
La Coalizione dei partiti e dei movimenti di Centrosinistra di Assisi, riunitasi venerdì 14 gennaio, ha valutato ed accolto la proposta avanzata dal Partito Democratico di un rinvio delle Primarie di due settimane, durante le quali continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, alla individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà ad elezioni primarie.
Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di Centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011.
IN SINTESI: L'UNITA' DEL CENTRO SINISTRA VALE UN RINVIO. LA SCELTA DELLE PRIMARIE PERO' RESTA UNA IMPORTANTE OPZIONE PER POTER ARRIVARE AD UN CANDIDATO CONDIVISO.
solo per l'unità del centro sinistra e spazzare bartolini e ricci...
RispondiEliminacerto il primo obiettivo è battere la destra
RispondiEliminaa che prezzo però?
RispondiEliminanon abbandonate carlo però!
RispondiEliminanon penso che lo abbandoneranno mai
RispondiEliminamai..... io hai "mai" in politica non ci credo più. Il centro sinistra e Buongiorno Assisi sono stati messi di fronte alla tattica del pd che tende a rinviare a sinistra ciò che sarebbe tra un minuto concesso all'UDC scelta della politica (quella di ricci) e del candidato sindaco. La chiamo tattica perchè altro non è poi magari ci saranno i tavoli di qualcosa che dovranno decidere nulla perchè tutto deve essere riportato a dei fantomatici direttivi del pd sempre senza numero legale. Qui il centro sinistra è nelle sabbie mobili del pd che guarda all'UDC prima e a Ricci come i garanti veri dei poteri forti che condizionano la politica di questa città (cemento e collegati. E' la stessa situazione di 4 anni fa solo che oggi il pd per fare la sua politica non vuole a sinistra nessuno che possa contendergli i voti perchè rischierebbe di perderli e molti. Al suo popolo vuole raccontare la favola che sono l'unica "opposizione" responsabile possibile senza alcun contraddittorio. Silenzio
RispondiEliminaeh, mica son tutte favole quello che dici...da rifletterci su...c'è anche un'altra differenza però stavolta: la sinistra non ci sono state al loro gioco (che poi si è scoperto sporco) e hanno fatto un percorso trasparente ma anche proteso ad un possibile ballottaggio. ovviamente la politica è complicata e complessa quindi per ottenere la prima e la seconda cosa hanno dovuto e dovranno pazientare un pò...fino ad un limite ovviamente...umano e politico.
RispondiEliminati dirò di più caro ultimo commento, con la loro lotta e strategia che tu definisci trasparente e proteso al secondo turno hammo obbligato il pd a ragionare e a non fare i loro soliti giochi di potere. quindi ottimo lavoro anche se ancora i risultati non si sono del tutto concretizzati per ovvie ragioni di resistenza delle diverse forze che compongono quella babele chiamata pd
RispondiEliminail pd ha solo e semplicemente "ROTTO IL CAZZO"
RispondiEliminal'irriducibile
abbastanza...
RispondiEliminaVerso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo” ASSISI - Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra - visto anche che probabilmente si voterà a maggio - ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio.
RispondiElimina“Durante queste due settimane - spiegano i democratici - continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l'alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato - se c'è - di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc - ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle 'colonne', ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno". Cianetti, avete 'ingoiato' la "moratoria" delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”. Flavia Pagliochini Corriere-2011-01-16-pag19
Verso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo” ASSISI - Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra - visto anche che probabilmente si voterà a maggio - ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio.
RispondiElimina“Durante queste due settimane - spiegano i democratici - continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l'alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato - se c'è - di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc - ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle 'colonne', ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno". Cianetti, avete 'ingoiato' la "moratoria" delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”. Flavia Pagliochini Corriere-2011-01-16-pag19
L'Udc di Assisi si è riunita ieri sera 14 gennaio e con un'assemblea largamente partecipata ha sancito in modo chiaro e risoluto che la base del partito sta con Tonino Lunghi: oltre 65 presenti con un risultato plebiscitario a favore di un accordo serio con il Pdl di Assisi.
RispondiEliminaTutti gli intervenuti, a parte uno o due, si sono espressi a favore di tale tesi.
Paola Binetti, che in principio ha prospettato un'ipotesi di corsa autonoma sulla scia delle indicazioni di carattere nazionale, alla fine ha dovuto prendere atto che la testa e la pancia dell'Udc di Assisi non sono per questa soluzione a livello locale, pur condividendo la linea politica nazionale e comunque apprezzando il lavoro svolto dal commissario regionale.
Questo perché le elezioni in Assisi non sono politiche, ma amministrative e assumono una valenza valoriale che nel nostro territorio deve ricondurre l'area moderata al governo della città.
Al termine dell'assemblea, la stessa Paola Binetti ha assunto l'impegno di farsi portatrice a Roma della indiscutibile e inequivocabile volontà emersa.
Confidiamo nella spiccata sensibilità dimostrata nel corso della riunione dall'on. Binetti che ha ascoltato tutti con grande attenzione.
Verso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo” ASSISI - Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra - visto anche che probabilmente si voterà a maggio - ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio.
RispondiElimina“Durante queste due settimane - spiegano i democratici - continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l'alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato - se c'è - di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc - ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle 'colonne', ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno". Cianetti, avete 'ingoiato' la "moratoria" delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”. Flavia Pagliochini Corriere-2011-01-16-pag19
L'Udc di Assisi si è riunita ieri sera 14 gennaio e con un'assemblea largamente partecipata ha sancito in modo chiaro e risoluto che la base del partito sta con Tonino Lunghi: oltre 65 presenti con un risultato plebiscitario a favore di un accordo serio con il Pdl di Assisi.
RispondiEliminaTutti gli intervenuti, a parte uno o due, si sono espressi a favore di tale tesi.
Paola Binetti, che in principio ha prospettato un'ipotesi di corsa autonoma sulla scia delle indicazioni di carattere nazionale, alla fine ha dovuto prendere atto che la testa e la pancia dell'Udc di Assisi non sono per questa soluzione a livello locale, pur condividendo la linea politica nazionale e comunque apprezzando il lavoro svolto dal commissario regionale.
Questo perché le elezioni in Assisi non sono politiche, ma amministrative e assumono una valenza valoriale che nel nostro territorio deve ricondurre l'area moderata al governo della città.
Al termine dell'assemblea, la stessa Paola Binetti ha assunto l'impegno di farsi portatrice a Roma della indiscutibile e inequivocabile volontà emersa.
Confidiamo nella spiccata sensibilità dimostrata nel corso della riunione dall'on. Binetti che ha ascoltato tutti con grande attenzione.
quindi: udc+pdl+lega+lista ricci= ricci
RispondiElimina2 liste civiche x bartolini
prc+pd+idv+ps+mong+sel= xxx
Verso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo” ASSISI - Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra - visto anche che probabilmente si voterà a maggio - ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio.
RispondiElimina“Durante queste due settimane - spiegano i democratici - continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l'alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato - se c'è - di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc - ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle 'colonne', ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno". Cianetti, avete 'ingoiato' la "moratoria" delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”. Flavia Pagliochini Corriere-2011-01-16-pag19
Verso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo” ASSISI - Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra - visto anche che probabilmente si voterà a maggio - ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio.
RispondiElimina“Durante queste due settimane - spiegano i democratici - continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l'alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato - se c'è - di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc - ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle 'colonne', ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno". Cianetti, avete 'ingoiato' la "moratoria" delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”. Flavia Pagliochini Corriere-2011-01-16-pag19
Verso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo” ASSISI - Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra - visto anche che probabilmente si voterà a maggio - ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio.
RispondiElimina“Durante queste due settimane - spiegano i democratici - continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l'alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato - se c'è - di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc - ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle 'colonne', ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno". Cianetti, avete 'ingoiato' la "moratoria" delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”. Flavia Pagliochini Corriere-2011-01-16-pag19
bravo carlo!
RispondiEliminaVerso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo” ASSISI - Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra - visto anche che probabilmente si voterà a maggio - ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio.
RispondiElimina“Durante queste due settimane - spiegano i democratici - continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l'alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato - se c'è - di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc - ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle 'colonne', ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno". Cianetti, avete 'ingoiato' la "moratoria" delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”. Flavia Pagliochini Corriere-2011-01-16-pag19
e ora il pd deve fare l'accordo con Buongiorno Assisi oppure rischia di arrivare su 4 contendenti "Settimi". hanno atteso l'udc un po troppo. Silenzio
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