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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


giovedì 27 gennaio 2011

Neanche un Euro a chi delocalizza il lavoro

Rifondazione Comunista comincia da oggi a raccogliere firme per una petizione popolare a sostegno di una proposta di legge regionale per contrastare la delocalizzazione delle imprese e contro la dismissione delle attività produttive.
Il fenomeno dello spostamento geografico delle attività produttive, sia esso totale o parziale, verso altri territori, la cosiddetta delocalizzazione, pratica ormai purtroppo diffusa in Europa negli ultimi anni, sta radicalmente trasformando e peggiorando il lavoro in quanto crea un vero e proprio ricatto nei confronti dei lavoratori degli Stati in cui le imprese siano a rischio delocalizzazione.
Scelta avanzata dal neoliberismo, la delocalizzazione è risultata, ormai è evidente, non utile alla collettività dato che lo smantellamento dei diritti dei lavoratori non ha portato nessun vantaggio dal punto di vista occupazionale e contemporaneamente non ha creato nemmeno il tanto promesso sviluppo economico.
In Italia nessuno strumento è stato posto in essere per evitare gli effetti funesti della delocalizzazione, anche se alcune Regioni italiane stanno presentando leggi simili alla nostra proposta per colmare il vuoto della legislazione nazionale; l'intento è quello di ripristinare il primato della Politica sulle scelte imposte (e fatte passare per "naturali") dall'economia attraverso organi sovranazionali non eletti e non democratici (il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, il Wto).
In una condizione come quella attuale di scarsità di risorse disponibili si rende necessario il loro utilizzo per la difesa della dignità del lavoro, contrastando la delocalizzazione, per salvaguardare i livelli occupazionali e pretendendo da parte delle imprese che delocalizzano le proprie attività la restituzione dei finanziamenti pubblici ricevuti.
Il Consiglio dell'Umbria ha recentemente riconosciuto l'esigenza di intervenire normativamente per contrastare i processi di delocalizzazione; chiediamo quindi alla Regione Umbria, e invitiamo tutti e tutte a firmare, di approvare in tempi brevi la nostra proposta di legge per CONTRASTARE LA DELOCALIZZAZIONE DELLE IMPRESE, in quanto si tratta di uno strumento indispensabile per intervenire sugli effetti della crisi economica e costruire un nuovo modello di intervento pubblico.
Per informazioni su come firmare potete chiamare il 347/0583636 Franco Cesario e il 334/7158416 Francesco Di Lascia.

9 commenti:

  1. Anonimo27/1/11

    dove si firma?

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  2. Anonimo27/1/11

    bella proposta di legge

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  3. Anonimo27/1/11

    impedire per legge di far andare le aziende dove conviene di più? folle!

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  4. Anonimo27/1/11

    e perchè non seguire le parole del nostro segretario Paolo Ferrero e nazionalizzare tutte quelle imprese che vogliono delocalizzare?
    evviva il comunismo e la libertà
    adelante

    rossomalpelo

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  5. Anonimo27/1/11

    perchè sarebbe una pura follia

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  6. Anonimo27/1/11

    ..LA FOLLIA E' PERMETTERE LA SCHIAVITU' DEL LAVORO!

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  7. Anonimo28/1/11

    Per informazioni su come firmare potete chiamare il 347/0583636 Franco Cesario e il 334/7158416 Francesco Di Lascia.

    Perchè è cosi difficile firmare un foglietto? oppure ci devono far capire quale è la casellina dove metere prima il nome e poi il cognome

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  8. Anonimo28/1/11

    no è che il foglio fisicamente ce lo abbiano noi, genio
    FC

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  9. Anonimo28/1/11

    era chiaro comunque

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