
Noi di Rifondazione Comunista riteniamo che l'accordo imposto da Marchionne sia un grave attacco al Lavoro e al Sindacato per riportare le condizioni dei lavoratori a tempi bui in cui non vi era democrazia.
Cancallare il contratto nazionale con la scusa della crisi e della competitività, privilegiare i sindacati asserviti e cancellare il diritto di sciopero sono misure inaccettabili ora e sempre.
La mobilitazione deve essere totale ed immediata prima che questo cancro si diffonda in tutti i luoghi di lavoro e che sia troppo tardi, rendendo vane le lotte e le vittorie del movimento dei lavoratori degli scorsi decenni.
Per questo motivo chiediamo a tutte le Forze che si riconoscono in questa battaglia di aderire UNITARIAMENTE allo sciopero e ad ogni iniziativa per la sua riuscita, compreso il nostro volantinaggio di sabato, per farsì che sia fermato questo scempio che sta cadendo sulle nostre teste, cancellando diritti fondamentali per la nostra vita.
Chiediamo inoltre a tutte e tutti di aderire all'appello di MicroMega in favore della Fiom cliccando su http://temi.repubblica.it/micromega-online, a cui hanno aderito come primi firmatari, fra gli altri, Margherita Hack, Paolo Floris d'Arcais, Andrea Camilleri, Don Andrea Gallo, Dario Fo, Gino Strada, Furio Colombo, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Lidia Ravera, Franca Rame, Luciano Gallino, Piergiorgio Odifreddi e tanti e tante altri personaggi della cultura e della società civile del nostro Paese.
un attivismo niente male
RispondiElimina..per dimenticare le primarie?
RispondiEliminaelisei se ne va dal pdl...un altro pezzo in meno a ricci
RispondiEliminacon la fiom sempre!
RispondiEliminaricci non ha bisogno di elisei, e poi altri hanno lasciato la lista bartolini per andare con il sindaco
RispondiEliminaIl Pdl perde un soldato: il consigliere Sandro Elisei, già capogruppo, lascia il Popolo della Libertà per aderire al gruppo misto. Un'ouverture destinata a far discutere quella del consiglio comunale svoltosi ieri, lunedì 17 gennaio, nella sala del consiglio del palazzo dei Priori di Assisi.
RispondiEliminaNessuna delucidazione in merito da parte del sibillino Elisei, che ha rimandato le spiegazioni alla prossima seduta consiliare: "Vorrei comunicare al consiglio comunale - ha affermato Elisei - le mie dimissioni dal gruppo del Popolo della Libertà e il passaggio al gruppo misto. Esporrò le motivazioni di questa decisione nella prossima seduta poiché in questo momento non posso dare spiegazioni".
Il rapporto tra il consigliere e il Pdl era già incrinato. Sandro Elisei, infatti, aveva annunciato le sue dimissioni da capogruppo nel consiglio comunale del 22 novembre 2010, chiarendo che alla base della rinuncia alla posizione vi era l'incapacità di "imporre la linea del dialogo e compromesso" e puntualizzando con rammarico di non aver avuto la possibilità di farlo (approfondimento).
In quell'occasione i consiglieri del Popolo della Libertà avevano mostrato ottimismo sperando in un ripensamento del capogruppo uscente; ma il tempo, evidentemente, non ha ricucito lo strappo come auspicato.
Vale la pena ricordare che in quel movimentato consiglio di fine novembre anche il consigliere Patrizia Buini aveva aderito al gruppo misto lasciando i bartoliniani.
All'interno della maggioranza, nonostante l'amministrazione comunale sia in dirittura di arrivo in vista del voto di primavera, permangono perciò quei dinamismi che le sottraggono stabilità.
Anche in seno alla giunta l'equilibrio è precario. È di pochi giorni fa, infatti, la ferma presa di posizione del Carroccio nei confronti degli assessori Moreno Fortini e Maria Aristei Belardoni, dai quali la Lega si aspetta di sapere se sono o meno con Ricci, accusandoli di "giocare su più tavoli": "Fortini e Belardoni devono dire con chi stanno", ha sentenziato la Lega, attribuendo ai due assessori il doppiogiochismo di chi "flirta con altri candidati in attesa di vedere quello che succederà"
ed io come sempre ci sarò
RispondiEliminaData la crescente preoccupazione su funzionalità e ruolo del polo sanitario assisano la seguente richiesta urgente è stata inoltrata al presidente del consiglio comunale Lucio Cannelli dai consiglieri del Partito Democratico, che sollecitano la convocazione del consiglio comunale aperto sull'argomento.
RispondiEliminaAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ASSISI.
SEDE.
OGGETTO:
convocazione consiglio comunale ai sensi dell’art.3 comma 3 del Regolamento Adunanze Consiglio Comunale e Commissioni Consiliari.
I sottoscritti consiglieri comunali del Partito Democratico, fortemente preoccupati del continuo depotenziamento delle attività sanitarie dell’Ospedale di Assisi, culminato con il trasferimento immotivato del Direttore Sanitario dott. Luigi Sicilia presso l’Ospedale di Marsciano, ed amareggiati per il mancato rispetto degli impegni assunti dall’Assessore Regionale alla sanità e dal Direttore Regionale dell’ USL 2 nel Consiglio Comunale aperto tenutosi il 25 Gennaio 2007,
chiedono
la convocazione del Consiglio Comunale secondo quanto previsto dall’art.3 comma 3 del Regolamento Adunanze Consiglio Comunale e Commissioni Consiliari per discutere i seguenti argomenti:
1) Provvedimenti urgenti per garantire la funzionalità sanitaria ed amministrativa dell’Ospedale di Assisi e consolidarne il ruolo strategico nel panorama regionale.
2) Richiesta incontro delegazione consiglio comunale con Presidente della Giunta Regionale e Direttore Generale USL 2.
3) Iniziative e costituzione comitato per la difesa dell’Ospedale.
Gambucci Gianfranco
Marini Luigi
Passeri Claudio
Romoli Edo
Travicelli Claudia
ci vuoi far vedere che il pd di assisi è vivo? impresa disperata, è un rantolo prima del coma permanente
RispondiEliminache belli quei 5 nomi uno sotto all'altro! veramente hanno lavorato sodo questi 5 anni per il bene di assisi
RispondiEliminasoprattutto quella santa della travi
RispondiEliminazitto per carità che sennò dicono che usiamo i blog per smer..... per carità non gli dare altre scuse
RispondiEliminabhè ho detto che hanno lavorato bene!
RispondiEliminaBERLUSCONI E LE ACCUSE SUL CASO RUBY
RispondiEliminaL'immagine imbarazzata di un Paese
BERLUSCONI E LE ACCUSE SUL CASO RUBY
L'immagine imbarazzata di un Paese
La sinistra italiana non hai mai voluto spiegare Silvio Berlusconi: le è bastato condannarlo. La destra, nemmeno: era troppo occupata ad applaudirlo e a difenderlo. Le notizie recenti richiedono tuttavia uno sforzo d'onestà intellettuale da parte di tutti. Nel giorno in cui il Financial Times - il più influente quotidiano economico-finanziario d'Europa - parla di «una profonda vergogna per l'Italia» non possiamo far finta di niente.
Le accuse sono gravi, lo scenario che dipingono inquietante. Prostituzione minorile. Provate a pensare a Zapatero, a Sarkozy o a Cameron sospettati di qualcosa del genere. Correrebbero a difendersi. Non con videomessaggi, giuramenti e annunci di nuovi amori. In tribunale, invece. Dove tutti potrebbero capire - finalmente - chi sono gli incoscienti: gli accusatori o l'accusato?
Non si tratta più dell'incoerenza pirotecnica tra la vita e i programmi di un leader: questo riguarda le coscienze (e la Chiesa, sempre che le interessino). Non si tratta ancora di un giudizio politico: se ne parlerà al momento del voto. Si tratta invece di accuse pesanti e precise: un'organizzazione finalizzata alla prostituzione, che utilizza il personale, gli immobili, le televisioni e gli apparati di protezione del capo del governo. È un'ipotesi sconvolgente, che va provata o smentita.
Se fosse falsa, i magistrati ne risponderanno: Silvio Berlusconi potrà affermare di essere un perseguitato, e noi gli crederemo. Se fosse vera, invece, ne risponderanno gli imputati e la loro reputazione. Ma qualcuno deve risponderne. L'incertezza, stavolta, è un prezzo che non possiamo permetterci di pagare. Se lo aspettano gli allibiti osservatori stranieri e quelli - altrettanto severi - dentro le nostre case. Ai ragazzi italiani dobbiamo una risposta: cosa ci sta succedendo?
«La settima economia mondiale ha bisogno di riforme» scrive il Financial Times: «Un giovane su quattro è disoccupato, la crescita economica è debole, gli investimenti stranieri declinano, il debito ha raggiunto i 1.800 miliardi di euro, il cancro della criminalità organizzata andrebbe rimosso e la lista potrebbe continuare», osserva il quotidiano britannico. «Ma invece di soluzioni a questi problemi, gli italiani rischiano di assistere a un'altra puntata di Berlusconi-contro-giudici».
Ecco: questo è lo spettacolo da evitare. Lo abbiamo già visto e non ne possiamo più. C'è, in queste ore, un'aria di stanchezza stupefatta che supera le ideologie e gli steccati di partito. Conosciamo i sospetti di parte della destra sui magistrati e le speranze giudiziarie di una certa sinistra impotente. Ma non si può contestare l'arbitro all'infinito; a quel punto, tanto vale rinunciare alla partita. La nostra partita, però, si chiama democrazia: dobbiamo giocarla e vincerla, soprattutto nel 150° anniversario dell'unità nazionale. L'alternativa è trasformare un compleanno in un funerale, ma non sarebbe una buona idea.
Silvio Berlusconi dovrà avere un coraggio gigantesco, perché le accuse lo sono. Ma stavolta non è possibile nascondersi: né per lui né per noi. Per tanti anni è stato il nostro complice: ci ha perdonati e incoraggiati, assolti e giustificati, illusi e rincuorati. Ma tra complicità e imbarazzo corre un confine. E ce n'è un altro, drammatico, tra imbarazzo e disgusto. Il primo è stato superato. Il secondo, in una democrazia, non andrebbe attraversato mai. Perché è umiliante, perché è pericoloso e perché ha ragione il Financial Times: l'Italia merita di meglio.
Beppe Severgnini
Severgnini non Lenin
RispondiEliminaCorriere della Sera, leggilo Silvio
RispondiEliminaelisei se ne va dal pdl ..... il pd ha trovato il suo candidato sindaco.
RispondiEliminaSpostandoci sui territori, il caso di Assisi è emblematico dello sfasamento del Pd. L'ennesimo termine per trovare il candidato a sindaco si è rivelato un buco nell'acqua, allora i sapienti coordinatori Edo Romoli e Mariano Borgognoni si sono inventati la moratoria che altro non è che il rinvio delle primarie, chiedendo nel contempo alla compagine che appoggia Carlo Cianetti (Buongiorno Assisi, Sel, Idv e Prc), l'unico candidato da mesi in piazza, di cercare un altro nome condiviso. Nella città del Poverello sembra di essere alle comiche finali con il maggior partito del centrosinistra che non sa che pesci prendere, anzi che fa di tutto per farsi del male con veti interni e vive quasi con fastidio questo appuntamento con le amministrative. Ma è possibile un partito come il Pd, che è forza di governo nella regione, non aspiri a conquistare il municipio di Assisi? In casi come questi, quando non si riesce a fare un'azione politica, due sono le spiegazioni: o non si è capaci, allora, la conseguenza è presto detta, si passa la mano; oppure scientemente ci si barcamena alla giornata senza convinzione non solo di vincere (e questo dipende dagli elettori) ma di partecipare e questo è più grave e l'effetto potrebbe essere come sopra.
RispondiEliminaAnna Mossuto direttrice corriere dell'umbria parlando di assisi
farselo dire anche dal corriere dell'umbria...
RispondiEliminadue spiegazioni.....Moratoria sulla vergogna...
moratoria, che termine del cazzo
RispondiEliminacandidare Paggi...ma come si fa...ha mai partecipato a una riunione, si è mai impegnato in una battaglia, mai interessato per la collettività, si sa che tipo di programma politico ha? dilettanti allo sbaraglio
RispondiEliminaI candidati del pd e quelli prestati tutti bruciati nessuno che si faccia avanti. Forse per il pd ad Assisi è arrivato il momento di fare un ampia autocritica sull'insufficenza d'opposizione portata avanti nell'amministrazione comunale, prenderne atto e mettersi a disposizione per una vera possibilità di cambiamento anche se si parte con grande ritardo. Ma come si fa a sperare in chi ha come obbiettivo solo le poltrone?
RispondiEliminatutti in campo con lotti??
RispondiEliminalotti?! e chi cazzo è?
RispondiEliminail candidato del pd
RispondiEliminacioè?
RispondiEliminaora che il pd ha vinto un paio di primarie le farà finalmente anche ad assisi?
RispondiEliminanemmeno marini e i suoi vogliono lotti
RispondiEliminalotti e chiunque vogliano partecipare alle primarie saranno i ben accetti
RispondiEliminaPRIMARIE!!! VOGLIAMO LE PRIMARIE!!!
RispondiEliminaIl candidato Lotti andrà bene ma per Perugia ad Assisi sapremo come trattarlo.
RispondiEliminaMirti sindaco!
RispondiEliminae certo e noi siamo stati a gioca' a boccette sti 5 mesi
RispondiEliminaavete giocato a biglie colorate e continuerete
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