gente a cui in quel tempo mancava tutto.
Infatti, anche se i fondi venissero consegnati adesso non avrebbe più lo stesso significato, anzi non avrebbe più senso!
Questo è un misfatto del quale il pio sindaco dovrà dare conto e che siamo certi gli assisani gli faranno pagare.
Bene ha fatto il futuro (speriamo) candidato sindaco del centro sinistra Carlo Cianetti ad evidenziare e a non mollare su questo argomento, sono queste le cose che fanno grande una città più delle rotonde e dei palazzi a iosa.
Ci auguriamo quindi che la gente sia alle Primarie che alle prossime future elezioni sappia scegliere e votare per chi fa dei sentimenti di solidarietà una bandiera.
Franco Cesario
Francesco Di Lascia
bisogna pretendere che vengano fuori!
RispondiEliminaCerto che vedere foto del genere fa venire voglia domenica di votare la Travicelli
RispondiEliminavotiamola tutti!
RispondiEliminameglio la foto con quelli di sel! son più belli!
RispondiEliminai più belli sono quelli del pdl meno l
RispondiEliminaDomani sera il comune di Assisi e l'assessore alla cultura Vinti ricordano Broegg e poi c'è qualcuno che non vuole che si dica che il vero candidato della sinistra è Ricci.
RispondiEliminaChe il comune di Assisi centro destra appoggi una manifestazione di Rifondazione Comunista dimostra il fatto che è democratico e che si è liberato di chi era anti democratico a dimostrazione che il sindaco Ricci può essere votato da chi è di sinistra anche estrema senza alcun timore.
RispondiEliminama che cazzo state a dì? se non la patrocinava dicevamo che erano i soliti fascisti! siete pazzi
RispondiEliminaun pò di rispetto per un artista prematuramente scomparso
RispondiEliminaBravo Ricci che sà cosa vuol dire democrazia dopo aver allontanato Bartolini, sta dando dimostrazione di equilibrio e capacità e fà piacere che anche voi comunisti lo apprezziate organizzandoci una manifestazione che accomuna le migliori sensibilità di Assisi in ricordo di un grande artista.
RispondiEliminaspero tu non sia ironico, sarebbe grave
RispondiEliminacomunque ricci in locandina non c'è
RispondiEliminaInfatti sulla locandina c'è l'Assessorato alla Cultura del Comune di Assisi (Belardoni in quota Bartolini) con la quale avete preso accordi per la manifestazione politica mascherata basta vedere i relatori. Ma Ricci pur avendolo capito ha dimostrato grande inteligenza e apertura nell'averla comunque garantita.
RispondiEliminaChe cazzate che si devono leggere la Belardoni era assessore alla scuola e non alla cultura che è Paoletti per cui gli inciuci tra opposizioni sono fantasia. Silenzio
RispondiEliminaragazzi ma stiamo facendo sul serio? l'organizzatore di tutto è angelo mazzoli di SPELLO che ha fatto tutto in autonomia addirittura aveva invitato in principio granocchhia in quanto ass alla scuola, poi ha chiamato vinti che conosceva adolfo da una vita e la porzi (quindi sarebbe immischiato anche il pd)?
RispondiEliminaPer far sputtanare la coalizione alla sua sinistra dal pd ci si può aspettare di tutto anche all'insaputa degli stessi promotori il problema è non caderci prima. Certo i tempi qualche sospetto lo creano. Speriamo che cosi non sia.
RispondiEliminafantapolitica
RispondiEliminaROMA - Fa discutere la lettera al Manifesto di un giovane napoletano, Pier Paolo di 18 anni che scrive: "Ho un dubbio che mi affligge: essere comunista per me sta diventando quasi un peso, quasi fosse un reato e cio' e' avallato anche dal comportamento dei miei genitori i quali mi dicono: 'Meglio non farlo sapere in giro'. Vi chiedo: e' cosi' grave essere comunisti al giorno d'oggi? E il comunismo e' un'illusione inutile come spesso mi sento ripetere?".
RispondiEliminaRisponde Valentino Parlato, fondatore del "quotidiano comunista": "Caro Pier Paolo, tu hai diciott'anni e io ottanta. Anche per questa differenza d'eta' la tua lettera mi ha dato grande gioia e fiducia", il comunismo "non e' affatto passato. Ci sono oggi nel nostro vasto mondo eguaglianza, liberta' e fraternita' gli obiettivi che una grande rivoluzione borghese poneva nel lontano 1789? E c'e' di piu': oggi, in un mondo globalizzato, dove il battito d'ali di una farfalla a New York puo' far crollare la muraglia cinese, siamo nella piu' grande crisi capitalistica della storia. Come si puo' tentare di uscire da questa crisi? La mia risposta - forse testarda - e' con il comunismo e non piu' in un solo paese: siamo in un mondo globalizzato come non mai".
Interviene anche Simone Oggionni dei Giovani di Rifondazione comunista: "Le modestissime percentuali elettorali, effettive e verosimili (i sondaggi), dovrebbero fare riflettere tutti convincendoci dell'urgenza straordinaria e improrogabile del rinnovamento. Ma per essere credibili, dobbiamo essere noi i primi a non concepire il comunismo, i nostri simboli e le nostre bandiere, come un feticcio e come il residuo di un passato imbalsamato nella sua tragica grandezza. Al contrario, dobbiamo essere noi i primi a concepirlo come la materia viva sulla quale ricostruire un linguaggio, un immaginario e, appunto, un sogno collettivo. Questo e' lo sforzo enorme che abbiamo di fronte: fare capire ai tanti giovani che guardano a noi con interesse, curiosita' e spesso speranza che essere comunisti, lungi dall'essere la nostalgia anacronistica di un passato perduto, e' l'azione concreta - tenace ed entusiasmante - di chi si batte dalla parte giusta. Insomma, essere comunisti e' tutt'altro che un reato e, soprattutto, puo' essere tutt'altro che un'inutile illusione. Dipende da noi".
secondo me c'è qualcuno di altri partiti che rosica...
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