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Il Blog di Rifondazione Comunista di Assisi


martedì 5 gennaio 2010

Eppur si muove




Assisi in questo momento praticamente non è amministrata.
La Giunta è di fatto immobile, presa com’è dalle diatribe interne.
E non è solo una nostra boutade propagandistica, ma è suffragata abbondantemente dalla stampa locale.
È sotto gli occhi di tutti la furiosa lotta per le future collocazioni per le imminenti elezioni Regionali di marzo.
Queste lotte hanno, secondo noi, un duplice significato: la destra assisana cerca di portare in una posizione di visibilità un suo esponente locale e allo stesso tempo si cerca di liberare la strada per il ritorno sullo scranno più alto del consesso cittadino il solito noto di Santa Maria degli Angeli.
Come dire, il progetto Bartolini (di cancellare il mite Ricci e di mettere paura al Pdl assisano e regionale con la forza datagli dai numerosi consiglieri comunali a lui fedeli) va avanti più ostinatamente che mai, anche al di là della emergente gioventù destrorsa che cerca, a fatica e senza successo per ora, di farsi largo usando gli stessi metodi prepotenti tipici della scuola bartoliniana (niente di nuovo sotto il sole, dunque).
Queste beghe, queste scaramucce da bassa politica, da prima repubblica potrebbero lasciarci indifferenti, se non fosse che di questa estrema confusione ne faccia le spese la città di Assisi.
La città serafica langue in ogni settore e pian piano (ma nemmeno tanto…) sta morendo.
I dati sul turismo sono allarmanti in qualsiasi salsa li si voglia presentare; sarebbero gravi per ogni cittadina italiana, figuriamoci per una delle mète più conosciute al mondo!
Assisi dovrebbe essere, come lo era alcuni anni fa, e non stiamo esagerando, continuamente piena di turisti, invece è pressoché deserta.
È ciò che accade quando si attuano delle politiche non attente agli interessi della cittadinanza.
Mentre le frazioni sono abbandonate a se stesse, tranne che per manutenzioni di facciata e la Piana è continuamente violentata con eterni lavori in corso di cui gli stessi angelani non ne possono più.
Lo stesso Assessore al Turismo ha avuto l’avventatezza di confermare questi risultati in tempi ancora non sospetti (anche se ha fatto un parziale dietro front in questi giorni).
In tutto questo baillamme c’è una positiva novità: l’opposizione rappresentata in consiglio comunale, anche se non nella sua interezza, ha finalmente battuto il famoso colpo (da noi invocato in questi giorni) annunciando battaglia e iniziative per spiegare alla cittadinanza le sue proposte.
Ci sembra un buon viatico per una futura collaborazione di tutta l’opposizione assisana che si richiama a valori progressisti, laici e democratici e di sinistra.

25 commenti:

  1. Anonimo5/1/10

    Ad Assisi abbiamo bisogno di una classe dirigente autorevole per cultura, capacità gestionale, fedeltà alle Istituzioni, capace di confrontarsi con tutte le forze sane e produttive della Città portando avanti dei programmi e dei progetti condivisi e mettendo da parte ogni forma di personalismo e compromesso.
    Tutto questo manca ad Assisi e mi rattrista ma sarà anche l'opportunità per cui la gente (ormai stanca) sceglirà di cambiare e a nulla serviranno i soliti "intensi" lavori pre-elettorali.
    Sai come mi chiamo.

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  2. Anonimo5/1/10

    quindi il pd è vivo?! mah...

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  3. Anonimo5/1/10

    finora si è mossa, e bene, solo la sinistra

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  4. Anonimo5/1/10

    D'accordo con il commento n.1. Stavolta pochi voteranno il simbolo a prescindere da quello che c'è dietro. I cittadini vogliono candidati presentabili, nuovi, onesti e capaci. I partiti non esercitano più alcun fascino. Allora avanti con idee e persone perbene

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  5. Anonimo6/1/10

    i partiti ..... sono diventati un problema? Io credo di no, d'altronde la nostra costituzione gli assegna un ruolo importante, il vero problema è la classe dirigente dei partiti e la sua scelta e democraticità. L'attacco ai partiti cosi viene dalla formazione di questa destra che ha le sue radici nella loggia P2 per cui credo che la risposta all'attacco generalizzato ai partiti passi attraverso trasparenza e democrazia. Ma visto che ciò sembra al momento irrealizzabile perchè la riconferma politica è più importante della crescita democratica veniamo a noi.
    La destra in Assisi si sta riposizionando nella speranza che ricci venga "chiamato alla regione" anche se tale possibilità la vedo remota. E' indubbio che il fascino della 3a ricandidatura è accarezzata da Bartolini con grande interesse, ma ciò non coincide al momento con gli interessi del pdl perugino che ha altri uomini più fidati. Ma poi sappiamo tutti che gli interessi sulla città nel centro destra sono i veri catalizzatori e il centro destra non li vorrà perdere vista anche l'alleanza con l'udc. Veniamo alla sinistra bene la coalizione ma è ora di uscire allo scoperto muoversi da subito non aspettando neanche le elezioni regionali programma, individuazione dei nomi sia della squadra e candidato sindaco che devono essere fatte con estrema trasparenza per non essere uguali al centro destra. Il pd sappiamo tutti che è il convitato di pietra in questa situazione si devono tentare tutte le strade per coinvolgerlo ma se deve essere un elemento di ritardo sui tempi ad Assisi non lo si può attendere perchè la strada della sinistra è tutta in salita. Silenzio

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  6. Anonimo6/1/10

    Sono daccordo con Silenzio per quanto riguarda la necessità di muoversi ed anche sull'individuazione di un candidato a sindaco, un pò meno sulla squadra.
    Credo infatti che questa debba essere messa in campo dopo una consultazione attenta. Individuata cosi, su due piedi, mi sembra un poco riduttiva rispetto ad un processo di verifica e di democrazia, nel senso che credo si debba capire chi è disponibile e soprattutto con quali ideee e convergenze, cercando sempre e comunque di evitare chi gioca una partita a se stante, e ve ne sono abbastanza.
    Basta guardare quello che è successo negli ultimi tempi e soprattutto a Bastia, dove esponenti notevoli (ma forse si fa per dire) della sinistra hanno assunto posizioni inguardabili, ma questo è solo un esempio.
    Io credo per concludere, che vi sia gente capace in giro, che non ancora abbia detto la sua, e che potrebbe essere una richezza per la città!
    Allora calma e gesso, intanto bisogna fare, a me sembra che la sinistra piu' la Mongolfiera, stiano facendo, aspettando il PD (speriamo non in vano)
    PS. Silenzio batti anche tu un colpo, nel senso che il tuo impegno potrebbe anche essere amministrativo, oltre che limitato alle sole pur notevoli riflessioni!
    Blanqui!!!!!

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  7. Anonimo6/1/10

    I partiti sono fondamentali, ma il problema è che i partiti oggi sono scatole vuote. Allora qualcuno dovrà riempire queste scatole o sostituire le scatole con le facce. Il centrosinistra dovrebbe scegliere prima delle regionali il candidato. Il candidato insieme ai partiti fa una squadra ampia, diffusa sul territorio, per la realizzazione del programma dopo aver ascoltato i cittadini. Esiste già una base programmatica fra le forze di centrosinistra ampiamante condivisa. Il pd deve essere messo in condizione di non nuocere. Ogni partito e movimento può proporre il suo candidato, ma poi si mette ai voti e si decide: una testa un voto. Non escluderei a priori le primarie. Che ve ne pare?
    Geppo

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  8. Anonimo6/1/10

    Una cazzata!
    Caro geppo o chi altro sei ! tu pensi che sia possibile? Di quali teste parli? o credi che lo possiamo decidere qui?
    E se un partito o un movimento, ammesso che ve ne siano, propongono un candidato poi vai tu e lo bocci?
    Si è possibile, ma potrebbe anche essere che la luna è di torrone! ah ah ah!

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  9. Anonimo6/1/10

    non ti scaldare troppo. Non ci siamo capiti. Una testa un voto intendo dire che i vari partiti del centrosinistra esprimono un voto. 5 partiti, 5 voti. So bene che i partiti più grandi vogliono che il loro voto conti proporzionalmente alla forza elettorale. Tuttavia il pd dovrà riconoscere che senza la sinistra sarà dura. A meno che non trovi un supercandidato o non si allei con il pdl. Per carità, tutto è possibile

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  10. Anonimo7/1/10

    si geppo eri chiaro un partito un voto anche se io ritengo che il candidato non può essere scelto in base al peso che ha il partito all'interno della coalizione ma deve essere scelto come il garante del programma definito e anche come persona capace di ascoltare e correggere durante il mandato le posizioni in base alle esigenze che scaturiscono dalla società civile, che non sono le lobby, ma associazioni, organizzazioni dei lavoratori, dei piccoli e medi artigiani, cioè di quel tessuto sociale che ti circonda ricordandosi però di essere il latore di forze nel nostro caso progressiste e di sinistra che hanno alcuni punti fermi. Per esempio la destra in italia ma anche in assisi governa tenendo come punto di riferiemtno l'interesse del privato, scuola, mondo del lavoro, sanità, piani urbanistici, gestione delle attività ammnistrative. ecco una ammnistrazione democratica invece dovrebbe tenere presente l'interesse pubblico, che può anche coincidere con quello del privato ma mai soccombere come oggi accade, l'acqua privatizzata o la prossima riforma scolastica ne sono degli esempi.
    e qui entra in gioco la squadra che accompagna il sindaco che non può mai essere fatta da segretari di partito o similari ma da persone di area che hanno capacità comunicativa e sensibilità politica. E i partiti mi domanderai? nel caso del comune nel consiglio comunale anche se oggi ridotto nelle sue funzioni, e comuqnue tra la società perchè anche se amministri non puoi permetterti di perdere il contatto con chi ti vota. e poi venne la realtà ....... Silenzio

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  11. Anonimo7/1/10

    silenzio assessore

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  12. Anonimo7/1/10

    Il PD è paralizzato. Romoli organizza un incontro ma senza invitare quelli del suo partito. Poi in conferenza stampa non parla per proteta contro il modo in cui viene gestito il partito. La Travicelli invade di comunicati le redazioni dei giornali, Passeri tenta la mediazione, il resto non esiste. Un Pd comatoso è un problema per il centro-sinistra

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  13. Anonimo7/1/10

    penso che la sinistra ad assisi e in italia sia al declino e che il pd faccia bene ad allearsi con l'udc in funzione anti lega
    estremista di centro

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  14. Anonimo7/1/10

    pd in coma non è colpa di nessuno anche se ovviamente è un grande problema. l'unica cosa che può fare la sinistra è andare avanti, poi si vedrà.

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  15. Anonimo7/1/10

    io andrei avanti senza il pd, è una zavorra, inoltre tende a considerare la sinistra solo quando è strettamente necessario. meglio essere coerenti e proporre un programma chiaro e netto alla cittadinanza. in pratica fare una mini coalizione (sperando ovviamente che non sia tale...).
    assisi ha bisogno di svolte radicali sempre con la consapevolezza che la rivoluzione non partirà certo dalla nostra città ma che il nostro impegno per creare alleanze fra comunisti e sinistra potrebbe essere un esempio per l'intero territorio nazionale

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  16. Anonimo7/1/10

    i fatti: la destra ad assisi governa soprattutto perchè alla gente comune non gli frega niente della politica,perchè importa ad una gran parte del commercio per i loro affari,e ad un'altra parte per i loro orticelli privati(la forza del bartolini affarista)
    fare qualcosa ad assisi è sempre stato difficile,ci vuole pazienza tanta.
    a sinistra,poi,non ne parliamo,abbiamo avuto i "bastion contrari" che tanto successo hanno donato alla destra(vedi anche le ultime elezioni a bastia) e allora...calma e continuiamo così senza escludere nessuno a priori e continuando le battaglie sociali che si stanno portando avanti.
    io direi,prima i programmi(coinvolgendo la cittadinanza) e poi il candidato.
    calma e sangue freddo.
    l'irriducibile con coerente orgoglio rosso

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  17. Anonimo7/1/10

    aggiungo: e costruire una base dove le idee,le proposte vengono votate democraticamente e poi da tutti accettate e portate avanti,senza "bastion contrari a priori professionisti" perditempo o scienziati del nulla.
    l'irriducibile

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  18. Anonimo7/1/10

    da umbrialeft.it
    Trasporti/ Ronconi tira le orecchie a Ricci: tra Foligno e Perugia ci vuole una metropolitana di superficiePERUGIA - ''Il sindaco di Assisi farebbe molto meglio a governare la sua citta' e in particolare ad 'assistere' una maggioranza sempre piu' rissosa invece che spericolarsi in progetti ferroviari senza capo ne' coda e che anzi rischiano di fermare progetti di raddoppio della Orte-Falconara gia' di per se' assai problematici proprio perche' prima i governi di sinistra ma oggi quello di Berlusconi continuano a lesinare i finanziamenti''.

    Lo afferma, in una nota, Maurizio Ronconi (Udc). ''L''unico progetto davvero risolutivo per il trasporto regionale - prosegue Ronconi, replicando alle affermazioni di oggi del sindaco di Assisi, Claudio Ricci - sarebbe quello di trasformare la Foligno-Perugia in una vera metropolitana di superficie, opera che risolverebbe i problemi della viabilita' nella parte piu' congestionata dell'Umbria ma anche quelli dell'aeroporto e perfino di Assisi''. ''Dunque un sindaco votato al bene dei suoi concittadini - conclude Ronconi - non dovrebbe far altro che sostenere questa soluzione, non altre''.

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  19. Anonimo7/1/10

    il pd è oramai un partito proteso a livello nazionale che trova legittimazione nel confronto con il pdl - riforme sempre e comunque facendo finta di non vedere cosa accade nella società- a livello locale è talemnte preso dalle sue beghe interne regionali (zarina in forse) e locali che non riesce più ad avere una bussola precisa. Inoltre in umbria il suo interlocutore naturale l'udc lo snobba con un salto pre elettorale a destra .... poi vedremo nel futuro perchè chi si vende una volta si vende anche due volte. Ad assisi dobbiamo andare avanti con le gambe che ci siamo dati con tranquillità e con determinazione programma, metodi di individuazione della classe amministrativa, trasparenza e comunicazione. Poi i frutti se saremo uniti verranno. Silenzio

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  20. Anonimo8/1/10

    padroni di assisi infami; pensano al cemento e alle marchette per i prorpi amichetti mentre il turismo va a fondo, le frazioni sono totalmente desolate, i migranti lasciati a loro stessi. manica di fascisti incalliti.
    il barricadero

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  21. Anonimo8/1/10

    ma il titolo a chi è riferito? a voi o al pd?

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  22. Anonimo8/1/10

    le bande in cui è diviso il pd fanno solo il male della sinistra assisana.
    spesso sono così in contrasto tra loro che veramente pensano sia meglio lasciare la partita agli avversari. sono folli.
    ne abbiamo esempi in tutte le passate elezioni. veti e controveti portarono a scelte "obbligate" e scadenti. possibile che questa real politik non riesca a farsi carico delle vere esigeze della gente?
    la svolta di questi mesi del pd è anche peggio, se possibile: barcamenersi fra alleanze diverse a seconda della regione è veramente squallido, sinonimo di estrema confusione e anche malafede, secondo me.
    l'unica alternativa è riuscire a far ragionare il vero popolo della sinistra, che secondo me in italia ancora vanta un percentuale superiore a quella che effettivamente vota i partiti cosiddetti radicali, in modo da ricreare finalemente una sinsitra forte e incisiva e soprattutto, unita.

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  23. Anonimo8/1/10

    le bande del pd, come le chiami tu, sono presenti in tutti i partiti, sono correnti che permettono un dibattito non appiattito. il pd cerca la sua strada e secondo me la sta trovando emancipandosi dalle antiche parole, ma legandosi sempre più al mondo del lavoro e della vera imprenditoria

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  24. Anonimo8/1/10

    diciamola tutta il pd non ha un dibattito interno ragiona in base alle poltorne da occupare regione, province, nazionale. La strada che sta trovando è quella dell'incontro con il pdl. Il mio consiglio entri nel pdl faccia l'ala moderata, gestita da dalema e bersani, fra berlusconi e la sinistra del pdl: fini.
    comunque attenzione all'emancipazione perchè per voi la vera imprenditoria è anche questa:
    Il giudice fa assumere un'operaia e l'azienda la trasferisce in India.
    Silenzio

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  25. Anonimo8/1/10

    umile riflessione delle 19.23: non è che ci stiamo occupando troppo del pd??? ognuno ha una sua strada e se esse convergeranno in un punto comune,bene;oppure si continua ad andare sulla strada dell'interesse per la città di assisi e dei suoi problemi,e sulla strada delle proposte per la gente che rifondazione sta mettendo in campo.
    ed essere pronti quando i lavoratori,stanchi anche di episodi e ricatti vari come quello "indiano",incominceranno davvero ad incazzarsi e ribellarsi di fronte a questa vita da perenni precari.
    progranmmi chiari coalizione forte.
    l'irriducibile

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